Teatro Franco Parenti – Sala Grande
“Laika” dal 9 al 14 maggio 2017
di e con Ascanio Celestini, e con Gianluca Casadei fisarmonica – voce fuoricampo di Alba Rohrwacher
Un Gesù improbabile quello ideato da Ascanio Celestini, che si confronta coi propri dubbi e le proprie paure. Vive chiuso in un appartamento di periferia. Dalla sua finestra si vede il parcheggio di un supermercato e il barbone che di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni. Con Cristo c’è Pietro che passa gran parte del tempo fuori di casa a operare concretamente nel mondo: fa la spesa, compra pezzi di ricambio per riparare lo scaldabagno, si arrangia a fare piccoli lavori saltuari per guadagnare qualcosa. Questa volta Cristo non si è incarnato per redimere l’umanità, ma solo per osservarla. Nell’appartamento, questo Cristo contemporaneo, non vuole che entri nessun altro, ma è interessato a ciò che accade fuori.
Insomma non il Cristo che è vero “Dio e vero uomo”, ma un essere umanissimo fatto di carne, sangue e parole.
Secondo Ascanio Celestini : “Con la crisi delle ideologie nate dall’illuminismo e concretizzatesi soprattutto nel 900 anche le religioni. A distanza di un paio di millenni ci troviamo ora a rivivere le incertezze del cristianesimo delle origini, frutto dell’ebraismo e seme dell’islam. Queste incertezze vorrei che passassero in maniera obbligatoriamente grottesca e ironica nel personaggio che porterò in scena: un povero Cristo che può agire nel mondo solo come essere umano tra gli esseri umani. Uno che sente la responsabilità, ma anche il peso di essere solo sul cuor della terra: ‘vuoi vedere che la trinità è una balla e alla fine salterà fuori che Dio sono soltanto io?”
Prezzo: intero: prime file 40€ / II e III settore 32€ – over65: II, III settore 18€
Orari: martedì, mercoledì, sabato h 20.30 – giovedì h 21.00 – venerdì h 19.45 – domenica h 16.00
Informazioni e biglietti: biglietteria@teatrofrancoparenti.com – tel. 02 59995222