Rieti, visitare l’ombelico d’Italia

Pubblicato il 29 Marzo 2014 in , , , da redazione grey-panthers

Umbilicus Italiae, cosi’ l’erudito Marco Terenzio Varrone defini’ Rieti, dove visse nel I secolo a.C. E’ una cittadina posta sulla riva destra del Velino, ricca di resti romani. Il centro di Rieti sorge su una collina al margine di una pianura, denominata Piana Reatina, che si estende per circa 90 kmq, a un’altitudine di 405 m. La piana anticamente era occupata delle acque del Lacus Velinus e fu bonificata in età romana aprendo un varco tra il calcare accumolatosi negli anni e, cadendo, presso Marmore, generando l’omonima cascata.
Il territorio conserva un fascino particolare, costituendo un’oasi di selvaggia bellezza che ha saputo mantenersi intatta: dai Santuari francescani, carichi di atmosfere mistiche, ai castelli; dai borghi che raccontano culture antiche e tradizioni mai abbandonate, alle sconfinate distese di oliveti; dai pendii, ora dolci ora scoscesi, ai monti impervi.

Il centro cittadino è la parte più antica e si sviluppa intorno a Piazza Vittorio Emanuele II con la Fontana dei Delfini, fulcro centrale. Di fronte il Palazzo Comunale, che conserva la struttura originaria del Duecento e che è in parte occupato dal Museo Civico, nel quale sono presenti reperti archeologici datati dal IX sec. a.C. alla tarda età romana e opere pittoriche dal ‘300 all’età contemporanea.

Sulla vicina Piazza Battisti si affaccia il Palazzo della Prefettura, di forme rinascimentali, dal cui giardino si gode di un bel panorama sulla parte più antica della città e sui monti circostanti, ed il Duomo, eretto intorno al 1100, che è stato in parte ricostruito in epoche successive. Al lato del Duomo si trova il Palazzo Vescovile, di fondazione duecentesca, preceduto da una monumentale loggia, dal cui cortile interno si accede allo spettacolare Salone Papale. L’edificio termina, a nord, con l’Arco del Vescovo, un cavalcavia della fine del XIII sec. fatto costruire da Bonifacio VIII.

A Via Roma si trova Palazzo Vecchiarelli, opera di Carlo Maderno ed accanto la Chiesa Romanica di S. Pietro apostolo. Degno di nota Palazzo Vicentini, una delle costruzioni più interessanti, attribuita al Sangallo. Oltrepassato il Ponte Velino, sotto cui scorre l’omonimo fiume, al lato della città, troviamo il Monumento alla Lira, inaugurato nel 2003 ed ottenuto dalla fusione di oltre 2.2 milioni di vecchie monete da 200 lire, raccolte per l’occasione.

Merita una visita, infine, la Rieti sotterranea dove, sotto alcune residenze nobiliari del centro città, è possibile visitare i resti dell’antico viadotto romano costruito nel III secolo a.C.. Per gli appassionati di archeologia, il territorio offre itinerari da percorrere, sulle tracce dell’antichità, che si snodano nella valle del Tevere, a Collevecchio, Cottanello, Torri in Sabina e Vacone e nella valle del Turano a Monteleone, Paganico, Rocca Sinibalda – con il suo castello con pianta a forma di aquila – e Turania – dove venne portato alla luce un tesoro risalente ai primi decenni del I secolo d.C..

Di grande suggestione la visita ai santuari francescani, tappe del cammino di S. Francesco, che molto amò la Valle Reatina. Tra questi: il Santuario di Fonte Colombo con la chiesa, il convento e la grotta; il Sacro Speco, dove, secondo la tradizione, S. Francesco dettò la regola definitiva del suo ordine dopo essersi ritirato in meditazione; il Santuario di Greccio, ricordato come luogo scelto da San Francesco per la prima rievocazione della Natività di Betlemme; il Santuario di Poggio Bustone, ricordato in quanto da qui partì la missione di pace dei francescani.

