Viaggio a Cipro, nell’isola di Afrodite, per sentire il valore della Storia

Pubblicato il 10 Luglio 2017 in , da redazione grey-panthers
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Afrodite, l’antica dea olimpica della bellezza e dell’amore, secondo la leggenda, nacque sull’isola di Cipro, generata dalla spuma marina, frutto del seme del membro di Urano mischiato con l’acqua del mare… Cipro è, per estensione, la terza più grande isola del Mediterraneo, situata al crocevia di tre continenti: Europa, Asia ed Africa. Questa posizione geografica ha svolto sin dall’antichità un ruolo importante nella sua turbolenta storia. Agli abitanti originari, presenti dall’età preistorica, si aggiunsero 3500 anni fa i greco-micenei, i quali introdussero e diffusero la loro cultura, ponendo, così, le basi per la definitiva ellenizzazione dell’isola. Cipro è un museo a cielo aperto, dove si possono visitare insediamenti preistorici, templi greci di epoca classica, teatri e ville romane, basiliche paleocristiane, chiese bizantine e monasteri, castelli dell’epoca delle crociate, cattedrali gotiche, fortificazioni veneziane, moschee musulmane ed edifici in stile coloniale britannico. Il tutto inserito in un suggestivo contesto paesaggistico che spazia dalle meravigliose spiagge bagnate da acque cristalline ai rigogliosi boschi di pini e cedri che ricoprono le pendici dei Monti Troodos.

 Programma di viaggio

1° giorno / Italia – Larnaka (l’antica Kition)
Partenza con voli di linea da Milano/Roma via scalo intermedio per Larnaka. Arrivo a Larnaka, incontro con lo staff locale e trasferimento in hotel (le camere sono disponibili a partire dalle 14.00). Nota nell’antichità con il nome di Cizio (Kition), Larnaka fu fondata intorno al XIV secolo a.C. durante l’espansione micenea. In una città così a stretto contatto con il mare non sorprende che il fulcro della vita sia la passeggiata a mare, chiamata Finikoudes (letteralmente “piccole palme”) dagli alberi che fiancheggiano la spiaggia. Al giorno d’oggi Larnaka deve risolvere il problema di coniugare passato e presente tra le case tradizionali di architettura turca e gli edifici moderni. In base all’orario d’arrivo tempo a disposizione per effettuare una camminata nel vecchio quartiere turco o sul lungomare. Cena e pernottamento in hotel.

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Schermata 2017-02-10 alle 09.52.452° giorno / Larnaka – Salamina – Famagosta – Larnaka (la cattedrale convertita in moschea) (circa 150 km)
Dopo la prima colazione partenza verso nord-ovest per la parte turco-cipriota dell’isola. Attraversamento della mitica “Linea Verde”, tracciata nel 1964 in seguito a una serie di scontri tra turco-ciprioti e greco-ciprioti, che divide la Repubblica di Cipro, ovvero la zona greca, dalla Repubblica Turca di Cipro del Nord, ovvero la zona turca. Nel 1974, in seguito all’invasione turca della parte turco-cipriota dell’isola, le forze di pace delle Nazioni Unite iniziarono a sorvegliare la linea del cessate il fuoco. Si stima che in seguito all’invasione circa 190.000 greco-ciprioti, allora residenti nella parte settentrionale dell’isola, dovettero scappare in tutta fretta abbandonando le proprie abitazioni, le proprie terre e le proprie attività. Molti furono trucidati, ma la maggior parte venne evacuata o riparò al sud. Allo stesso modo circa 50.000 ciprioti di origine turca che vivevano nella parte meridionale dell’isola furono costretti ad abbandonare le proprie case o preferirono fuggire spontaneamente nella zona dell’isola controllata dai turchi.

