A tutti i grey-panther appassionati di storia e di leggende proponiamo un interessante itinerario turistico per l’estate in Repubblica Ceca, alla scoperta dell’ultimo tratto della Burgenstrasse. Di che cosa si tratta? È La via delle Rocche, suggestivo percorso (tra i più affascinanti dell’Europa Centrale) che da Mannheim conduce a Praga tra torrioni, mura merlate e fossati. Istituita nel 1954 in Germania, la Via delle Rocche fu immediatamente fatta proseguire fino a Praga non appena crollò la cortina di ferro e oggi offre al moderno viandante oltre 1000 chilometri di percorso, che collegano centinaia di destinazioni uniche. I gioielli del tratto ceco sono quattordici castelli e un monastero, custodi di una storia antica, testimoni di saghe e scrigno di leggende…
Non solo castelli e nobili residenze, ma anche borghi sospesi nel tempo e celebri centri termali già cari agli Asburgo, collegati da un unico itinerario dai panorami unici, perfetto da percorrere in auto, pullman, treno, bicicletta, a piedi o via fiume. Ecco le tappe salienti di questo percorso, in un crescendo che culmina nel “castello dei castelli”: quello di Praga. Dopo l’ultima rocca tedesca, quella di Bayreuth, appena varcato il confine ceco, si susseguono:
Chebsky Hrad (castello di Cheb)
Castello imperiale il cui sviluppo fu fortemente voluto dal Barbarossa, fu poi dotato di nuovi bastioni nel XVIII secolo e infine distrutto nel 1742 durante la Guerra di Successione austriaca. Eppure il castello di Cheb oggi regala ancora alcuni dei migliori esempi di romanico del Paese. La cittadella fortificata presenta architetture uniche: geometrie nette e spigolose, mura possenti ingentilite da ordini di bifore (quel che resta del palazzo di Federico Barbarossa) e la Torre Nera (che prende il nome dai blocchi di lava con cui fu costruita) con vista sui monumenti del centro storico, tra i più antichi di Boemia. Da vedere anche la cappella palatina dei santi Erardo e Orsola.
Quello di Sokolov, oggi più un palazzo che un castello, sorge su un importante crocevia commerciale. Scavi archeologici rivelano che già nel 1279 sorgeva qui una roccaforte adibita a sede nobiliare. Fu nel XV secolo che gli Slik trasformarono la fortezza in un castello a pianta rettangolare con quattro torri angolari, che ispirerà poi la ricostruzione attuale. L’edificio oggi è più monumenti in uno: non solo è composto di tre storici edifici, ma questi ospitano diversi musei, collezioni e gallerie. Le varie esposizioni fotografano la storia della regione, l’attività mineraria qui diffusa, flora e fauna locali e artigianato tipico.
Costruita con blocchi di granito nella seconda metà del XII secolo, sotto Vladislao II, è tuttora oggetto di studio ma non si esclude che fosse l’edificio unico di un‘antica fortezza slava. Oggi colpiscono soprattutto la torre di difesa abbarbicata alla roccia più alta, il santuario romanico ora parte della chiesa di San Venceslao, i palazzi e la casa del margravio. Nel castello è ospitato anche un museo di porcellane, vetri, un meteorite di 108 kg ritrovato nel 1775 nel locale pozzo e diversi ricordi di Goethe.
Becov nad Teplou
Fatto erigere in posizione strategica dai signori di Osek nel XIV secolo, il castello di Becov conobbe il massimo splendore a cavallo tra ‘400 e ‘500. Seguirono la costruzione del palazzo rinascimentale e quella in stile barocco del castello inferiore, al momento l’unico accessibile al pubblico. La fortezza principale, infatti, è tuttora in corso di restauro. Il vero gioiello di Becov è senza dubbio il reliquario di San Mauro, splendido esempio di arte romanica del ‘200. Il sontuoso sarcofago dorato, tra i meglio conservati di tutta Europa, è un capolavoro ligneo impreziosito con argento e rame, proveniente dalla fabbrica di Florennes, nell’odierno Belgio.
Lazne Kynzvart
Elegante nella sua candida architettura, il castello di Kynzvart se ne sta nel cuore del triangolo termale, nella regione di Karlovy Vary-Karlsbad. Il progetto del maniero, costruito tra il 1821 e il 1839, fu affidato dal cancelliere di stato austriaco Klement von Metternich all’architetto Pietro Nobile, che adottò lo stile del classicismo viennese. Tra i gioielli di Kynzvart, la biblioteca del cancelliere, tra le più importanti d’Europa con i suoi oltre 24.000 tomi. Tra questi, anche un raro frammento del Vecchio Testamento riconducibile all’VIII secolo.
