Teatro Franco Parenti – Sala Grande
“La Maria Brasca” dal 14 febbraio al 5 marzo 2023
Prima nazionale – di Giovanni Testori – uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah – con Marina Rocco, Mariella Valentini, Luca Sandri, Filippo Lai – scene Gianmaurizio Fercioni -costumi Daniela Verdenelli – luci Oscar Frosio – musiche Fiorenzo Carpi – riallestimento a cura di Albertino Accalai per la scena e Simona Dondoni per i costumi – produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana
Al Teatro Franco Parenti torna “La Maria Brasca” di Giovanni Testori, uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah. In scena, Marina Rocco, nei panni dell’emancipata e sfrontata protagonista, dà vita al testo insieme a Mariella Valentini, Luca Sandri e Filippo Lai, rispettivamente Enrica, la sorella, Angelo, il cognato e Romeo Camisasca, il giovane amante. Negli anni Sessanta fu Franca Valeri a farla esistere sul palcoscenico del Piccolo Teatro, diretta da Mario Missiroli. Negli anni seguenti, invece, dalla data del suo debutto al Parenti il 26 ottobre 1992, con la regia di Andrée Ruth Shammah, fu il grande successo di Adriana Asti. Ora, nel centenario dalla nascita di Testori e nella stagione del cinquantesimo del Parenti, “è necessario un passaggio di testimone per continuare a ricreare sulla scena l’esplosione di energia, divertimento e commozione che porta con sé la Brasca” – commenta Andrée Ruth Sammah. “Ogni qualvolta Giovanni Testori ha scritto per il Teatro ha dato vita a personaggi femminili indimenticabili, come non ne esistono, in genere, nel teatro di prosa. Una di queste figure eccezionali è sicuramente la prima, l’unico personaggio vincente nato dalla penna di Testori, che grida al mondo la potenza della passione, l’amore per la vita vissuta fuori da ogni costrizione, convenzione o compromesso: La Maria Brasca” – così la regista descrive le caratteristiche del personaggio testoriano al centro della storia.
Adesso più che mai, a trent’anni dalla prima edizione e a ventitré dalla ripresa, Andrée Ruth Shammah sente la necessità di tornare a questo testo come monito per il futuro, affascinata dalla volontà della protagonista di non cedere, di difendere tutto ciò che rappresenta la sua vita e ammaliata dal suo coraggio nel parlare di felicità; uno stato d’animo assai raro, solitamente assente nel teatro di Testori e, secondo la regista, anche nella drammaturgia contemporanea.
Il testo si rivela estremamente attuale, in una costante vibrazione tra piacere e turbamento, fino alla conclusione: il dialogo diretto al pubblico, positivo, divertente, come ad esortarlo a vivere le proprie passioni con fiducia e leggerezza.
Dopo essere stata diretta da Andrée Ruth Shammah ne “Gl’innamorati di Goldoni”, in “Ondine di Giraudoux” e, più recentemente in “Casa di Bambola” di Ibsen, Marina Rocco è l’attrice perfetta per far rivivere questo spettacolo, amatissimo dal suo autore, che, fra innumerevoli recite, venne a prendersi, poco prima di morire, gli ultimi interminabili applausi sul palcoscenico del Franco Parenti.
Note di regia
La prima Maria Brasca di Giovanni Testori è stata Franca Valeri nel marzo del 1960. Trent’anni dopo Adriana Asti ha debuttato come Maria Brasca, con la mia regia, proprio dinanzi a lei. Alla prima di Milano, infatti, erano presenti entrambe. Adriana sul palco e Franca in prima fila. Adriana è scesa dal palco e nel parlare a Giuseppa, un personaggio presente nella prima messa in scena del 60 ma che – d’accordo con Giovanni Testori – avevo tagliato in questa nuova versione, si è rivolta a Franca. Era un modo per creare un legame, un passaggio di testimone tra le due attrici e le due messe in scena. Oggi, a distanza di altri trent’anni, questa importante eredità passa a Marina Rocco. Per questo ad aprire lo spettacolo è la voce di Adriana Asti che canta la meravigliosa canzone Quella cosa in Lombardia, musiche di Fiorenzo Carpi e testo di Franco Fortini. Marina, i riccioli biondi, le labbra che si sposano con il timbro di una voce ferma ma tanto tanto attraente, la ascolta, sorride e manda un bacio, segno tangibile di un legame intangibile, proprio come quello di tanti anni prima tra Adriana e Franca. È molto importante per me il passaggio, la trasmissione, far vivere un testo nella stessa regia che si rinnova. Quando si ha il privilegio di partire da qualcosa che è già stato fatto e poterci dedicare il giusto tempo è possibile dare un senso a quello che per me vuol dire curare uno spettacolo (Andrée Ruth Shammah)
Orari: martedì h 20:00; mercoledì, venerdì, sabato h 19:45; giovedì h 21:00; domenica h 16:15
Prezzi: PRIMO SETTORE (file A–I) intero 38€ – SECONDO SETTORE (file L–R) intero 28€; over65 18€; convenzioni 21€ – TERZO SETTORE (file S–ZZ) intero 18€; over65 18€; convenzioni 18€
Sconti speciali riservati ai possessori della Grey Panthers PREMIUM CARD
Informazioni: 02 59995206 – biglietteria@teatrofrancoparenti.it