I fuochi d’artificio sulle sponde del Reno sono un classico dell’estate in Germania. Da più di 60 anni l’evento “Rhein in Flamine” (Reno in fiamme) viene organizzato tra maggio e settembre in diverse località; il 13 agosto sarà per esempio la volta di Coblenza , alla confluenza tra Reno e Mosella.
Il mezzo migliore per seguire gli spettacoli pirotecnici sono i battelli della Primus-Line di Francoforte che incrociano tutto l’anno sul Medio Reno e sul Meno. Oltre alle serate di fuochi, il catalogo elenca brevi crociere serali a tema, escursioni gastronomiche o con roulette a bordo, brunch fluviali e anche una Oktoberfest galleggiante a Francoforte e a Magonza.
Coblenza: tra Reno e Mosella
Alla confluenza del Reno e della Mosella, dove si erge il famoso monumento Deutsches Eck, si trova una delle città più belle e antiche della Germania: Coblenza. Quattro colline, vigneti e foreste formano l’eccezionale cornice che circonda la città, i cui 2000 anni di storia rivivono nelle splendide chiese e nei castelli, nelle antiche corti nobiliari e nelle signorili abitazioni borghesi.
Già gli antichi Romani apprezzavano lo stupendo paesaggio della Gola del Reno, come del resto anche l’Ordine Teutonico e l’UNESCO, che ha riconosciuto la straordinaria bellezza di questi luoghi, dichiarandoli patrimonio dell’umanità. A questo sito appartiene anche il Deutsches Eck, situato alla confluenza di Reno e Mosella, che deve il proprio nome ai cavalieri dell’Ordine Teutonico. Si tratta di un luogo ricco di storia, scelto nel 1891 dall’imperatore Guglielmo II come punto ideale per erigere un monumento speciale di ringraziamento a suo nonno Guglielmo I, a cui va il merito dell’unificazione tedesca. Tuttavia, nel 1945 insieme all’impero tedesco anche la scultura venne ridotta a un cumulo di macerie e nel maggio 1953 il presidente tedesco Theodor Heuss ne indicò il piedistallo come monumento commemorativo dell’unità tedesca. Nel 1993 la scultura venne finalmente ricostruita e issata nuovamente sul piedistallo, da dove si erge maestosa sul Reno e la Mosella da un’altezza di 37 metri e attrae ogni anno oltre due milioni di visitatori.
Di fronte, sull’altra sponda del Reno, troneggia Ehrenbreitstein, la seconda in ordine di grandezza tra le fortezze europee giunte fino ai nostri giorni. Da qui, a quasi 120 metri di altezza sul fiume, si gode del panorama più bello sulla città. Proprio dietro alla fortezza si estende il parco che nel 2001 ha ospitato la fiera nazionale del giardinaggio e che oggi rappresenta un’area ricreativa molto amata, dove vengono organizzate diverse manifestazioni. Del famoso evento è stata conservata anche la cabinovia, che riporta i visitatori sulla sponda sinistra del Reno: un punto di partenza ideale per una passeggiata nello splendido centro storico.
Qui lo stile di vita francese e la tradizione tedesca hanno contribuito alla nascita di un centro dal carattere davvero unico, che vanta enoteche accoglienti, un’offerta gastronomica a metà strada tra sapori decisi e raffinatezza nonché cittadini estremamente cordiali.
I turisti giungono a Coblenza da tutto il mondo per avventurarsi nei suoi vicoli stretti e lasciarsi affascinare dagli angoli romantici e dalle splendide piazze. Una passeggiata attraverso il centro storico potrebbe iniziare dalle “quattro torri”, ovvero i bovindi delle case d’angolo barocche situate all’incrocio principale del centro. La stazione di guardia (Hauptwache), risalente al 1689, con i cannoni, le bandiere, i moschetti e i corni, ricorda i soldati che hanno contribuito alla sicurezza della città. Proseguendo si incontra la fontana Schängelbrunnen, il secondo simbolo della città. Situata nel cortile del municipio, ricorda il periodo intorno all’anno 1800, quando Coblenza apparteneva alla Francia e i bambini spesso venivano battezzati come Jean. In dialetto questo nome diventò Schang, da cui derivò poi la parola Schängel, che dà il nome alla fontana. Tra di loro vi devono essere stati dei veri monelli, visto che la figura della fontana a volte spruzza un potente getto d’acqua ben oltre il bordo della vasca. Assolutamente da non perdere è il Deutscher Kaiser: a dispetto del nome non si tratta di un monumento imperiale, bensì di una torre gotica che ospita un ristorante molto accogliente al piano terra. Dopo un buon bicchiere di vino la giornata potrebbe concludersi in maniera perfetta raggiungendo in traghetto il castello Stolzenfels: oltre alla residenza del principe elettore è possibile ammirare uno dei complessi prussiani di maggior valore dal punto di vista artistico e storico. Ma che gli abitanti di Coblenza apprezzino l’arte contemporanea lo dimostra il Museum Ludwig non lontano dal Deutsches Eck: la collezione si concentra sull’arte del periodo postbellico e include opere di Pablo Picasso, Jean Dubuffet, Pierre Soulages e Serge Poliakoff, solo per citare alcuni artisti. Uno straordinario connubio di contrasti: arte moderna tra mura medievali e classici del Movimento moderno in una straordinaria città storica. Che vi sembrerà ancora più bella se verrete a conoscerla con i vostri occhi.