da Aristofane – progetto e regia Marco Cacciola – con (in o.a.) Giorgia Favoti, Matteo Ippolito, Lucia Limonta, Claudia Marsicano, Francesco Rina – e un coro di cittadini ogni giorno diverso – traduzione Maddalena Giovannelli, Martina Treu – dramaturgia Lorenzo Ponte – scene Federico Biancalani – costumi Elisa Zammarchi – direzione tecnica Rossano Siragusano – musiche e suono Marco Mantovani – assistente alla regia Gabriele Anzaldi – produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatri di Bari /Solares Fondazione delle Arti
In apertura: Copyright lucadelpia
Uno dei capolavori del commediografo greco Aristofane rivive in una commedia on the road inedita e originale, che accompagna il pubblico in un sorprendente viaggio negli Inferi. In scena assistiamo alle rocambolesche peripezie del Dio Dioniso e del suo servo Xantia, diretti verso l’Ade in cerca di un Poeta che salvi la città dal degrado culturale. Nel momento in cui il dio e il servo varcano la soglia dell’Aldilà, il coro irrompe sulla scena, interrompe il procedere della trama e si assume la responsabilità di portare avanti il racconto. “Le Rane” si sviluppano intorno al coro e sono frutto proprio di un lavoro corale, che ha portato alla collaborazione fra giovani artisti, cittadini, enti e realtà culturali e dell’associazionismo che hanno deciso di prendere parte al progetto, per dare corpo e voce a una delle più celebri opere di Aristofane, che rivive oggi in un allestimento inedito, eterogeneo e condiviso, pensato per accompagnare il pubblico in un divertente e visionario viaggio negli inferi. Una commedia, intrisa di forti note politiche e sociali, che porta da sempre lo spettatore a riflettere sullo statuto della tragedia ideale e sul ruolo della poesia all’interno della società. Un teatro d’impegno, che utilizza la scena per parlare direttamente al cuore e alla sensibilità collettiva, ricucendo un dialogo – culturale, ma anche identitario di una comunità – interrotto. Ieri come oggi.
La Poesia che Dioniso sta cercando oggi dove si trova? Il teatro prova a recuperare lo spirito originario di testimone vigile che interroga l’uomo, si fa comunità alla ricerca. Sul palco giovani attrici e attori condividono il viaggio con un coro di cittadine e cittadini formato attraverso laboratori, con l’ambizione di riunire nuovamente le due metà del cerchio. Rimettere sul palco un coro che rappresenti la città, oggi, oltre che poetica, è questione politica. Il teatro è una poesia che non si scrive da soli.
Orari: mar_ven ore 20.30, sab ore 19.30, dom. ore 16.00
Prezzi: Intero 23 € – Over 65 11 € – Giovedì sera 19 € – Convenzioni 18 €
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