A tutt’oggi la questione è irrisolta: la Repubblica di Cipro è entrata a far parte della Comunità Economica Europea mentre la Repubblica Turca di Cipro del Nord non è riconosciuta da nessun altro governo a eccezione di quello turco. Arrivo a Salamina, antica città sulla costa orientale di Cipro, presso la foce del fiume Pedino. Colonia greca della fine del II millennio raggiunse il massimo splendore nel V secolo a.C..Visita della zona archeologica e proseguimento per la vicina città medioevale di Famagosta, le cui possenti mura ne testimoniano il glorioso passato e la storica necessità di difendersi da attacchi nemici. Visita del centro storico. La Torre di Otello (attualmente in restauro), il cui nome trae origine da un tenue legame con l’Otello di Shakespeare che alcuni, sulla base di un’istruzione di scena che parlava di un porto marittimo di Cipro, ritengono ambientato qui. La Lala Mustafa Pasha, una moschea ricavata dalla Cattedrale di San Nicolao, l’esempio più prestigioso dell’architettura gotica dei Lusignano dell’intera Cipro. Costruita tra il 1298 e il 1326 sul modello della cattedrale di Reims fu convertita in moschea dopo l’invasione ottomana del 1571. Da un punto della città è possibile osservare la parte di Famagosta tristemente nota come “città fantasma”, un’inquietante agglomerato di edifici “moderni” sul lungomare, abbandonati in seguito alla divisione del 1974. Rientro a Larnaka e tempo permettendo visita della Chiesa di San Lazzaro, costruita nel IX secolo e rimaneggiata nel XVII secolo, dedicata a Lazzaro di Betania, l’uomo resuscitato da Gesù quattro giorni dopo la sua morte. Un interessante edificio in stile bizantino con una stupenda iconostasi in stile barocco. Pranzo libero in corso di escursione. Cena e pernottamento in hotel.

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3° giorno / Larnaca – Nicosia Nord – Castello di Sant’Ilarione – Kyrenia – Bellapais – Nicosia (il magnifico Buyuk Han) (circa 130 km)
Dopo la prima colazione partenza verso nord per Nicosia per un’altra giornata da dedicare interamente alla Repubblica Turca di Cipro del Nord. Attraversamento del check-point della “Linea Verde” (prende il nome dall’inchiostro verde della penna usata da un comandante dell’esercito britannico per tracciare la divisione sulla mappa della città) che divide la capitale dell’isola. Nicosia è attualmente l’unica capitale al mondo divisa in due parti (così come fu Berlino dal 1945 al 1990 e per alcuni anni Gerusalemme). Visita di Nicosia Nord, un labirinto di viuzze che ricorda una medina, pieno di bancarelle e di locali che vendono kebab. La Moschea di Selimiye, una via di mezzo tra una chiesa gotica e una moschea, ricavata anch’essa nel 1571 dalla preesistente chiesa di Santa Sofia risalente al 1326. Il magnifico Buyuk Han, il caravanserraglio fatto costruire nel 1572 dal primo governatore ottomano di Cipro Musafer Pasha, il fulcro delle attività della città vecchia. Si prosegue verso nord per il Castello di Sant’Ilarione, le cui rovine si fondono nel paesaggio roccioso senza soluzione di continuità. Si dice che Walt Disney abbia tratto ispirazione dal dentellato profilo di Sant’Ilarione per disegnare il castello della malvagia regina del cartone animato Biancaneve. Ancora verso nord per la pittoresca cittadina di Kyrenia, situata sulla costa settentrionale di Cipro, con il suo imponente castello e il vecchio porto, a forma di mezzaluna, pieno di yacht e barche da pesca. Costruito in epoca bizantina, forse sui resti di un precedente forte romano, il Castello, una grande struttura rettangolare, comprende una cisterna, una cappella, una galleria e il Museo del Relitto, che custodisce un’antica imbarcazione. Si tratta dello scafo di legno (pino di Aleppo) di un mercantile greco affondato non lontano dalla costa di Kyrenia intorno al 300 a.C.. Si continua verso sud-est per la visita delle incantevoli rovine dell’Abbazia di Bellapais, un monastero costruito nel XII secolo dai monaci agostiniani in fuga dalla Palestina in seguito alla caduta di Gerusalemme nelle mani del Saladino. “Abbaye de la Paix” (Abbazia della Pace), da cui è derivato il nome Bellapais con cui il monastero è conosciuto oggi. L’abbazia, ampliata nel XIII e nel XIV secolo, è pervasa da un’atmosfera di pace e offre una vista, a perdita d’occhio sul mare, che lascia senza fiato. Rientro a Nicosia (Lefkosia) nel tardo pomeriggio. Pranzo libero in corso d’escursione. Cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.

