tit orig idem sogg e sceneggiatura Alfonso Cuarón cast Yalitza Aparicio Martinez (Cleodegaria “Cleo” Gutierrez) Marina De Tavira (Sofia) Diego Cortina Autrey (Toño) Carlos Peralta (Paco) Daniela Demesa (Sofi) Nancy Garcia (Adela) Victor Resendez (prof. Zovek) Jorge Antonio Guerrero (Fermin) Fernando Grediaga (Antonio) genere commedia lingua orig spagnolo con alcuni dialoghi in mexteco prod Messico 2018 durata 129 min.
Come a Milano c’è il quartiere Buenos Aires, così a Città del Messico c’è il quartiere Roma (Nord e Sud). Quello che dà il titolo a questo ampio amarcord in bianco e nero ambientato nei primi anni ‘70 ossia al tempo dell’infanzia del regista. Quartiere borghese dove le famiglie ricche abitano grandi magioni in cui sono accudite dalla servitù indigena. E proprio su questi ultimi si posa lo sguardo benevolo del regista mediante il suo alter ego in calzoncini corti. Né potrebbe essere diversamente in una casa in cui dei bambini si occupano principalmente le domestiche mentre i padroni sono occupati in altre faccende o, come in questo caso, sono sull’orlo della separazione. Sguardo che zavattinianamente pedina in particolare Cleo, la servetta più giovane. Nelle faccende domestiche che la impegnano dall’alba al tramonto e nelle ore libere, in giro per la città con la collega e amica Adela, il fidanzato Fermin e il piccolo mondo antico di una capitale ribollente di umori, contraddizioni e tensioni.
Il racconto si dilunga e scende nei particolari con una bellissima fotografia e alcune soluzioni geniali, come, all’inizio, l’entrata in scena del capofamiglia attraverso la spiritosa sineddoche della sua colossale Ford Falcon nell’androne per lei troppo angusto della casa con musica classica dall’autoradio e dettagli di fari, specchietti, paraurti nonché delle maschie mani dell’autista che manovra il cambio (al volante) e il volante. Possiamo fare grazia di ulteriori dettagli narrativi dato che il susseguirsi delle scene, le vacanze in campagna e sulle rive dell’oceano, assecondate e sottolineate da lunghi pianisequenza e lunghe carrellate, contribuiscono alla creazione di un epos filmico denso e intenso. Con calcolato equilibrio tra commedia e dramma, momenti di umorismo e di tensione. Un mix di umori e sapori come solo può riuscire a un cineasta raffinato e sensibile, capace di declinare al meglio il linguaggio della macchina da presa e di ottenere dai suoi interpreti performance attoriali di alto livello. In una metropoli convulsa e variegata che fa anch’essa a dovere la propria parte. Doverosa chiosa finale. Roma è stato prodotto e girato per Netflix, ossia per la distribuzione mediante i canali digitali (internet, iphone ecc.) e non per le sale, dove è passato con la rapidità di un lampo e giusto per partecipare a qualche rassegna festivaliera. Perciò del film non esistono versioni doppiate, ma solo in originale con i sottotitoli. I nostri truffaldini ladri di voci (i doppiatori) e lo spettabile pubblico sono avvertiti: il futuro è questo! Meditate gente… Meditate…
E allora perché vederlo?
Perché ciascuno di noi ha un personale amarcord della propria infanzia.
DVD selezionati da Riccardo E. Zanzi, recensione di Auro Bernardi