Prosegue a Brescia l’originale progetto, intitolato SubBrixia, ideato e prodotto da Brescia Musei e Brescia Mobilità in collaborazione con il Comune di Brescia, che sta portando alcuni dei protagonisti della scena artistica italiana contemporanea ad interagire con la rete metropolitana della città di Brescia, inaugurata nel 2013.
Per ogni stazione delle prime cinque selezionate, un artista diverso sta producendo un’installazione site specific.
Nell’idea degli organizzatori il progetto non si fermerà qui, la volontà è infatti quella Si ch. Gli esempi illustri non mancano dalla celebre metropolitana di Napoli a quella di Londra, per non parlare poi di quella di Stoccolma che con i suoi 110 km di lunghezza è considerata l’esposizione d’arte più estesa del mondo. A Brescia, la linea metropolitana è invece composta da 17 stazioni e percorre la città per una lunghezza complessiva di circa 14 chilometri. Una metro già di per sé elegante nelle architetture e avveniristica nella tecnologia che fa sentire un po’ passeggeri del futuro o di Star Trek.
Il progetto artistico è curato da NERO, che opera nel campo della cultura e delle arti contemporanee, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei. Si realizza come una “mostra diffusa” che esce dal museo per svilupparsi in momenti temporali e spaziali diversi. Un viaggio sotto terra con le diverse stazioni a simboleggiare i vari capitoli di un racconto fantastico che prende corpo nella realtà. Un libro aperto che indaga geografie, identità, linguaggi eterogenei.
L’installazione di Rä di Martino -tuttora esposta presso la fermata Marconi -ha dato avvio a SubBrixia, ed è ora la volta di Marcello Maloberti che interviene in quella che è già di per sé una tra le stazioni più simboliche e belle, la Stazione appunto.
Seguiranno nei mesi a venire le opere di Francesco Fonassi, Patrick Tuttofuoco e Elisabetta Benassi.
MARCELLO MALOBERTI
Brixia, (2015 installazione, Courtesy dell’artista e Galleria Raffaella Cortese Milano) è il titolo dell’opera concepita da Maloberti installata tra le due scale mobili della stazione metropolitana di Brescia. L’idea del cartello stradale è strettamente legata al luogo, cioè una delle porte della città. Si tratta di una scultura-oggetto che si sviluppa in verticale, tagliando orizzontalmente lo spazio, cadendo dall’alto come un lampadario e facendo da punctum attrattivo per il passante. La scritta “Brescia” è messa sottosopra per rappresentare idealmente una seconda città, quella “archeologica” che si sviluppa sottoterra. Due città speculari, una che si sviluppa in superficie, l’altra antica sottoterra.
Marcello Maloberti (1966) vive e lavora a Milano.
Mostre personali: Fondazione Zegna, Trivero (2013); MACRO, Roma (2012); Generali Foundation, Vienna (2011); GAMEC, Bergamo (2009);
Mostre collettive: Soleil politique, Museion, Bolzano (2014); Padiglione Italia, 55 Biennale di Venezia (2013); Da Zero a Cento, Triennale, Milano (2012); Performa09, New York (2009)
SubBrixia è un progetto ambizioso e innovativo, che si propone di portare l’arte contemporanea in un luogo ad alta frequentazione quale è una metropolitana, avvicinando quindi i linguaggi artistici più moderni al grande pubblico. Per Brescia è un’operazione importante e di ampio respiro, che spinge l’acceleratore sul futuro, poiché va a coinvolgere gli elementi tra i più propulsivi del suo territorio: la metro, che negli ultimi due anni e mezzo ha trasformato la geografia urbana con i suoi 15 milioni di viaggiatori all’anno e che quindi si trasforma, come in altre città, nel luogo ideale dell’arte contemporanea. Un progetto che potrà facilmente lanciare nuovi ponti con l’Europa e confermare il carattere internazionale di una città che sa sempre più e sempre meglio parlare una lingua che va oltre i propri confini e le proprie dimensioni.
Il progetto è stato realizzato anche grazie ai contributi del Progetto Moving Culture, del Fondo Regionale Expo 2^ fase, con il sostegno di Regione Lombardia e alla collaborazione di ATS Expo.
Progetto a cura di NERO
Info: www.bresciamobilita.it