La signora Harris va a Parigi, commedia ambientata tra Londra e Parigi nel 1957, è cucita su una strampalata idea e una protagonista ancora più improbabile: la signora, governante, del titolo
Avviso a tutti i diabetici in sala (o sospetti tali): attenti alla glicemia! Perché la melassa profusa dalla prima all’ultima inquadratura del film può alzarne sensibilmente il tasso fino al livello di guardia. Fatto comune alla massima parte dei film “natalizi” dove con quest’ultimo aggettivo si intendono le storie non solo di argomento specificatamente dedicato alla festa più sentita dell’anno, ma a tutte quelle che hanno lo scopo deliberato di far sognare lo spettatore a occhi aperti inibendogli ogni altra facoltà.
La storia de La signora Harris va a Parigi
Avvisati i cinenauti, passiamo all’analisi di La signora Harris va a Parigi, questa esilissima commedia ambientata tra Londra e Parigi nel 1957 (l’anno prima di quello in cui è uscito il romanzo da cui è tratta) e cucita, è il caso di dire, su una strampalatissima idea e una protagonista ancora più improbabile: la signora del titolo. Che di mestiere fa la governante, è vedova di guerra e il cui orizzonte più trasgressivo sono le serate al pub con l’amica Violet e l’amico Archie e le giocate al totocalcio. Fino a quando, nella lussuosa dimora di una tirchissima nobilastra dove presta servizio, vede un abito da cerimonia firmato Christian Dior. Visto e comprato verrebbe da dire, se non fosse che ogni prodotto della celebre maison parigina è anni luce al di sopra delle possibilità economiche di una domestica londinese. Ma la signora in questione, complice anche una serie fausta di eventi, racimola il gruzzolo necessario per un viaggio nella Ville Lumière e per il costoso acquisto. È la parte più zuccherosa del film con la vincita sulla schedina, le scommesse alle corse dei cani e una serie di altri piccoli baci della fortuna che mai nella vita di una persona normale e, soprattutto, mai tutti insieme. Ma tant’è: bisogna pur mettere in tempo utile la sciura su un aereo e catapultarla sulle rive della Senna dove altrettanti colpi di c… la proiettano in prima fila a un défilé della maison.
La signora Harris va a Parigi, troppo miele nella storia?
Risparmiamo il resto e facciamo notare, nel barile di saccarosio, due piccole gemme agrodolci: a Londra le pulizie di casa al suono del disco di Juliette Greco che canta On n’oublie rien di Jacques Brel e il siparietto con i clochard alla stazione di Parigi. Ah se quel registro fosse stato spalmato un po’ più a lungo! Mentre il riferimento all’esistenzialismo con il libro di Sartre L’être et le néant (L’essere e il nulla, edizione Nrf) sulla cabriolet della mannequin (indossatrice) Natasha risulta sinceramente forzato. A proposito: proprio l’automobile rossa è un piccolo, irrilevante, blooper in quanto la vettura in questione, una Renault Caravelle, è entrata in produzione nel 1962, cinque anni dopo l’epoca rappresentata nel film. Altrettanto stucchevole il rimando a Vacanze Romane (William Wyler, 1953) con le scorribande in Vespa con Fauvel tra la monnezza abbandonata sulle strade. Anche queste ultime, piccole pulci non sono fini a se stesse, ma a far capire che se scegli di girare un film che si intitola “La signora Tal dei Tali va a Canicattì” devi sapere che ti porti dietro una vagonata di titoli che partono dalle Straordinarie avventure di Mr West nel paese dei Bolscevichi di Lev Kuleshov del 1924, a Mr Smith va a Washington di Frank Capra del 1939 alle Vacanze di Mr Hulot di Tati del 1953 e via enumerando e non puoi fare finta di niente. O ti inventi qualcosa o finisci sommerso dal miele.
E allora perché vedere La signora Harris va a Parigi?
Perché come dice ad Ada l’amico Archie: «Non c’è niente di male a sognare» (valido anche per gli spettatori).
Dettagli del film La signora Harris va a Parigi
titolo orig. Mrs Harris Goes to Paris sceneggiatura Carroll Cartwright, Anthony Fabian, Keith Thompson, Olivia Hetreed dall’omonimo romanzo di Paul Gallico cast Lesley Manville (Ada Harris) Ellen Thomas (Violet Butterfield) Isabelle Huppert (Cludine Colbert) Jason Isaacs (Archie) Lambert Wilson (Marchese de Chassagne) Alba Baptista (Natasha) Lucas Bravo (André Fauvel) genere commedia lingua orig. inglese e francese prod. UK, Can, Fr, Hung, Belgio, Usa 2022 durata 111 min.
DVD selezionati da Riccardo E. Zanzi, recensione di Auro Bernardi