Le montagne di Segantini tra simbolo e realtà, in mostra ad Aosta

Pubblicato il 7 Aprile 2017 in , da redazione grey-panthers

La pittura come un’esperienza totalizzante, dai contorni mistico-religiosi, che si nutre di suggestioni letterarie e filosofiche, e che trova nel contatto quasi fisico con la maestosità delle Alpi il suo momento culminante. Un percorso artistico, quello di Giovanni Segantini, tra i massimi esponenti del divisionismo italiano, che ha eletto la montagna a proprio soggetto principe, interpretandola in modo personale e innovativo, sia in termini di stile sia di poetica. Questa, in sintesi, la mostra “Giovanni Segantini e i pittori della montagna”, che sarà ospitata dal Museo Archeologico Regionale di Aosta dall’8 aprile al 24 settembre.

La selezione di opere proposte in mostra individua e suggerisce uno dei molti possibili percorsi attraverso la pittura di montagna a cavallo tra il XIX e il XX secolo, concentrando la propria attenzione ai soli artisti italiani e geograficamente sui lavori dedicati all’arco alpino. Accanto alle opere di Giovanni Segantini, scelte attingendo a uno specifico momento dell’esperienza artistica del pittore, ovvero agli anni giovanili trascorsi in Brianza, compaiono più di cinquanta artisti, a partire da Vittore Grubicy, Emilio Longoni, Baldassarre Longoni, Carlo Fornara, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Lorenzo Delleani, Cesare Maggi, Leonardo Roda, Italo Mus, sino a Fortunato Depero.

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“Ritorno dal pascolo”

Insieme alle opere di questi maestri trovano posto i dipinti di almeno tre generazioni di altri artisti che, pur non avendo incontrato tutti la grande notorietà, hanno saputo instaurare un dialogo con i capofila, divenendo anch’essi partecipi di una pagina importante della storia dell’arte italiana. All’interno del grande orizzonte tematico della pittura di montagna, le opere sono state organizzate in sette sezioni, oltre a quella dedicata a Segantini che vede esposto lo splendido olio su tela “La raccolta dei bozzoli” (1882-1883), così scandite: le vedute estive, le scene di vita campestre e contadina, i paesaggi antropizzati, i ricordi alpini, i laghi, i tramonti e i notturni, le vedute dei grandi paesaggi innevati. A queste si aggiunge una sezione dedicata a Italo Mus, il pittore valdostano più noto e ammirato del XX secolo, di cui ricorre nel 2017 il cinquantesimo anniversario della scomparsa.

“Giovanni Segantini e i pittori della montagna”

Aosta, Museo Archeologico Regionale – Piazza Roncas, 12

Orario: 9-19, tutti i giorni

Prezzi: Intero 6 €, ridotto 4 €

Per informazioni Museo Archeologico Regionale tel. 0165.275902

Mezzogiorno sulle Alpi
“Mezzogiorno sulle Alpi”