Düsseldorf, dal porto fluviale all’architettura contemporanea

Pubblicato il 25 Gennaio 2016 in , da redazione grey-panthers

Il vecchio porto industriale di Düsseldorf, sottoposto a una straordinaria opera di riconversione, è diventato il principale laboratorio europeo dell’architettura contemporanea.

Sulla darsena collegata al Reno, fabbriche e dock dismessi sono stati assegnati alle più famose star dell’architettura, ma non secondo un piano urbanistico preordinato: Frank O. Gehry, Claude Vasconi, David Chipperfield, Fumihiko Maki, Joe Coenen, Renzo Piano, Steven Holl, William Alsop e una schiera di professionisti tedeschi sono stati lasciati liberi di sfogare la propria creatività sul lotto loro assegnato. L’intero intervento è stato gestito da privati, con l’eccezione della sede della regione Nord Reno Westphalia, la città non ha sborsato un centesimo, ha anzi incassato 25 milioni di euro di diritti di urbanizzazione.

Eredità della Rivoluzione Industriale 

Il primo magazzino industriale del porto fluviale di Düsseldorf fu costruito nel 1866. Nel 1980 l’architetto berlinese Plock progettò un’area portuale su una superficie di 80 ettari: i lavori cominciarono nel 1890 e la struttura fu inaugurata nel 1896. Pesantemente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale, l’insenatura fu ricostruita negli anni Cinquanta e Sessanta con 8 bacini per una superficie complessiva di 55 ettari. Nel 1974 l’area coperta dalle strutture fu limitata a 33 ettari. Nel frattempo la città si estese inglobando l’area portuaria: oggi dista appena 900 metri dalla città vecchia.

Nuovo quartiere dei media 

Sotto la torre della televisione alta 240 metri (con area panoramica e ristorante girevole a 180 m da terra) è sorto un porticciolo per yacht. Gehry ha progettato tre dei suoi edifici sghembi. N-00632-Dusseldorf_MedienHafen_Living_Bridge

Lo studio locale Petzinka, Overdiek und Partner ha realizzato la Stadttor: un grattacielo, sede della regione Nord Reno Westphalia, classificato il migliore edificio per uffici del continente. Renzo Piano attende lo sgombro di un lotto per iniziare i lavori della sua ‘Casa stupenda’. E con stravaganti soluzioni sono stati costruiti gli hotel Hyatt e Innside. In dieci anni il porto ha cambiato look, funzione e nome, ora si chiama Medienhafen perché un terzo dei suoi edifici è occupato da stazioni di radio e televisioni, da editori e redazioni di giornali, da videomaker e fotografi, da agenzie pubblicitarie e media designer. Qui hanno sede il 76% delle aziende con base a Düsseldorf.

Una città che non smette di stupire sul piano artistico come culturale. Ospita 7000 giapponesi, arrivati qui fin dagli anni Cinquanta per rifornire il Sol Levante – in via di ricostruzione post bellica – di tecnologia e materie prime (carbone e ferro) della vicina Ruhr: la prima azienda ad aprire qui fu la Mitsubishi. In Immermanstrasse, fulcro del quartiere nipponico – sembra di essere a Tokyo tra sushi bar, negozi di ceramiche, supermercati orientali e una libreria giapponese. I giapponesi che possono permetterselo vivono però sull’altra sponda del Reno, in una verde area residenziale dove si trova persino un tempio zen e un giardino in stile giapponese.

Miglior progetto di rigenerazione urbana

Un’altra archistar, il newyorkese Daniel Libeskind, ha progettato il Kö-Bogen: un centro commerciale costruito – tra chiese e palazzi del centro storico – con due edifici alti 26 metri su cui si aprono decine di ferite diagonali che ospitano giardini pensili con felci e alberi. Il Kö-Bogen – costeggia Königsallee, la più nota via dello shopping tedesca, costellata di boutique di moda – si è aggiudicato il premio per il ‘migliore progetto di rigenerazione urbana’ d’Europa.

Düsseldorf città d’arte

A Düsseldorf architettura, business e arte si mescolano in una città di 600.000 abitanti con ventisei musei e più di cento gallerie d’arte. Fucina di tanta creatività sono la Kunstakademie e la Becher Shool. Quest’ultima, meglio nota come Scuola fotografica di Düsseldorf, ha sfornato alcuni dei più famosi fotografi viventi: Thomas Ruff, Thomas Struth, Candida Höfer e Andreas Gursky (il più pagato al mondo). Il museo più importante per l’arte moderna e contemporanea è il Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen (www.kunstsammlung.de) con centinaia di opere che spaziano da Picasso, Matisse, Chagall, Klee e Kandinsky fino alla nostra arte povera e alla pop art americana.

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La birra vecchia 

Scura con una schiuma densa e un sapore leggermente fruttato. É la Altbier (birra vecchia), la bevanda sovrana di Düsseldorf. Un nettare al malto ricavato con la tradizionale tecnica di fermentazione togliendo il lievito dalla schiuma. Obergärige (Bergerstrasse 1) è il luogo migliore per degustarla.

Da Barbarossa in bici sulla ciclovia del Reno 

Le rive del Reno sono una delle attrazioni di Düsseldorf. In centro affittano bici con cui in 11 km tra parchi e campi si raggiunge il villaggio il Kaiserpfalz, le rovine del castello medievale di Federico Barbarossa. Si trova sul percorso della ciclovia che in 131 km collega Duisburg (Ruhr) a Bonn, un tratto di Eurovelo 15, la pista ciclabile internazionale del Reno che, in 1230 km collega la foce del Reno in Olanda alla sua sorgente in Svizzera (termina ad Andermatt) attraversando 4 Paesi (Olanda, Germania, Francia e Svizzera) e toccando 9 siti protetti dall’Unesco.