Il termine West Coast, che letteralmente dovrebbe indicare solo l’area che si affaccia sull’Oceano Pacifico, nell’accezione comune comprende una zona molto più estesa che abbraccia gli stati della California, dell’Arizona, dello Utah e del Nevada. “Vai all’Ovest ragazzo…” questa fu per quasi un secolo, dai primi dell’Ottocento agli inizi del Novecento, la parola d’ordine che portò nelle selvagge regioni occidentali milioni di sognatori e disperati alla ricerca di una terra promessa di cui si favoleggiava l’esistenza oltre le pianure centrali. Un paradiso sognato dove si susseguivano, con incredibile varietà e maestosità, deserti aridi e foreste di sequoie, profondi canyon e spiagge cristalline.
Questi scenari di straordinaria bellezza furono i testimoni dell’epopea americana del West e dello scontro epico tra coloni bianchi e autoctone civiltà pellerossa, immortalati da una serie sterminata di film Western. La febbre dell’oro, scoppiata nel 1849, la costruzione della ferrovia da costa a costa negli anni ‛60 dell’Ottocento e l’Homestead Act del 1862, che concedeva ai pionieri quanta terra potevano delimitare con i loro picchetti, misero letteralmente le ali a uno sviluppo urbano travolgente, continuato a ritmi impensabili fino a oggi.
Città che a metà dell’Ottocento erano poco più che villaggi, si sono trasformate nel giro di un secolo e mezzo in megalopoli grandi quanto una regione italiana, multietniche e cosmopolite, dove il sogno americano del “tutto è possibile” continua a regnare incontrastato portando artisti e scrittori, designer e programmatori. Se fino alla fine del secolo scorso le città della costa Ovest erano considerate dagli americani acculturate “dell’Est” come un pò artificiose e superficiali, oggi San Francisco come Los Angeles, si stanno imponendo sempre di più come poli culturali vivacissimi, che promuovono l’apertura di musei di grandissimo valore affidandone la progettazione a famose archistar.
Gli appuntamenti musicali
- San Francisco – Symphony Hall domenica 30 ottobre 2016 (14.00) – “Miserere” di G. Allegri- “Concerto per pianoforte e orchestra n. 20” di Mozart – “Sinfonia n. 2” di Brahms
San Francisco Symphony Orchestra- Direttore: Michael Tilson Thomas Pianoforte: Rudolf Buchbinder
2. San Francisco – Symphony Hall lunedì 31 ottobre 2016 (20.00)
“Play” di A. Norman – “Sinfonia n. 4” di P. I. Čajkovskij
Los Angeles Philharmonic- Direttore: Gustavo Dudamel
3. San Francisco – Symphony Hall mercoledì 2 novembre 2016 (20.00)
“Concerto per pianoforte e orchestra n. 2” di F. Chopin – “Sinfonia n. 7” di A. Bruckner
San Francisco Symphony Orchestra – Direttore: Michael Tilson Thomas – Pianoforte: Yuja Wang
4. Los Angeles – Walt Disney Concert Hall venerdì 11 novembre 2016 (20.00)
“Concerto per violoncello” di A. Dvořák- “Sinfonia n. 1” di J. Sibelius – “The Iron Foundry” di A. Mosolov
Los Angeles Philharmonic – Direttore: Santtu-Matias Rouvali – Violoncello: Johannes Moser
Su richiesta
5. Las Vegas – The Smith Center, Reynolds Hall sabato 5 novembre 2016 (19.30)
“Sinfonia n. 1 KV 16” di W. A. Mozart – “Sinfonia n. 104 “London”” di J. Haydn – “Concerto per violino e orchestra, op. 61”
di L. van Beethoven
Las Vegas Philharmonic- Direttore: Donato Cabrera – Violino: Tobias Feldmann
Il programma di viaggio
sabato 29 ottobre 2016 San Francisco
Arrivo individuale a San Francisco e sistemazione presso il The Palace Hotel – Starwood Luxury Collection*****.
