Silvio Orlando e la solitudine sociale, in scena al Quirino di Roma

Pubblicato il 27 Gennaio 2020 in , da redazione grey-panthers
solitudine

Teatro Quirino

“Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)” – fino al 2 febbraio

con Silvio Orlando, Vincenzo Nemolato, Roberto Nobile, Alice Redini, Maria Laura Rondanini  – regia Lucia Calamaro

 

I figli Alice, Vincenzo e Maria sono arrivati la sera prima. Il fratello maggiore Roberto anche. Un fine settimana nella casa di campagna di Silvio, all’inizio del villaggio spopolato dove vive da solo da tre anni. Silvio ha acquisito, nella solitudine, un buon numero di manie, la più grave di tutte: non vuole più camminare. Non si vuole alzare. Vuole stare e vivere seduto il più possibile. E da solo. Si tratta, per i figli che finora non se ne erano preoccupati troppo, di decidere che fare, come occuparsene, come smuoverlo da questa posizione che è una metafora del suo stato mentale: che è quella di un uomo che vive accanto all’esistenza e non più dentro la realtà. Emergono qua e là empatie, distanze e rese dei conti. I familiari di Silvio sono venuti a trovarlo per la messa dei dieci anni dalla morte della moglie… C’è da commemorare, da dire, da concertare discorsi. Certo è che, preda del suo isolamento, nella testa di Silvio si installa una certa confusione tra desideri e realtà, senza nessuno che lo smentisca nel quotidiano, la vita può essere esattamente come uno decide che sia. Fino a un certo punto.

Questo spettacolo, che ha trovato nella figura del padre un interprete come Silvio Orlando, trova le sue radici in una piaga, una maledizione, una patologia specifica del nostro tempo. La socio-psicologia le ha dato un nome: “solitudine sociale”. Essere isolati dalla società è un male oscuro e insidioso. Tutti noi infatti, in quanto esseri umani, abbiamo bisogno del contatto con gli altri, un bisogno che ci permette di sopravvivere. La preoccupazione insorge ancora di più se si pensa che questo tipo di “solitudine estrema” si sta espandendo e continuerà a crescere nei prossimi anni tanto che La Francia ha creato “la giornata della Solitudine” e l’Inghilterra ha istituito, addirittura, un ministero della solitudine. Secondo gli esperti potremmo trovarci alle prese, e non solo nei paesi più ricchi, con un’epidemia di solitudine. Diffusa oramai anche tra i giovani. Orlando è capace di scatenare empatie di ogni spettatore, e con le sue corde squisitamente tragicomiche, di suscitare emozioni e azioni.

 

Orari: martedì, venerdì e sabato ore 21, mercoledì ore 19, giovedì e domenica ore 17

Prezzi: platea 33 euro – ridotto over65 20 euro

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Informazioni: 06 6794585 – biglietteria@teatroquirino.it

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