Il complesso monastico di Tepla fu fondato nel 1193 e subito abitato da 12 monaci. Per ben 800 anni, il monastero influì sulla storia della Boemia occidentale, finché l’esercito di sicurezza non arrestò i monaci e prese possesso dell’edificio, che fino al 1978 fu in parte utilizzato come caserma delle truppe cecoslovacche. Altre parti fortunatamente furono dichiarate monumento nazionale e sottratte al degrado, fino a quando il complesso sul finire del 1990 tornò nelle mani dell’ordine monastico che lo aveva fondato. Il nucleo più antico giunto fino a noi è la chiesa in stile romanico-gotico.
Svihov
Un bellissimo e raro esempio di castello d’acqua. Cuore della fortezza è la corte interna, chiusa dalle due ali del palazzo residenziale. Tutt’attorno corrono i bastioni, messi in ulteriore sicurezza da un fossato. Oggi grazie a questo sistema di mura e canali il castello guadagna in coreografia ma un tempo la fortezza era tra le più inespugnabili della sua epoca. Da non perdere il magnifico soffitto a cassettoni in stile rinascimentale che sovrasta la sala da ballo e l’armeria, le cucine del castello, le prigioni e la galleria con capolavori gotici.
Splendido edificio dall’impronta classicista, è tra i monumenti più visitati di tutta la Boemia occidentale. A impreziosire gli interni del castello fu il celebre pittore praghese Antonin Tuvor, che affrescò alcune sale con la tecnica a secco. Pregevoli anche gli arredi originari, esempi rari di arte e artigianato in stile rococò e classico. Anche questo maniero è chiuso in un abbraccio verde da un parco rigoglioso, con tanto di padiglione di caccia.
Zebrak e Tocnik
Costruita nella seconda metà del XIII secolo, nel 1341 la fortezza di Zebrak fu annessa alle proprietà imperiali e ospitò spesso Carlo IV. Oggi della fortificazione restano due possenti torrioni cilindrici e poco più. In lontananza, sull’altura successiva ecco la rocca di Tocnik, le cui rovine sono tra le più belle di Boemia. Il nucleo originario risale al XIV secolo ma nel XVI secolo fu rimaneggiata con impronte rinascimentali. Anche Tocnik oggi è ridotto a poche rovine, ma il loro fascino ha qualcosa di solenne e romantico.
E’ tra i monumenti medievali meglio conservati, più importanti e maggiormente visitati di tutta la Repubblica Ceca. A fondarlo nel 1348 su una rupe che domina il corso del Berounka fu Carlo IV, re di Boemia che sarebbe poi stato incoronato anche imperatore del Sacro Romano Impero. Il castello serviva per conservare e custodire le insegne, i documenti e i gioielli imperiali e della corona ceca nonché le sacre reliquie. Ristrutturato in stile neogotico sul finire del XIX secolo per mano di Josef Mocker, assunse l’aspetto che conserva ancora oggi, reso particolarmente affascinante dalla disposizione degli edifici su più livelli.
Eccolo infine, il degno coronamento di un cammino all’insegna della storia, dell’arte, dell’architettura, del bello. L’ultima tappa della Via delle Rocche è Praga, con il suo castello. Concentrato di capolavori di ogni genere ed epoca, la capitale ceca ha nel castello il suo monumento-simbolo. Non un semplice edificio, ma un complesso di palazzi, chiese, cattedrali, botteghe, giardini, piazze, vicoli, corti che hanno ospitato teste coronate, cervelli brillanti, artisti internazionali, autorità ecclesiastiche e militari. Una sorta di cittadella che domina la città, il nucleo antichissimo della Città Vecchia.
Consigli di viaggio
Per chi sceglie l’auto, la Via delle Rocche in Repubblica Ceca si raggiunge tramite le autostrade D1, D5, D8, D11. Praga e Norimberga sono collegate da un express bus delle Ferrovie Tedesche (DB-Deutsche Bahn) con 6 corse il giorno e un tempo di percorrenza di 3 ore 45 minuti. La maggior parte delle località lungo la Via delle Rocche è servita dalla ferrovia, i cui binari spesso corrono paralleli all’itinerario turistico. Esiste anche un collegamento diretto con la Via delle Rocche dagli aeroporti di Norimberga e Praga.