Tempo a disposizione per riposarsi e cena libera.
Pernottamento.
domenica 30 ottobre 2016 San Francisco
Prima colazione in hotel e incontro nella hall con la guida per una prima visita panoramica di San Francisco.
Brunch in ristorante. A seguire, trasferimento in pullman alla Davies Symphony Hall.
Ore 14.00: concerto della San Francisco Symphony Orchestra diretto da Michael Tilson Thomas con Rudolf Buchbinder al pianoforte.
Al termine del concerto, rientro in pullman in hotel. Cena libera e pernottamento
Il primo ad approdare nella magnifica e immensa baia di San Francisco fu, nel 1579, il corsaro inglese Francis Drake seguito, qualche decennio dopo, da alcuni missionari spagnoli che vi costruirono un primo villaggio. Nonostante la posizione geografica favorevole, San Francisco era, tuttavia, troppo lontana dalle ricche rotte commerciali europee e rimase quindi poco più di un villaggio fino al 1848, quando venne scoperta una vena aurea a cielo aperto nelle vicinanze. Fu l’inizio della corsa all’oro, che portò in città ogni sorta di avventurieri in cerca di fortuna, innescando un turbolento sviluppo che non si arrestò nemmeno con il tremendo terremoto del 1906. San Francisco, diventata nel tempo un porto di primaria importanza e un centro finanziario rilevante, ha inoltre saputo attrarre dagli anni ‛90 i colossi dell’informatica che hanno i loro quartier generali nella celebre Silicon Valley. La città di oggi è una metropoli immensa che ha inglobato, nella sua espansione, una miriade di cittadine limitrofe. Il centro, situato sulla collinosa penisola di San Matteo, è famoso per le sue graziose case in stile vittoriano, i vecchi tram che si inerpicano sferragliando sulle ripide strade cittadine, lo splendido lungomare e il celebre Golden Gate Bridge, che lo collega con l’opposta penisola di Marin. Famosa per la sua eleganza, San Francisco è, però, anche meta privilegiata degli artisti alternativi, che aprono i loro atelier a fianco di ristoranti stellati e boutique di lusso. La “City on the Bay” è una città multietnica dove vive la più grande comunità cinese fuori dalla Cina come anche una nutrita comunità nipponica che risiede nella variopinta Japantown. E’ dinamica e si propone come polo culturale importante. I suoi musei, oltre a vantare alcune tra le più importanti collezioni del Paese, sono ospitati in strutture progettate da famosi architetti, che ne hanno fatto delle opere d’arte in sè. Quello che la rende però magica è il meraviglioso contesto naturalistico nel quale si inserisce, dove una natura ancora rigogliosa si specchia nel blu di un mare onnipresente.
lunedì 31 ottobre 2016 San Francisco
Prima colazione in hotel e incontro nella hall con la guida per la visita della zona di Marin Bay inclusiva di Muir Woods, una magnifica foresta di antiche sequoie, e Sausalito, un piccolo centro di pescatori oggi ambito luogo di vacanza.
La penisola di Marin, situata sul lato settentrionale del canale, rimase collegata a San Francisco unicamente da traghetti fino al 1937, quando venne inaugurato il magnifico Golden Gate Bridge, un ponte lungo 227 m costituito da un’unica campata sospesa. L’apertura del Golden Gate bridge rivalutò molto la zona settentrionale della baia, che si trasformò in una delle aree residenziali più esclusive della città, inserita in uno degli ambienti naturali più incontaminati della California. La penisola, infatti, è costituita oltre che da un’area metropolitana anche da una vasta cintura verde comprendente migliaia di ettari di coste selvagge e placide valli.
Qui si trova l’incantevole Muir Woods, l’ultima foresta di maestose sequoie pluricentenarie rimasta nell’area della baia, visitabile camminando su passerelle sopraelevate costruite per proteggere le radici sensibili di questi alberi slanciati.
