Ore 17:00 / Piccolo Teatro Studio
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Antonello Manacorda, direttore
Musiche di Arnold Schoenberg, John Adams e Igor Stravinsky
ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
Nella storia dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, la musica del Novecento ha da sempre ricoperto un posto di primaria importanza. Al Festival MITO l’Orchestra – ospite regolare fin dalla prima edizione 2007 – propone un programma che mette a confronto tre composizioni che esemplificano tre approcci diversi nel rinnovamento del linguaggio musicale del Novecento. La Kammersymphonie op. 9 di Arnold Schönberg oggi fa parte dei grandi classici del Moderno. Composta in una prima versione per 15 strumenti solisti nel 1906 ed eseguita l’anno successivo nella sala del Musikverein Vienna, segna la fine della fase tardo romantica del compositore e l’apertura verso l’atonalità. Scritta in un unico movimento, tutte le funzioni tematiche sono concentrate con grande densità. La Chamber Symphony di John Adams quest’anno compie 20 anni: scritta nel 1992 su commissione della Gerbode Foundation of San Francisco, tradisce già nell’organico – per 15 musicisti – e nel titolo il modello schönbergiano, nonostante la suddivisione in tre parti, con i titoli Mongrel Airs; Aria with Walking Bass e Roadrunner che ne descrivono in modo generico l’atmosfera. Nel 1920 l’impresario dei Balleti russi Diaghilev chiese a Strawinskij di arrangiare un balletto su alcuni brani musicali attribuiti a Pergolesi (rivelatisi poi in parte anche di altri autori). Allungando e troncando le singole note, introducendo discontinuità, irregolarità, spigolosità e altre anomalie ritmiche e melodiche, Stravinskij andò ben oltre la richiesta. Ne nacque il balletto Pulcinella, rappresentato per la prima volta al Opéra National de Paris, nel 1920.
Ore 18:00 / Teatro Litta
150° Debussy
Shizuka Susanna Salvemini, pianoforte
Musiche di Claude Debussy
con il sostegno di Mediaset
posto unico numerato € 5
Al via l’ormai classico appuntamento con ciclo pianistico di MITO SettembreMusica. Al pianoforte i giovani talenti dell’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola, che nell’anno del centocinquantesimo anniversario della nascita, non potevano che omaggiare il grande Claude Debussy, un uomo che “nacque sul pianoforte”, dice il musicologo Andrea Malvano. Il primo concerto del ciclo è con Shizuka Susanna Salvemini, che suona alle 18 sul palcoscenico del Teatro Litta. Dotata di un pianismo curato ed equilibrato, la Salvemini sa ottenere eccezionali sfumature timbriche, che abbina alla padronanza della tastiera e alle qualità interpretative notevoli. Diverse le opere che esegue Salvemini, che vanno da alcuni brani di Children’s Corner, un tuffo nel mondo infantile verso il recupero della sensibilità degli infanti; alle Estampes, pagine pianistiche dove il mondo esotico “passa attraverso una scrittura stilizzata, fatta di elementi condivisi dalla cultura di fin de siècle”, come sostiene Malvano, e nate abbinando le impressioni avute dalle stampe giapponesi alla non definizione dei quadri di William Turner visti a Londra. In mezzo Deux Arabesques, che richiama l’arabesco come purezza della melodia, un topos del pensiero di Debussy; La plus que lente, musica a tempo di valzer lento, con punte liriche che ricordano l’era dei balli di società; e brani che omaggiano Fryderyk Chopin, il compositore adorato da Debussy: ci sono Mazurka, prima opera dedicata al polacco; Rêverie, brano che risente dello stile chopiniano ma che Debussy si auto contestò; e Valse romantique, scritto in stile retrò con l’intento di ripensare il pianismo romantico.
Ore 21:00 / Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
150° Debussy
Salvatore Accardo, violino
Laura Gorna, violino
Francesco Fiore, viola
Rocco Filippini, violoncello
Andrea Oliva, flauto
Laura Manzini, pianoforte
Elena Gorna, arpa
Musiche di Claude Debussy
posto unico numerato € 15
print@home
Quasi vent’anni intercorrono tra le due importanti opere cameristiche di Claude Debussy, presentate dai musicisti chiamati dal violinista Salvatore Accardo, lunedì 10 settembre, alle ore 21, all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo. Due secoli di grandi cambiamenti sociali, culturali, artistici che si riflettono nelle tante correnti diverse della produzione artistica e musicale del periodo. La musica da camera ha, nonostante la produzione circoscritta, un ruolo importante nell’opera debussiana e il concerto presenta la rara occasione di ascoltare insieme le testimonianze più importanti del controverso e travagliato rapporto di Debussy con la tradizione classica. Il progetto delle Sonate, inizialmente concepito – secondo il modello settecentesco – come ciclo di sei sonate, fu realizzato tra il 1915 e il 1917, negli anni della Grande Guerra. Scritte “nella nostra vecchia forma”, fanno riferimento al periodo pre-classico, un identificazione forse con Couperin, firmate orgogliosamente “Claude Debussy, Musicista Francese”. Il progetto rimase incompleto. Le tre Sonate completate presentano un organico variabile: la sesta avrebbe dovuto riunire poi tutte le sonorità delle precedenti. Il Quartetto per archi op. 10, scritto nel 1893, è l’ultima opera prima delle tre grandi Sonate tarde di Claude Debussy composto con esplicito utilizzo della forma-sonata, con la tipica articolazione in quattro movimenti. Soprattutto nel primo e nell’ultimo movimento si può riconoscere la struttura classica dell’esposizione con due temi contrastanti, sviluppo e ripresa. Nonostante la forma classica, sono numerosi gli elementi innovativi, individuabili nell’armonia estremamente varia e spesso con soluzioni sorprendenti e nella ricchezza timbrica, nonostante il contesto “omogeneo” del quartetto d’archi.
