Grande fotografia per raccontare l’attualità attraverso percorsi diversi e originali, con l’obiettivo dichiarato di voler “creare un circuito virtuoso in grado di permettere alla fotografia di arrivare al pubblico e parlare alle coscienze”. L’ottava edizione del Festival della Fotografia Etica, a Lodi dal 7 al 29 ottobre prossimi, sarà “speciale” anticipano Alberto Prina e Aldo Mendichi che con il Gruppo Fotografico Progetto Immagine, organizzano la manifestazione. “Il Festival – annunciano – comincia a godere appieno dei frutti del prestigio internazionale che si è conquistato nelle sette precedenti edizioni e il livello delle proposte quest’anno è ancora più elevato”.
Una delle sezioni, tra le più attese dal pubblico sarà lo Spazio ONG 2017, la sezione che vede organizzazioni non governative di tutto il mondo, impegnate nel sociale, raccontare, con il mezzo della fotografia, al pubblico del Festival le proprie esperienze sul campo. La mission del Festival è di far emergere situazioni e realtà emblematiche, originali anche se non necessariamente conosciute dal grande pubblico. La scelta quest’anno è caduta su cinque situazioni davvero straordinarie. La prima è proposta da Apopo, un’organizzazione non-profit internazionale che addestra roditori africani di grandi dimensioni con lo scopo di salvare vite umane, rilevando mine anti-uomo.
Federica Troisi e Giovanni Lindo Ferretti, attraverso il Progetto “ILT – Illumina le Tenebre”, dell’associazione Amici di Decani, propongono un compendio d’immagini, parole e musica che raffigura con forza l’enclave del terzo millennio, dove l’Europa smarrisce il senso della propria esistenza sprofondando in un baratro che conduce all’oscurità. Protagonisti i serbi che, nel Kossovo, trovano riferimento nel Monastero di Visoki Decani, patrimonio dell’umanità dell’Unesco.
Carlo Lombardi invece porterà all’attenzione del pubblico Dead Sea, per conto del Centro Studi Cetacei. Dead Sea è una ricerca sulle cause che stanno portando all’estinzione la Caretta caretta, una specie di tartaruga marina che abita il bacino del Mediterraneo. Si stima che ogni anno circa 150000 tartarughe marine finiscano catturate negli attrezzi da pesca nel Mediterraneo e che di queste oltre 40.000 muoiano.
Médecins du Monde è un movimento internazionale indipendente di operatori umanitari da più di 60 anni lavora per favorire un cambiamento sociale attraverso programmi di assistenza sanitaria che garantiscono il diritto universale alla salute delle popolazioni. Il progetto che vedremo a Lodi, attraverso il lavoro fotografico di Olivier Papegnies, riguarda Haiti a sette anni dal terremoto che ha ucciso più di 200,000 persone e tre mesi dopo l’uragano Matthew. L’epidemia di colera, scoppiata sull’isola nel 2010, appena dopo il terremoto, ha ucciso ormai 10,000 persone. Grazie al lavoro degli operatori umanitari la situazione è monitorata e molti infezioni sono stati prevenute e curate.
A margine dell’esposizione fotografica, la rassegna internazionale proporrà incontri, workshop, letture portfolio, presentazioni di libri.
Festival della fotografia etica – dal 7 al 29 ottobre
c/o Gruppo Fotografico Progetto Immagine
Via Vistarini, 30 Lodi (Italia)
Orari: sabato e domenica, 9-19
Prezzi: ingresso gratuito