Teatro Franco Parenti – Sala Grande- 22 marzo – 2 aprile 2017
Giovanna Mezzogiorno in “Sogno d’autunno”
di Jon Fosse – con Michele Di Mauro, Milvia Marigliano, Nicola Pannelli – regia Valerio Binasco
L’Uomo e la Donna (Jon Fosse non dà volutamente un nome ai protagonisti) si incontrano per la prima volta in un cimitero. Lei forse è un antico amore: si amano e desiderano. Lui però ha paura, è sposato con un figlio, mentre lei è sola. Nulla è definito, il tempo non esiste, forse entrambi sono solo un ricordo. Qualche scena dopo scopriamo che i due stanno insieme e al funerale della nonna incontrano i genitori di lui che amano poco lei. Alle esequie c’è anche l’ex moglie Gry che è amareggiata e ferita perché il figlio soffre la separazione…
La scena fissa è il cimitero fatto di piccole sedie-altarini coi lumini e gli oggetti delle vite passate, ma è anche una cucina realistica con lavandino, acqua, piatti, in un intreccio tra vita e morte. Anche i personaggi, sono, sì, esistenze concrete, nei loro abiti ordinari, la rabbia degli sguardi, i muscoli tesi, le risatine trattenute, ma il registro teatrale li trasforma in allucinazioni, fantasmi, ombre.
“Siamo animali strani, anime che parlano d’amore, ma per noi sostanza è la morte” spiega Jon Fosse, scrittore e drammaturgo norvegese. Nel suo “Sogno d’autunno” inserisce scene staccate e slittamenti temporali in una, definizione sue, “commedia”, anche se è difficile ridere davanti alla vita della coppia di questa storia di amore e non detto, autodistruzione e ostinazione, attesa e oblio, desiderio e meccanici gesti di tenerezza.
PREZZO: intero: prime file 40 € / II e III settore 32 € / over65: II, III, IV settore 18 €
ORARI: lun riposo; mar, sab h 20.30; mer, ven h 19.45; gio h 21.00; dom h 16.00
INFO Tel. 02 59 99 52 06