Un bagno pubblico in fondo a un corridoio o sotto la piazza di una città è il proscenio di Pandora, il nuovo spettacolo del Teatro dei Gordi, in scena al Franco Parenti fino al 27 ottobre
Può essere il bagno di un aeroporto, di un club o di una stazione di servizio. Lo attraversa un’umanità variegata e transitoria. È un luogo di passaggio, d’attesa, d’incontro tra sconosciuti, un camerino improvvisato dove fare scongiuri, nascondersi, sfogarsi. È un covo per i demoni, un’anticamera, una soglia prima di un congedo o un battesimo del fuoco. Non è un luogo più vero rispetto al “fuori”, è solo un altro aspetto dell’esserci; se fuori ci si deve attenere alle norme sociali, a una prassi, al gioco, “dentro” si dismette qualcosa; è uno spazio amorale, di sospensione, anche di grossa violenza e nudità, un luogo comune dell’interiorità dove ampliare lo spettro dell’azione quotidiana oltre i limiti e le censure. Il bagno pubblico è per eccellenza il luogo dove, per questioni culturali e di igiene, la presenza fisica dell’altro, la vicinanza, si avvertono in modo più problematico.
È un’immagine atemporale che può parlare, oggi, senza fare attualità, che non scade coi decreti, che può rappresentare una situazione di riconoscibile, naturale diffidenza, di paura dell’altro, paura di sentirsi di troppo o addirittura una minaccia, del sentirsi corpo e basta, appiattiti al mero bisogno, al mantenimento e alla difesa di una vera o presunta integrità.
Filo conduttore del percorso del Teatro dei Gordi ad oggi è la ricerca di un linguaggio specificamente teatrale, fatto di movimento, partiture di gesti concreti, oggetti, vestiti, maschere, musica, poesia, presenza e incontro. Nel lavoro di scena ricercano sinestesie e un teatro poetico capace di emozionare e produrre immagini vive. In “Pandora” si amplia la ricerca sulla maschera per metterne in discussione i confini. C’è anche qui la maschera di cartapesta, che ha caratterizzato i due spettacoli precedenti (Sulla morte senza esagerare e Visite), ma ci sono anche le maschere di tutti i giorni, come una benda o un paio di occhiali, come un’espressione o un volto. E poi ci sono maschere improvvisate, estemporanee e maschere mostruose, a rappresentare il dismorfismo e la dispercezione delle allucinazioni e delle paranoie.
Dettagli dello spettacolo del Teatro dei Gordi
“Pandora” – fino al 27 Ottobre
Teatro Franco Parenti
ideazione e regia Riccardo Pippa – di e con Claudia Caldarano, Cecilia Campani, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza – dramaturgia Giulia Tollis – maschere e costumi Ilaria Ariemme – scene Anna Maddalena Cingi – disegno luci Paolo Casati – cura del suono Luca De Marinis – vocal coach Susanna Colorni – produzione Teatro Franco Parenti. Spettacolo selezionato alla Biennale Teatro di Venezia 2020.
Orari: giovedì 24 Ottobre – 21:00 venerdì 25 Ottobre – 19:45 sabato 26 Ottobre – 19:45 domenica 27 Ottobre – 16:15
Prezzi: SETTORE A intero 30€ – SETTORE B intero 22€ – over65 15€ – SETTORE C intero 18€ over6 15€
Sconti speciali riservati ai possessori della Grey Panthers PREMIUM CARD
Informazioni: 02 59995206
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.