Tra le cittadine più belle ed eleganti di questa zona, da non perdere è Sausalito. Porto di attracco per i balenieri nell’Ottocento, negli anni Cinquanta divenne una meta molto amata da giovani artisti, poeti e scrittori che vivevano su case galleggianti. Oggi la “Portofino d’America” è un’incantevole cittadina con un’atmosfera ancora da piccolo centro di pescatori, ricca di antiquari, gallerie d’arte, negozi alla moda e ottimi ristoranti.
Pranzo in un ristorante nel porticciolo di Sausalito.
Rientro a San Francisco in battello per ammirare lo skyline della città, l’isola di Alcatraz e il Golden Gate Bridge.
Rientro in hotel nel tardo pomeriggio.
In serata, trasferimento in pullman alla Davies Symphony Hall.
Ore 20.00: concerto della Los Angeles Philharmonic Orchestra diretto da Gustavo Dudamel. Al termine del concerto, rientro in hotel in pullman e pernottamento.
martedì 1 novembre 2016 San Francisco
Prima colazione in hotel e incontro nella hall con la guida per la visita del De Young Museum e della Legion of Honor, situati all’interno del Golden Gate Park.
La Legion of Honor è stata costruita per commemorare i 3.600 soldati californiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale ed è ospitata in un bell’edificio neoclassico che dà su Lincoln Park e sul Golden Gate Bridge. Costruito nel 1924 da George Applegarth, il palazzo evoca il Padiglione francese dell’Esposizione internazionale Panama-Pacific del 1915, a sua volta una versione del Palais de la Légion d’Honneur (XVII sec.) di Parigi.
Donato alla città di San Francisco da Alma de Bretteville Spreckels, moglie del magnate dello zucchero Adolph Spreckels, il California Palace of the Legion of Honor accoglie una prestigiosa collezione di opere dello scultore Auguste Rodin (1840-1917) dopo quella del Musée Rodin di Parigi, una vasta collezione d’arte europea (in particolare, una straordinaria raccolta di opere di pittori francesi) che racconta oltre 4.000 anni di storia e, dal 1950, ospita anche l’Achenbach Foundation for Graphic Arts, una delle collezioni di opere su carta più importanti del paese, formata da lavori comprendono 80.000 stampe, disegni, fotografie e libri illustrati. Il museo ospita anche opere di El Greco, Tiepolo, Fragonard, Thomas Gainsborough e altri, che formano parte della collezione esposta anche al De Young del Golden Gate Park (opere moderne).
Pranzo Cafeteria del California Academy of Sciences.
Immerso nel verde del Golden Gate Park, il De Young Museum nacque nel 1894 per volontà di Michael H. de Young, editore del San Francisco Chronicle. Dopo il terribile terremoto del 1989, si rese necessaria una nuova sede che fu realizzata su progetto degli architetti svizzeri Herzog & de Meuron, e inaugurata nel 2005. L’edificio, interamente rivestito di pannelli di rame ossidato, è una costruzione lunga e bassa costituita da un corpo centrale dominato da una torre di otto piani che offre una vista spettacolare sulla baia di San Francisco. Il museo oggi ospita un’intera sezione dedicata all’arte americana, tra il XVII e il XXI sec., con opere, tra gli altri, di Singleton Copley, Eakins, Homer, Cassat, Demuth. Di grande rilievo, con pezzi di inestimabile valore, sono poi le sezioni dedicate all’arte dell’Africa subsahariana, dell’Oceania e della Nuova Guinea.
Cena libera e pernottamento.
mercoledì 2 novembre San Francisco
Prima colazione e tempo libero a disposizione.
In serata, trasferimento in pullman alla Davies Symphony Hall.
Ore 20.00: concerto della San Francisco Symphony Orchestra diretto da Michael Tilson Thomas con Yuja Wang al pianoforte.
Al termine del concerto, rientro in hotel in pullman e pernottamento.
giovedì 3 novembre 2016 Da San Francisco a Fresno
Prima colazione in hotel e check-out.
