Apre i battenti il 23 settembre l’edizione del trentennale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, ospitata nella tradizionale sede di Palazzo Corsini, sul Lungarno fiorentino.
Nei saloni barocchi i visitatori saranno accolti dall’inedito allestimento con opere selezionatissime, visionate da una Commissione Scientifica internazionale, con pezzi che, da questa edizione, arriveranno sino agli anni Ottanta del secolo scorso. “Una scelta, chiarisce il segretario generale Fabrizio Moretti, che ratifica la tendenza, evidente in tutte le maggiori manifestazioni del settore a livello mondiale, che intende favorire un Collezionismo che ha dimostrato di amare la commistione tra opere di epoca diversissima, dall’archeologia al contemporaneo, passando per tutti i grandi momenti della storia dell’arte universale”.
Le prime anticipazioni su cosa si potrà ammirare a Firenze dal 23 settembre al primo ottobre già consentono di prefigurare un’edizione ricchissima di spunti per ogni tipologia di collezionisti.
Tra le curiosità di gran livello, la “Buca per le denunce segrete” in marmo di Verona, opera seicentesca presentata dalla romana Galleria W. Apolloni. La Galleria Michel Descours proporrà “Il ritratto dell’attore teatrale Tiberio Fiorilli” nel ruolo di Scaramouche di Pietro Paolini, appartenuto al fratello dell’attore. La Galleria Alberto di Castro esporrà un gruppo di importanti disegni inediti realizzati dalla Bottega di Luigi Valadier, preparatori per l’esecuzione di un fregio della campana in bronzo della Basilica di San Pietro, mentre W&K Wienerroither & Kohlbacher presenterà una collezione di disegni di Klimt, tra i quali Uno studio per la celebre Salome. Sempre tra i disegni, ricordiamo uno Studio di nudo virile del Tintoretto, presentato da Enrico Frascione.
In tema di pittura, l’offerta è straordinaria, con opere d’eccezione per qualità e provenienza. Segnaliamo da Colnaghi una serie di nature morte antropomorfe raffiguranti le stagioni di Giovanni Paolo Castelli detto Lo Spadino. Lullo Pampoulides, per la loro prima partecipazione alla Biennale, proporranno una bella Battaglia tra greci e romani di Livio Mehus; mentre la Galleria Cantore esporrà il riposo durante la fuga in Egitto di Orazio Samacchini, documentato in Collezione Giustiniani e nella Collezione Imperiale Hohenzollern poi. Nello stand di Giovanni Sarti segnaliamo una battaglia tratta da un episodio della vita di Giulio Cesare, del Maestro di Marradi, dipinta alla fine del 1400.
Capitolo a sé richiede la scultura, presente alla Biennale con esempi di livello molto alto. Meheringer Benappi porterà a Firenze una scultura cinquecentesca di Giovanni Angelo Del Maino raffigurante San Giovanni Evangelista, mentre Giovanni Pratesi presenterà una scultura in marmo di Battista Lorenzi raffigurante Virtù che vince il vizio. Dalla Galleria Botticelli arriverà la terracotta di Benedetto Buglioni raffigurante Cristo Redentore del 1510/1520. Riccardo Bacarelli esporrà un ritratto di uomo in terracotta di Gaetano Merchi del 1783. Tomasso Brothers espone un bronzo di Massimiliano Soldani Benzi Ganimede e l’aquila. Per quanto riguarda gli arredi, Piva & C. esporrà una coppia di divanetti veneziani, laccati con motivi floreali della seconda metà del XVIII secolo; da Alessandra di Castro si potrà ammirare una coppia di comodini con alzata e inginocchiatoio realizzati a Roma nella metà del XVIII secolo.
Biennale Internazionale dell’Antiquariato – dal 23 settembre al 1 ottobre
Palazzo Corsini, Via del Parione, 11 Firenze
Orari: dalle 10,30 alle 20
Prezzi: € 15, ridotto € 10
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