Proseguendo nel nostro weekend tra Ventimiglia e Sanremo, incontriamo Arma di Taggia. Taggia sorge alle soglie della Valle Argentina, a sei chilometri da Sanremo, ed è uno dei più affascinanti borghi medioevali dell’entroterra ligure. Fu patria dello scrittore Giovanni Ruffini, autore del romanzo “Dottor Antonio”, pubblicato a Edimburgo nel 1855, al quale si deve la notorietà della Riviera dei fiori nell’Europa nell’Ottocento (è in seguito al romanzo, infatti, che gli inglesi, per primi, scoprirono questo tratto di costa ligure). L’abitato di Taggia è da visitare girovagando per le vie strette del centro storico: è così che si scopre il suo fascino antico, in parte un po’ trascurato, ma sicuramente autentico. Si entra attraverso la Porta dell’Orso, aperta nelle mura cinquecentesche, e passeggiando per le vie lastricate in ciottoli (via San Dalmazzo e via Soleri), si ammirano i portali istoriati in pietra nera della Valle Argentina, le case nobiliari con le iscrizioni che raccontano le vicende delle famiglie del luogo (i palazzi Curlo, Lercari, Curlo-Spinola, Asdente-Carrega). Interessanti sono anche la piazzetta triangolare Gastaldi e la fontana medievale detta Brakì. Di particolare importanza è la chiesa di San Domenico (su un poggio a Sud del nucleo storico), eretta nel XV secolo, e il convento dei Padri Domenicani, adiacente, in cui si conserva una delle più importanti pinacoteche del Ponente ligure (tel. 0184.476254). All’esterno dell’abitato si può ammirare un ponte medievale che attraversa il fiume Argentina, lungo 260 metri e con 16 arcate.
Informazioni turistiche: IAT via Boselli, Arma di Taggia; tel. 0184.43733