Incontro nella hall con la guida e trasferimento in pullman a Fresno. Durante il trasferimento, sosta per la visita di Monterey.
Pranzo a Monterey in un ristorante sul mare. Dopo pranzo, visita di Carmel by the Sea con la sua missione francescana.
Uscendo da San Francisco in direzione sud si apre uno dei tratti costieri più incantevoli degli Stati Uniti, tra baie dall’acqua cristallina, riserve naturali e coste a picco sul mare. Particolarmente bello è il promontorio di Monterey, un parco naturale paradiso di leoni marini e lontre, sul quale si affaccia la storica cittadina omonima. Antico porto peschereccio e prima capitale dello stato nel 1821, Monterey è da scoprire con una passeggiata tra la Custom House, l’antica dogana dove arrivavano le merci provenienti dal Messico, e la Colton Hall, dove è stata sottoscritta la prima costituzione della California.
Da Monterey, percorrendo la scenografica “17 Mile Drive”, una strada privata sospesa tra coste rocciose e verdi colline, ville miliardarie e golf club esclusivi, si arriva a Carmel by-the-Sea. Frequentata già nell’Ottocento da artisti e turisti, e famosa storicamente per la magnifica missione francescana risalente alla fine del XVIII sec., questa cittadina conserva il fascino e l’eleganza di un villaggio inglese, con gallerie d’arte e negozi lussuosi.
Arrivo a Fresno previsto in serata e sistemazione presso il Radisson Hotel Fresno.
Cena libera e pernottamento.
venerdì 4 novembre 2016 Da Fresno a Las Vegas
Prima colazione in hotel e check-out.
Incontro con la guida e trasferimento in pullman a Las Vegas. Durante il trasferimento, sosta per un pranzo leggero a Calico Ghost Town, antica cittadina mineraria risalente al periodo della febbre dell’oro. Sistemazione presso il Mandarin Oriental Hotel***** di Las Vegas.
Tempo a disposizione per riposarsi. In serata incontro nella hall con la guida per una prima passeggiata che darà modo di ammirare i giganteschi e stravaganti casinò-hotel.
Città sfavillante di luci e colori e autentica capitale del divertimento, Las Vegas sorge nel deserto del Mojave. Anche se i primi insediamenti in questa zona risalgono agli inizi del XIX sec., la vera fortuna di Las Vegas cominciò solo nel 1931 quando lo stato del Nevada legalizzò il gioco d’azzardo: uno dopo l’altro sorsero innumerevoli casinò e la città divenne rapidamente la capitale del guadagno facile, del gioco e del divertimento sfrenato. Solo negli ultimi decenni sono sorti lungo la strada principale, nota comunemente come “The Strip”, numerosi e spettacolari hotel, che hanno permesso alla città di allontanarsi parzialmente dalla nomea di “città del peccato” e di riproporsi come oasi del divertimento e dello shopping di lusso, famosa per il suo carosello di luci nel deserto. Molti dei giganteschi hotel dello Strip sono tematici: il Caesars Palace si richiama all’Impero Romano, mentre il Luxor è costruito a forma di piramide e si rifà all’antico Egitto; il Paris ha una ‛piccolaʼ Tour Eiffel al suo interno, mentre il Venetian ricrea l’atmosfera di Venezia con ambienti che riproducono Piazza San Marco, il Ponte di Rialto, calli e canali. Vi sono poi l’Excalibur Hotel, bellissimo complesso basato sulla storia di Re Artù e del mondo fantasy del Medioevo e il Mirage si ispira alla Polinesia, con al suo interno un vulcano alto16 metri.
Cena libera e pernottamento.
sabato 5 novembre 2016 Las Vegas
Prima colazione in hotel e incontro nella hall con la guida per l’escursione nella Death Valley (Valle della Morte).