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4° giorno / Nicosia – Nikitari – Kalopanayotis (il Museo Archeologico Nazionale) (circa 80 km)
Dopo la prima colazione visita di Nicosia. Da più di 1.100 anni Nicosia è la capitale dell’isola di Cipro, una città cosmopolita e internazionale che ha una ricca storia con origini che risalgono all’epoca del bronzo. Visita dell’Arcivescovado, sede della chiesa ortodossa di Cipro, con il Museo d’Arte Bizantina, che custodisce circa 220 splendide icone di epoca compresa tra il V e il XIX secolo, e la Cattedrale di San Giovanni, con bellissimi affreschi. Si prosegue con l’eccellente Museo Archeologico Nazionale che tra le altre cose ospita: la straordinaria raccolta di più di 2.000 statue e figurine votive di terracotta, risalenti al periodo tra il VII e il VI secolo a.C., rinvenute nel 1929 ad Agia Irini (Cipro del Nord); la collezione comprendente tre leoni e due sfingi di calcare rinvenuti presso la necropoli di Tamassos, a sud di Nicosia, che risalgono al periodo cipro- arcaico II (475-400 a.C.) e che mostrano una chiara influenza egiziana; la celebre statua di Afrodite di Soli, conosciuta come la “dea di Cipro”; l’imponente statua in bronzo dell’imperatore Settimio Severo rinvenuta a Kythrea nel 1928. Passeggiata tra i vicoli del quartiere popolare di Laiki Yitonia, all’interno delle mura veneziane, recentemente restaurato dopo essere stato per molti anni territorio di donne dai facili costumi e di mercanti di dubbia reputazione. Partenza verso ovest per i Monti Troodos. Lungo il percorso visita della Chiesa di Panagia Forviotissa (Asinou) (Patrimonio UNESCO) nei pressi del villaggio di Nikitari, dedicata alla Vergine Maria, con affreschi risalenti al XII secolo, considerati i più begli esempi di pittura murale bizantina dell’isola. Arrivo nel tardo pomeriggio nel villaggio di Kalopanayiotis. Pranzo libero in corso d’escursione. Cena e pernottamento in boutique-hotel.

5° giorno / Kalopanayiotis – Galata – Kakopetria – Omodos – Pafos (i Monti Troodos e le piccole chiese Patrimonio UNESCO) (circa 120 km)
Dopo la prima colazione intera giornata dedicata ai caratteristici villaggi e alle piccole chiese affrescate dei Monti Troodos. Il Monte Olimpo (1.952 m), la vetta più elevata del paese, fa parte di questa catena montuosa ammantata di boschi che domina le valli di Lemesos e Larnaka e la vasta pianura della Mesaoria. Quando la dinastia cattolica francese dei Lusignano prese il controllo dell’isola, nel 1197, la repressione e le gravi discriminazioni perpetrate contro la chiesa ortodossa spinsero il clero cipriota, insieme ad artigiani e costruttori, a rifugiarsi sulle pendici settentrionali dei Monti Troodos, Qui essi edificarono o rimaneggiarono, tra il XII e il XV secolo, piccole chiese bizantine, decorate con affreschi stupefacenti, per poter praticare il rito greco con relativa tranquillità. Gli edifici sacri, tutti molto simili tra loro, poco più grandi di piccoli fienili e non sempre dotati di cupola, furono coperti con grandi tetti a spiovente, per proteggerli dai rigori dell’inverno e soprattutto dal peso della neve. Dieci di queste chiese sono state inserite dall’UNESCO nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.