Rocche e castelli sono l’altra attrattiva del territorio provinciale, denso di testimonianze storiche. Sono sicuramente da visitare Macchiatimone a Pescorocchiano con i resti del suo castello medioevale, la rocca del Castello di Corvaro a Borgorose, che risale al X-XI secolo, il Castello di Collalto e la Torre del Castello Postmontem a Fara in Sabina, dove merita una visita anche l’Abbazia di Farfa, considerata uno dei monumenti storico-artistici più importanti della provincia.

COSA MANGIARE

I prodotti tipici e la tradizione gastronomica di Rieti, apprezzabili nei tanti ristoranti e durante le numerose iniziative che si svolgono durante l’anno, sono una fragrante testimonianza dell’amore per le cose buone, una ricchezza il cui valore si misura nei suoi intrinsechi sapori e profumi millenari.

Le prelibatezze principali sono a base di abbacchio e verdure, come le ‘ Puntarelle ‘ con fave, carciofi e piselli, oppure in pinzimonio. Tra i primi piatti più rinomati rientrano gli gnocchi, la carbonara, l’amatriciana e i rigatoni, un tipo di pasta caratteristico della zona, con la pajata. Nei secondi piatti dominano le carni, un esempio possono essere i Saltimbocca, la Trippa alla Trasteverina, la Coda alla Vaccinara ee il Garofolato di manzo. Rieti abbonda anche di vini. Troviamo il Frascati, il Velletri, il Marino, il Colli NUivini e il Bianco di Capena.

DOVE FERMARSI

 

Azienda Agricola Il Moggio. L’Azienda e’ ubicata fra Terni e Rieti nella splendida ed incontaminata pianura reatina, circondata da straordinari siti naturalistici quali: il Monte Terminillo, l’oasi faunistica dei laghi Lungo e Ripasottile, il Lago di Piediluco e la Cascata delle Marmore ed è nota come Valle Santa per il passaggio di S.Francesco e per il suo speco di Greccio. Offre Macelleria Aziendale di carni allevate e lavorate in loco per la vendita aperta a tutti, oltre alla vendita di animali da cortile (galline, polli, tacchini, faraone, anatre, oche), uova ed ortaggi (biologici), con un punto di Ristorazione basato sui prodotti e sapori tipici locali e cucina tradizionale con girarrosto e bbq.

Via Piave 23, fraz. Pie’ di Maggio – 02010 Rieti

0746.  750331 oppure 0744.  404111

info@ilmoggio.it

http://www.ilmoggio.it

Hotel Ristorante Valentino. Dall’Hotel Ristorante Valentino si dipartono tutti gli itinerari archeologici, artistici, religiosi e curativi. Valentino è un centro moderno e funzionale, all’avanguardia nella ristorazione, nella ricettività, e assicura al tempo stesso un trattamento familiare e confortevole. La cucina è una continua e sempre rinnovata esaltazione della tradizione culinaria sabina fatta di ingredienti naturali e ricette antiche. Le fregnacce, la porchetta (piatti reatini per eccellenza), i funghi, le grigliate sul fuoco e a legno, l’olio della Sabina, i cereali e i legumi della zona, assicurano la vera dieta Mediterranea. I vini locali, forti e genuini sono la gioia del buongustaio.

V. Rieti – 02100 Rieti (RI)

tel: 0746 220247

www.hotelvalentinorieti.it

COME ARRIVARE

Raggiungere Rieti è piuttosto agevole, grazie alle buone vie di comunicazione stradali e ferroviarie. Chi viaggia in auto e viene da nord può percorrere l’autostrada A1 Firenze-Roma e uscire a Orte, quindi proseguire sulla superstrada Orte-Terni e sulla SS79 in direzione Rieti. Chi viene da sud, invece, viaggerà lungo la A1 Napoli-Roma e all’altezza di San Cesareo deve continuare verso Firenze, uscire al casello di Fiano Romano e continuare sulla SS Salaria verso Rieti. In treno si arriva a Rieti mediante la linea Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona, e gli aeroporti più vicini sono quelli di Roma Fiumicino e di Roma Ciampino.