Il nome deriva da una frase pronunciata da un pioniere che, sopravvissuto alla traversata della valle, disse: “Grazie a Dio siamo usciti da questa valle della morte”. Nel periodo della corsa all’oro, infatti, molti cercatori d’oro diretti in California persero la vita in questa valle riarsa e desolata, dove in estate la temperatura supera sempre i 40° C e, non essendoci vegetazione, il sole batte implacabile. Un tempo la valle era occupata da un enorme lago d’acqua dolce. Nel corso dei millenni le temperature si alzarono e l’acqua evaporò, lasciando le incredibili distese di sale che si ammirano a Badwater, il punto più basso del fondovalle a 86 metri sotto il livello del mare, e al Devils Golf Course, una stupefacente serie di guglie di sale cristallizzato con sedimenti profondi fino a 300 metri. I rilievi montuosi, che raggiungono i 3.000 metri, sono stati plasmati incessantemente dall’azione dell’acqua e del vento che hanno creato scenari lunari e conformazioni rocciose impressionanti per forme e colori.
La panoramica Artist Drive è una strada che si incunea nella montagna portando alla spettacolare Artist’s Palette (la tavolozza dell’artista), dove le rocce assumono svariate tonalità, dal giallo al rosa, dal verde al marrone. Magnifico infine è lo scenario che offre Zabriskie Point, un autentico capolavoro, dove la natura ha creato colline che cambiano continuamente colore dopo il sorgere del sole.
Pranzo nel ristorante del Furnace Creek Resort, nel cuore della valle. Rientro in hotel nel tardo pomeriggio. Cena libera e pernottamento.
Su richiesta: concerto della Las Vegas Philharmonic diretto da Donato Cabrera.
domenica 6 novembre 2016 Da Las Vegas a Grand Canyon
Prima colazione in hotel e check-out. Incontro nella hall con la guida e proseguimento del viaggio in direzione del Grand Canyon.
Dalla Valle della Morte si arriva in poche ore al cospetto di un altro spettacolo naturale, dichiarato dall’UNESCO sito patrimonio dell’umanità nel 1979: il Grand Canyon, una fenditura della roccia lunga 450 km e profonda fino a 1.600 m. Unico, sensazionale, straordinario: non esistono aggettivi per descrivere il Grand Canyon, uno degli scenari naturali più emozionanti al mondo. Jon Wesey Powel, che nel 1869 organizzò la prima spedizione scientifica in questo luogo descrisse le rocce sedimentarie come “pagine di un grande libro di storia”.
un esempio meraviglioso dell’azione dei fenomeni erosivi naturali causati dall’azione del vento, dell’acqua e dell’attività vulcanica. I due luoghi d’accesso principali sono il South Rim, in cui si trovano i punti panoramici più spettacolari e il North Rim, più selvaggio.
Durante il trasferimento, sosta per un pranzo leggero. Sistemazione presso El Tovar Hotel at the Grand Canyon, dal quale si gode di una vista mozzafiato sul canyon. Nel tardo pomeriggio, passeggiata lungo il costone meridionale del Grand Canyon (South Rim). Cena libera e pernottamento.
lunedì 7 novembre 2016y Da Grand Canyon a Monument Valley
Prima colazione in hotel e check-out. Incontro nella hall con la guida e trasferimento in pullman nella spettacolare Monument Valley, situata all’interno della riserva Navajo. All’arrivo, sistemazione presso il The View Hotel. Visita della riserva a bordo di jeep con una sosta per un pic-nic.
I tre monoliti di sabbia rossa che si stagliano sull’orizzonte della Monument Valley sono ormai diventati un simbolo non solo dell’immaginario tipico del Far West americano, ma anche degli Stati Uniti stessi. La Monument Valley rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi al mondo, dove roccia e sabbia si innalzano come immense cattedrali al di sopra dell’arida pianura riarsa dal sole. Il suo fascino quasi mistico ha attirato fotografi e registi da tutto il mondo: qui sono stati girati grandi classici western di Hollywood. Situata al confine fra gli stati dell’Arizona e dello Utah, la Monument Valley è gestita dagli indiani della riserva Navajo che la considerano territorio sacro.
Rientro in hotel nel tardo pomeriggio. Cena libera e pernottamento.
martedì 8 novembre 2016 Da Monument Valley a Lago Powell
Prima colazione in hotel e check-out. Incontro nella hall con la guida e trasferimento al Lago Powell.
Il poderoso Lago Powell si formò a partire dal 1963, allorchè fu ultimata la grande diga alta ben 213 metri, che chiudeva il magnifico Glen Canyon appartenente, geologicamente, allo stesso altopiano roccioso del Grand Canyon. Oggi il lago, con i suoi 300 km di lunghezza e i 3.000 km di rive, è un impressionante susseguirsi di strapiombi e stretti canyon dove il blu cobalto del lago si contrappone all’aridità delle rocce che lo contornano.
Durante il tragitto sosta per un pranzo leggero. All’arrivo, sistemazione presso il Lake Powell Resort.
Nel pomeriggio, visita del suggestivo Antelope Canyon.
L’Antelope Canyon, una stretta gola di arenaria dalle pareti sinuose e levigate, è un’altra meraviglia geologica della zona. I suoi colori brillanti, che virano dall’arancione al viola, e le pareti scolpite dal vento e dall’acqua lo rendono uno spettacolo unico, un’opera d’arte naturale che, per certi versi, ricorda le ardite visioni di Gaudì. Dal sorgere del sole al suo tramonto, si creano spettacolari giochi cromatici di luci e ombre sulle pareti delle rocce che hanno forme stratificate a spirale, dette anche ‛a cavaturaccioloʼ.
Rientro in hotel nel tardo pomeriggio. Cena libera e pernottamento.
mercoledì 9 Da Lago Powell novembre 2016 a Scottsdale
Prima colazione in hotel e check-out.
Incontro nella hall con la guida per il proseguimento del viaggio verso Scottsdale, attraversando i meravigliosi paesaggi del deserto di rocce rosse dell’Arizona centrale. Sosta per il pranzo nello storico Cameron Trading Post. Sistemazione presso il The McCormick Hotel Scottsdale. Cena libera e pernottamento.
giovedì 10 novembre 2016 Da Scottsdale a Los Angeles
Prima colazione in hotel e check-out. Trasferimento a Los Angeles in aereo. All’arrivo a Los Angeles primo tour panoramico e sistemazione presso il The Beverly Wilshire Hotel – a Four Seasons Hotel*****.
La prima spedizione militare spagnola arrivò qui nel 1769 ma, fino alla fine dell’Ottocento, Los Angeles rimase un sobborgo circondato da allevamenti di bestiame. Il primo impulso alla crescita arrivò nel 1892, con la scoperta del petrolio, ma fu l’apertura dei primi studios cinematografici, nel 1908, a far mettere le ali allo sviluppo travolgente della città, scelta perché bagnata dal sole almeno trecento giorni all’anno, un vero paradiso per girare i film. La città oggi, con i suoi 85 quartieri, è estesa quanto il Trentino Alto Adige, un crogiuolo di razze e culture dove si parlano ben duecento lingue. I quartieri più celebri sono sicuramente Beverly Hills e Bel Air, dove vivono vip e miliardari, e Hollywood con gli studios più famosi del mondo, ma ogni zona della città ha una sua personalità, da Santa Monica in riva all’oceano a Venice, una piccola Venezia creata nel 1904, fino al Downtown dove, all’ombra degli avveniristici grattacieli del Financial District, ancora sopravvive il nucleo storico della città. Los Angeles è un laboratorio di tendenze, invenzioni e mode, una città in continuo movimento che si prepara a surclassare New York nel campo dell’arte e a conferire alla California una dimensione culturale, fino a tempi recenti prerogativa delle storiche città della costa atlantica.
Cena libera e pernottamento.
venerdì 11 novembre 2016 Los Angeles
Prima colazione in hotel e incontro con la guida per la prima visita guidata di Los Angeles, dedicata al The Getty Center.
Uno dei più strabilianti capolavori architettonici e artistici di Los Angeles è il Getty Center, realizzato dal famoso architetto Richard Meier sulla collina di Brentwood. Il museo, un vero e proprio tempio della cultura e delle arti, fu costruito alla fine degli anni Novanta ed è costituito da 11 edifici circondati da meravigliosi spazi verdi, fontane e sculture. Lo splendido Central Garden, nel cuore del The Getty Center, è stato progettato dall’artista Robert Irwin e regala viste mozzafiato a 360° da Mount Baldy all’isola di Santa Catalina. Il museo, che accoglie la collezione di inestimabile valore del magnate del petrolio J. Paul Getty, include capolavori di celebri pittori quali Van Gogh, Cézanne, Rembrandt e Renoir, oltre a sculture e pezzi d’arte decorativa dal XVI sec. a oggi.
Pranzo in un ristorante selezionato. A seguire, seconda visita guidata alla scoperta di alcuni luoghi simbolo di Los Angeles: Bel Air, Beverly Hills e Hollywood. Rientro in hotel nel tardo pomeriggio.
In serata, trasferimento in pullman al Walt Disney Concert Hall.
Fu Lillian Disney, vedova di Walt Disney, a gettare le basi per quest’opera donando, nel 1987, 50 milioni di dollari. Lillian intendeva regalare alla Los Angeles Philharmonic Orchestra, diventata una delle migliori orchestre del mondo, una sala all’altezza. Il progetto fu affidato a Frank Gehry, che ideò una struttura simile a un insieme di vele dai profili ondulati, concavi o convessi completamente rivestiti di acciaio che, come indicato dal progettista stesso, rappresenta “una barca a vela con il vento in poppa”.
Ore 20.00: concerto della Los Angeles Philharmonic diretto da Santtu-Mathias Rouvali con Johannes Moser al violoncello. Al termine del concerto, rientro in pullman in hotel. Cena libera e pernottamento.
sabato 12 novembre 2016 Los Angeles
Prima colazione in hotel e incontro con la guida per la seconda visita guidata di Los Angeles, dedicata al Norton Simon Museum e all’Huntington Library, Art Gallery and Botanical Gardens.
Nel limitrofo sobborgo di Pasadena, da sempre abitata dalle classi americane più agiate, si trova il Norton Simon Museum. Il museo espone l’impressionante collezione del ricco industriale e filantropo Simon Norton, grande estimatore dell’arte europea dal Rinascimento ai giorni nostri. Tanti i grandi artisti esposti. Tra gli italiani spiccano Botticelli, Filippino Lippi, Raffaello, con la magnifica Madonna con Bambino, Giorgione e Bellini. Nutrita è la sezione francese con quadri di Degas, Monet, Cézanne. Tra i capolavori Ritratto di contadino di Van Gogh e Donna che legge di Picasso.
Nel piccolo ed esclusivo sobborgo di San Marino spicca il complesso degli Huntington Library, Art Gallery and Botanical Gardens. Nel 1909 Henry Huntigton comprò a San Marino un ranch di 240 ettari dove fece costruire una sontuosa villa. Huntington volle trasformare l’immenso parco in un magnifico giardino botanico, tra i più importanti e vari del paese, mentre all’interno andò raccogliendo una preziosa collezione di libri, manoscritti e opere d’arte europee, soprattutto del Settecento, oggi esposte nel museo.
Pranzo leggero in un ristorante selezionato.
Rientro in hotel nel tardo pomeriggio. In serata, cena di fine viaggio in un rinomato ristorante di Los Angeles. Rientro in hotel e pernottamento.
domenica 13 novembre 2016 Los Angeles Prima colazione in hotel e check-out.
Fine del viaggio e partenza individuale.
Per info e dettagli: info@ilsipariomusicale.com – www.ilsipariomusicale.com