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Visita del Monastero di Agios Ioannis Lambadistis (Patrimonio UNESCO) a Kalopanayiotis, un complesso formato da tre edifici di culto, tutti sotto un unico grande tetto spiovente in legno, costruiti l’uno accanto all’altro nel corso di 400 anni. Si prosegue per il villaggio di Galata per la visita della Chiesa di Panagia Tis Podythou (Patrimonio UNESCO). Fondata nel 1502, la chiesa, a pianta rettangolare, ha un’abside semicircolare e un portico che la circonda su tre lati. All’interno i suoi affreschi decorano il frontone di entrambe le pareti, orientale e occidentale, mentre il pavimento è in piastrelle di terracotta. Si continua per il villaggio di Kakopetria per la visita della Chiesa di Agios Nikolaos Tis Stegis (San Nicola del Tetto) (Patrimonio UNESCO), che faceva originariamente parte di un complesso monastico risalente all’XI secolo. La cupola e il nartece sono stati aggiunti nel XV secolo insieme al tetto. Partenza verso sud per Omodos, un affascinante villaggio con strade acciottolate e case in stile tradizionale, circondato dai vasti vigneti che occupano i pendii della zona meridionale dei Troodos. Passeggiata nel centro storico e visita del Monastero della Santa Croce. Si prosegue verso ovest per Pafos. Pranzo libero in corso d’escursione. Cena e pernottamento in hotel.

6° giorno / Pafos (le Tombe dei Re)
Dopo la prima colazione intera giornata dedicata ai siti di maggior interesse di Pafos e dintorni. Si inizia con il Monastero di Agios Neofytos, fondato alla fine del XII secolo dall’eremita cipriota Neofytos nei pressi di una grotta scavata nella montagna, dove è tutt’oggi possibile ammirare fantastici affreschi bizantini del XII-XV secolo. Si continua poi con Nea Pafos, il sito archeologico dove sorgeva l’antica città. All’epoca Cipro faceva parte del regno dei Tolomei, la dinastia greco-macedone che governava l’Egitto e che aveva la propria capitale ad Alessandria. Nea Pafos divenne un importante avamposto strategico per i sovrani tolemaici e nel corso dei sette secoli successivi le sue dimensioni crebbero in modo considerevole. Visita delle Tombe dei Re (Patrimonio UNESCO), una serie di camere sotterranee ben conservate, che vennero utilizzate dal III secolo a.C. al III secolo d.C.. Nonostante il nome, le tombe non furono mai usate per seppellire corpi di stirpe reale, si guadagnarono il titolo di Tombe dei Re per il loro aspetto grandioso. Visita degli squisiti Mosaici della Casa di Dioniso che decoravano i pavimenti di una grande e ricca residenza di epoca romana, chiamata così in virtù delle numerose raffigurazioni del dio del vino. L’aspetto più interessante di questi capolavori, al di là del loro valore artistico ed estetico, è il fatto che ognuno di essi racconta una storia, basata in genere su antichi miti greci.

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Visita della Chiesa di Panagia Crysopolitissa, costruita nel XII secolo sopra le rovine di una più grande basilica bizantina risalente al IV secolo e distrutta durante le incursioni arabe del 653. Sul lato occidentale dei resti della basilica si trova il cosiddetto Pilastro di San Paolo, dove si ritiene che il santo, giunto a Pafos insieme a Barnaba nel corso del 45 d.C., dopo essere stato legato e frustato per 39 volte, abbia convertito al cristianesimo il suo carnefice, il governatore romano Sergio Paolo. L’ultima sosta è prevista nel paesino di Yeroskipou per la visita della Chiesa di Agia Paraskevi. Pranzo libero in corso d’escursione. Pernottamento in hotel.

