I quartieri d’Oltrarno sono un piccolo mondo a parte nel cuore della città. Si raggiungono attraversando l’Arno su Ponte Vecchio, e percorrendo le suggestive vie che si dipanano da piazza de’ Pitti. I fiorentini affermano che qui sopravvive lo spirito della vecchia Firenze, dei rioni riuniti sotto i gonfaloni del Drago, della Ferza e del Nicchio, degli artigiani dal carattere sanguigno, delle comunità straniere (soprattutto inglesi e americani) che eleggono Firenze come patria ideale.
In Oltrarno (letteralmente: ‘oltre l’Arno’) si insediarono in passato i contadini scesi in città e impiegati nelle manifatture dei tessuti. Contemporaneamente, alcune importanti famiglie fiorentine scelsero la sponda sinistra del fiume per edificare sontuosi palazzi (in via Maggio, in Borgo Santo Spirito, in Borgo San Jacopo). Ed è qui che, oggi come allora, molti artigiani lavorano in piccole botteghe, nelle quali espongono e vendono ciò che è appena uscito dalle loro mani.
Il legno, per esempio…
Sono orafi, argentieri, intagliatori e decoratori del legno, stampatori e rilegatori, calzolai, fabbri, che perpetuano tecniche antichissime. Li accomuna l’estrema attenzione ai dettagli; è solo a mano, infatti, e grazie a un paziente lavoro di rifinitura che, ad esempio, si ricavano dal legno le forme per fabbricare i cappelli, come quelle realizzate dai due fratelli Bini. Nella falegnameria di piazza Santo Spirito Luciano e Roberto modellano con l’aiuto di innumerevoli scalpelli le tonde sagome in legno di tiglio. Realizzano anche sculture di ottima fattura: rappresentano scarpe, camicie, biciclette, borse, valigie a grandezza naturale e realisticamente rifinite.
Un’altra riconosciuta abilità dei falegnami fiorentini è quella di scolpire cornici di grande pregio, riproducendo motivi barocchi e rinascimentali. Dal falegname la cornice passa nelle mani di esperti doratori, come i cugini Emiliano Poli e Andrea Montuori, che fin da ragazzi hanno imparato il difficile mestiere; oggi lavorano nella bottega di famiglia, nei pressi di piazza Santo Spirito, ed eseguono con maestria l’opera di decorazione di cornici, quadri e mobili, utilizzando impalpabili e preziosi fogli d’oro zecchino.
Pelle e carta, che passione!
Svoltato l’angolo di Piazza Santo Spirito verso via Michelozzi, si scorge da una piccola vetrina il calzolaio Roberto Ugolini: fabbrica scarpe maschili su misura, partendo dal gesto più antico, la modellatura della forma, su cui poi costruisce la calzatura con pellami di qualità. È chino con ago e filo sul suo banco, ma si interrompe volentieri per mostrare il campionario: stringate o con fibbia, a stivaletto o a mocassino, le scarpe sono veri gioielli. Il giovane calzolaio ha seguito le tracce del più celebre nome della calzoleria fiorentina, Calogero Mannina, la cui bottega e il negozio annesso si trovano nei pressi di piazza de’ Pitti. È conosciuto nel mondo: i committenti sono giapponesi, australiani, americani, russi, disposti ad attendere mesi per indossare le sue scarpe.
La via Guicciardini si allarga nella maestosa spianata di piazza de’Pitti: qui si trovano le vetrine di una nota dinastia di rilegatori, i Giannini, che aprirono questa bottega nel 1856. Il fondatore Pietro Giannini legava ad arte i volumi che fiorentini e inglesi residenti in città gli consegnavano; fu così che la fama della bottega si diffuse in tutta Europa. I Giannini si perfezionarono nella tecnica della carta marmorizzata e nella decorazione dorata impressa su pelle; oggi è Guido, alla sesta generazione, a proseguire nel mestiere, fabbricando splendidi album, quaderni e articoli da scrivania.
Le botteghe
– Bini Alfonso. Bottega artigiana di forme ed oggetti in legno, Piazza Santo Spirito 5r, tel. 055.282.292. Chiuso sabato e domenica
– Roberto Ugolini. Calzature artigianali, Via Michelozzi 17 r (angolo piazza Santo Spirito), tel. 055.216246, chiuso la domenica e il lunedì mattina
– Mannina. Lavorazione artigiana calzature. Bottega: via de’ Barbadori 19 r., tel. 055.211.060 , chiuso domenica. Negozio: via de’ Guicciardini 16 r., tel. 055.282.895, chiuso domenica
– Giulio Giannini & Figlio. Rilegatura artistica del libro, Piazza Pitti 37 r., tel. 055.212621, aperto tutti i giorni
Notizie pratiche
Dove dormire
Situato in posizione privilegiata, l’hotel è rinato a nuova vita dopo il restyling del 1997: l’affaccio diretto sull’Arno consente alla maggior parte delle camere e all’elegante sala lounge di godere di una vista spettacolare sul Ponte, sul lungofiume, sulle celebri torri e cupole cittadine. Ambiente lussuoso e discreto, accoglienza improntata alla cortesia e all’efficienza.
Borgo San Jacopo 14
Tel. 055.27261
Da 198 a 418 euro per la doppia standard senza colazione
Nelle vicinanze di Palazzo Pitti, un tre stelle in stile classico, con alcune delle stanze affacciate su un bel giardino. Gli arredi sono d’antiquariato, appartenenti da generazioni al palazzo; l’atmosfera è quella di un’antica e romantica dimora privata.
Via Romana 34
tel. 055.222402
Doppia con colazione da 95 a 175 euro
Ambiente scenografico e design avvolgente caratterizzano questo ristorante raffinato, che vive di vita propria, ma condivide una saletta con l’adiacente Hotel Lungarno. La terrazza, con grande volta affacciata sull’Arno e sul Ponte Vecchio, è il punto focale del ristorante. La proposta culinaria è basata sulla tradizione toscana e italiana, alleggerita e vivacizzata da tocchi creativi.
Borgo San Jacopo 62r
Tel. 055.281661
Aperto tutte le sere a cena; chiuso il martedì
Conto 70 euro, bevande escluse
Bottega, sala per degustazione, oleoteca, enoteca, ristorante: tante sono le identità di questo spazio dedicato agli appassionati di sapori e ai ricercatori del gusto; nell’area riservata alla vendita si trovano i prodotti più pregiati della gastronomia toscana. In sala si gustano piatti tradizionali preparati con ottime materie prime.
Via Santo Spirito 4
Tel. 055.2658198
Chiusura domenica e lunedì sera
Conto 45 euro, bevande escluse
Ufficio Informazioni APT, via Cavour 1r; tel. 055.290832
Aperto tutti i giorni