Ore 21:00 / Teatro degli Arcimboldi
Vola Vola Vola
Canti popolari e canzoni
Ambrogio Sparagna
Orchestra popolare Italiana
Con la partecipazione straordinaria di Francesco De Gregori
posti numerati € 15, € 20 e € 30
print@home
Lunedì 10 settembre alle ore 21, sul palco del Teatro degli Arcimboldi un grande evento all’insegna della riscoperta della musica popolare. Francesco De Gregori, Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana, proporranno un repertorio insolito e d’eccezione. Un viaggio attraverso la cultura italiana: canti popolari reinterpretati dall’originale Orchestra Popolare che darà vita a sonorità e parole di tutto il territorio peninsulare. Oltre a dar voce alle canzoni del repertorio popolare della tradizione italiana, De Gregori si esibirà in alcuni dei suoi pezzi più insoliti, nati dalle differenti influenze che il cantautore romano ha assorbito, in gioventù al Folkstudio e lungo tutto il suo percorso artistico, da La ragazza e la miniera a Santa Lucia, fino a Vola Vola Vola, brano ispirato all’omonimo canto popolare abruzzese. Il primo progetto sulla musica popolare del cantautore romano risale al 2002, anno in cui esce Il Fischio del vapore, l’album nato dalla collaborazione con Giovanna Marini, che contiene alcune fra le più grandi canzoni popolari italiane riarrangiate per l’occasione ed interpretate a due voci. Nel 2011 nasce Vola Vola Vola, la collaborazione con Ambrogio Sparagna esplora canti di lotte, lavoro, amore ed altre storie che raccontano la storia di un paese, grazie alla tradizione orale attraverso cui si son tramandati e diffusi. Le melodie trascinanti e dalla forza evocativa si arricchiscono delle sonorità di strumenti originali, quali organetto, zampogna, ghironda, ciaramella, viola e violino a tromba, scacciapensieri, tamburelli e percussioni di ogni tipo. Sparagna, etnomusicologo e musicista, grazie alla sua profonda conoscenza degli strumenti utilizzati nella musica popolare, regala al grande pubblico tutta l’originalità e la modernità di suoni che appartengono alla memoria storica delle diverse regioni italiane. Il progetto abbina la tradizione all’originalità degli arrangiamenti a cura dell’Orchestra Popolare Italiana, uno studio senza manierismi che dà nuova luce ad una ricca tradizione musicale, al giorno d’oggi sempre più apprezzata.
Ore 22:00 / Palazzo Mezzanotte Congress Center and Services
Let’s Jazz
Michele Di Toro, pianoforte
Davide Laura, violino
Simone Zanchini, fisarmonica
Giuseppe Ettorre, contrabbasso
Giuseppe Cacciola, batteria e percussioni
ingressi € 10
Il brillante pianista Michele Di Toro, assieme a Davide Laura, Simone Zanchini, Giuseppe Ettorre e Giuseppe Cacciola, si esibisce per MITO nel cuore della Milano degli affari, Palazzo Mezzanotte, nel concerto intitolato Let’s jazz! di lunedì 10 settembre alle ore 22. Le improvvisazioni libere e naturali ripercorrono la personale storia artistica di Michele Di Toro, ritmata da un’eclettica formazione musicale che lo porta a mischiare lo studio del pianoforte accademico con il ragtime e il jazz. Strumentista dall’ottima tecnica, Di Toro coniuga nella sua musica due aspetti quasi inconciliabili: l’amore per Keith Jarrett e quello per lo Stride piano degli anni ‘20, senza dimenticare quelle sue origini classiche che lo spingono a trovare l’ispirazione nelle grandi stagioni della musica colta del Novecento. Sono proprio queste caratteristiche, oltre all’interesse crescente per il timbro, le rifrazioni sonore, la dimensione percussiva del pianoforte, unite alla pratica dell’improvvisazione, a contribuire alla vena espressiva del pianista originario di Sant’Eusanio del Sangro. Un’indole evidenziata anche dai musicisti scelti per suonare con lui a MITO e dai brani in scaletta, legati a tematiche e a spunti precisi ma basati sull’improvvisazione, che li muove liberamente e li modifica seguendo l’estro del momento. Il filo conduttore è il concetto di “conversazione in musica” che Di Toro prova a instaurare singolarmente con ciascuno dei musicisti sul palcoscenico, in un dialogo naturale che, tuttavia, non toglie spazio all’esecuzione di concerto. Prende forma una serie di confronti musicali a due, tre, quattro… distribuiti in un programma che abbina brani classici di Mozart e Bach a standard jazz, ma anche improvvisazioni estemporanee e composizioni dello stesso Di Toro, che non esita a definire “senza confini” questo suo affascinante concerto.
PER INFORMAZIONI E VENDITA BIGLIETTI:
Biglietteria MITO
Via Dogana, 2 – 20123 Milano
telefono 02.88464725/748
c.mitoinformazioni@comune.
Acquisto biglietti on-line sul sito del Festival www.mitosettembremusica.it e sul circuito Vivaticketwww.vivaticket.it.
Se ancora disponibili i biglietti saranno posti in vendita 45 minuti prima dell’inizio dei concerti presso la biglietteria della relativa sede.