7° giorno / Pafos – Petra tou Romiou – Kouklia – Kourion – Kolossi – Lemesos – Kiti – Larnaka (la Leda e il Cigno) (circa 160 km)
Dopo la prima colazione partenza verso est per Larnaca. Lungo il percorso sosta a Petra tou Romiou, la spiaggia di Afrodite, caratterizzata dalla presenza di due faraglioni situati a breve distanza dalla riva. Il nome del sito, traducibile in italiano come “Roccia di Afrodite”, si riferisce a una leggenda secondo la quale la dea della bellezza e dell’amore sarebbe emersa dalle acque del mare per recarsi a un incontro amoroso. Visita del sito di Palea Pafos, nei pressi del villaggio di Kouklia, una delle più illustri mete di pellegrinaggio del mondo greco antico, dove si ergeva il famoso Santuario di Afrodite, i cui resti più antichi risalgono al al XII secolo a.C.. Il Museo, ospitato in una residenza dei Lusignano, espone molti interessanti reperti tra cui incantevole mosaico che raffigura la Leda e il Cigno. Si prosegue per l’Antica Kourion, uno spettacolare sito archeologico arroccato su un’altura da cui il panorama spazia sul mare e su una scacchiera di campi coltivati. La città prosperò durante la dominazione tolemaica e romana. Visita del Teatro Romano, della Villa di Eustolio, dei fantastici mosaici e delle terme.

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Si continua con la visita del Castello di Kolossi, esempio originale d’architettura militare costruito nel XIII secolo e successivamente ristrutturato nel XV secolo. L’edificio fu utilizzato come gran comando dell’ordine di San Giovanni di Gerusalemme e successivamente passò sotto il dominio dei Cavalieri Templari. Sosta nei pressi del vecchio porto di Lemesos per una piacevole e breve passeggiata nella città vecchia. Nel pomeriggio proseguimento per Larnaka con sosta al villaggio di Kiti per la visita della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, famosa per il suo mosaico del VI secolo d.C., raffigurante la Madonna e il Bambino Gesù tra gli arcangeli. Arrivo a Larnaka nel tardo pomeriggio. Pranzo libero in corso d’escursione. Cena e pernottamento in hotel.

8° giorno / Larnaka – Italia

Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per il volo di linea per Milano/Roma via scalo intermedio.

Altre info:

Organizzazione e trasporti – Si utilizzano automezzi di differente misura a seconda del numero dei partecipanti: 2 pax / autovettura; 4 pax / minivan Opel Vivaro; 8-14 pax / pulmino 20 posti. Guida-autista locale parlante italiano per 2-4 pax. Guida locale parlante italiano per 8-14 pax. Per alcune partenze è previsto l’archeologo italiano a partire da un minimo di 10 partecipanti.

Pernottamenti e pasti – Gli hotel sono tutti di buona categoria anche se spesso le * (stelle) cipriote non corrispondono a quelle italiane. Trattamento di mezza pensione; i pasti (cene) sono consumati in ristoranti locali o negli hotel in cui si pernotta.

Clima – Cipro gode di un clima arido-Mediterraneo, che regala grandi quantità di sole e cieli azzurri durante tutto l’anno. Le estati sono lunghe, da metà Maggio e metà Settembre. Questi mesi però sono molto caldi e secchi, con temperature che superano i 30° in Agosto. Gli inverni sono miti e brevi. Può esservi della neve, ma solo sulla cima del Troodos. Nel mese di Gennaio, il più freddo, a Nicosia le temperature oscillano tra un minimo di 5°C e un massimo di 15°C. La primavera e l’autunno sono solo brevi intervalli tra le due stagioni principali, e sono caratterizzati da un clima dolce e la fioritura di coloratissimi fiori selvatici. La temperatura calda del mare è decisamente un bonus dell’isola, anche in inverno l’acqua si mantiene sui 16-17°C, ciò fa di Cipro una destinazione per tutto l’anno.

Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione. Il livello delle strutture sanitarie è ancora inferiore a quelle italiane. Sono facilmente reperibili i principali prodotti sanitari da banco.

Formalità burocratiche – E’ richiesto il passaporto o la carta d’identità valida per l’espatrio, che devono essere validi per tutto il periodo di permanenza. Coloro che posseggono una carta d’identità valida per l’espatrio rinnovata, devono richiedere al proprio Comune di sostituirla con una nuova carta d’identità oppure devono viaggiare con il passaporto.

Partenze individuali possibili tutti i giorni —

Per le date di agosto 2017

Per maggiori informazioni e adesioni: