Fino al 10 maggio 2020 si tiene presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte la mostra “Nella luce di Napoli” dedicata a Santiago Calatrava, una fra le menti creative più brillanti dei nostri giorni. In esposizione quattrocento opere tra sculture, disegni, maquette dello spagnolo Santiago Calatrava, architetto, ingegnere, pittore, scultore, disegnatore e vero artista contemporaneo. Calatrava è un artista alla continua ricerca di un equilibrio tra volume e luce, i due elementi essenziali del suo concetto di architettura. Una mostra che, nel Museo di Capodimonte, è stata divisa tra il secondo piano del Museo e l’edificio del Cellaio nel Real Bosco, e che, già nel titolo, evidenzia l’amore dell’artista per la città, “culla e porto del Mediterraneo, crocevia di culture e civiltà differenti.”
Un particolare e interessante percorso tra opere e documenti tra modelli architettonici, studi e progetti, schizzi, dipinti, ceramiche e sculture, che permetterà al visitatore di conoscere a fondo la produzione di Santiago Calatrava e le “innumerevoli articolazioni di una ricerca artistica complessa e unica al mondo.”
Realizzata in collaborazione con lo studio di Calatrava, curata dal direttore del Museo Sylvain Bellenger e da Robertina Calatrava, moglie di Santiago, sostenuta dalla Regione Campania e organizzata dalla Scabec (società regionale dei beni culturali), la mostra è organizzata in due sezioni, una ospitata al secondo piano del Museo e l’altra nell’edificio del Cellaio nel Real Bosco. Come si evince dal titolo, l’esposizione vuole sottolineare la continua ricerca di un equilibrio tra volume e luce – che caratterizza il lavoro di Calatrava e il suo concetto di architettura – ma anche il suo amore per la città di Napoli, offrendo al contempo una riflessione sui 40 anni di carriera dell’architetto.
Nella parte di mostra allestita all’interno del Museo trovano spazio i plastici delle architettura più importanti realizzate da Calatrava (come la Stazione dell’Aeroporto di Lione Saint-Exupéry o l‘Oculus di New York, il World Trade Center Trasportation Hub) e di quelle rimaste sulla carta (come gli Sharq Crossing Bridges per la città di Doha in Qatar e il Ponte per Genova nelle tre versioni “ad Arco”, “Continuo” e “Strallato”). Fanno poi parte dell’esposizione anche le sculture di tutte le fasi artistiche attraversate da Calatrava (geometriche, matematiche, astratte, cinetiche e antropomorfe) e i disegni, principalmente dipinti a pastello e carboncini in cui si ritrovano i suoi temi principali: alberi, tori e nudi femminili, che esplorano il senso e la dinamica del movimento.
Il Cellaio nel Real Bosco di Capodimonte ospita invece la seconda sezione della mostra, che comprende oltre 50 opere in ceramica in ideale dialogo con l’antica produzione della Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte, fondata da Carlo di Borbone nel 1743. Come spiegato dallo stesso Calatrava, secondo cui per capire la sua architettura è necessario conoscere il suo lavoro di scultore: “Non ho mai smesso di dipingere, per me è importante lavorare sulla pittura, sulla scultura e sulla ceramica, non solo come discipline indipendenti ma come nutrimento incessante per la mia architettura”.
In entrambe le sedi, un innovativo progetto di lighting design renderà possibile una nuova narrazione di tutte le sfaccettature del lavoro di Calatrava, esplorando nel dettaglio il suo audace uso dei materiali e dei colori, valorizzando le sue forme scultoree, approfondendo la ricerca pittorica e la produzione ceramica.
“Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli” – fino al 10 maggio
Museo e Real Bosco di Capodimonte, Via Miano 2 Napoli
Orari: dal lunedì alla domenica – dalle ore 8.30 alle ore 19.30 (primo piano), dalle 9.30 alle 17.00 (secondo piano) – Chiuso il mercoledì
Prezzi: intero 14 euro – ridotto over65 8 euro
Informazioni: tel 081 7499130