Sono passati esattamente 30 giorni dall’apertura delle prenotazioni per la mostra “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”, che prenderà il via il 6 ottobre nella restaurata Basilica Palladiana di Vicenza.
A essere proposta e messa in mostra infatti, con l’evento in Basilica Palladiana, sarà l’intera città che in questi anni è stata sottoposta a una imponente campagna di restauri. A partire appunto dalla Basilica – che la mostra del Comune di Vicenza, della Fondazione Cariverona, di Linea d’ombra, con main sponsor quali UniCredit e Gruppo Euromobil, inaugurerà – a conclusione di cinque anni di interventi. Ma poi Palazzo Chiericati, dimora palladiana e sede dei Civici Musei, che da ottobre sarà in parte riaperto; a Palazzo Barbarano, sede del CISA che qui aprirà, sempre da ottobre, il nuovo Palladio Museum; a diversi altri edifici palladiani e rinascimentali della città, come per esempio Palazzo Thiene. Insomma una Vicenza, Patrimonio Unesco, città scrigno del Rinascimento, intorno a una mostra che nel suo monumento simbolo, la Basilica riaperta, riunirà una sequenza emozionante di veri capolavori sulla storia del ritratto e della figura dal Quattrocento di Beato Angelico, Botticelli, Mantegna e Bellini fino al Novecento di Picasso, Matisse, Freud e Bacon.
E a proposito del grande pittore inglese, una delle ultime novità che riguardano la mostra di prossima apertura è quella della partecipazione straordinaria ai prestiti dell’Estate of Francis Bacon. Il fondo che gestisce tutte le ultime opere create da Bacon, e che normalmente presta solo alle grandi rassegne monografiche, riconoscendo la qualità della mostra vicentina, e che si sposterà poi a Verona, curata da Marco Goldin, ha deciso di inviare due grandi tele. Una delle quali un omaggio a Van Gogh, a lungo inseguita dallo storico dell’arte trevigiano, per chiudere così la quarta e ultima sezione nel segno della continuità, e della contiguità, appunto tra Van Gogh e Bacon. La sezione conclusiva infatti si aprirà con un autoritratto di Van Gogh e con un altro dei suoi quadri celebri, “La signora Roulin”, per chiudersi alcune sale dopo con tre strepitosi dipinti di Bacon, uno dei quali dunque un omaggio a Van Gogh.