“Come le gocce che pitturano il manifesto di questa edizione, ognuno dei film di Locarno 71 ha una sua forma e dimensione. Ogni film esprime una voce originale che, tra le tantissime arrivate, ha colto la nostra attenzione”: punta sull’identità variegata dei film in cartellone Carlo Chatrian, direttore del Locarno Festival, per presentare l’edizione 2018 della kermesse svizzera. In programma dall’1 all’11 agosto, la rassegna segue la sua tradizione di festival all’insegna della scoperta e della presenza di nuovi talenti che potranno dire la loro nell’industria cinematografica del futuro, ma non mancheranno i grandi nomi. Nella cornice della Piazza Grande, tra questi, svetta indubbiamente il nome di Spike Lee con “BlacKkKlansman”, presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes, ma c’è anche spazio per l’attesa commedia “I Feel Good” di Benoît Delépine e Gustave Kervern con protagonista Jean Dujardin, il thriller “The Equalizer 2” di Antoine Fuqua con Denzel Washington, il drammatico “Pájaros de verano” di Ciro Guerra e Cristina Gallego e l’italiano Duccio Chiarini con “L’ospite”.
Tra i film imperdibili della sezione, però, c’è anche “Blaze”, nuova prova dietro la macchina da presa per Ethan Hawke, regista e attore che verrà omaggiato con l’Excellence Award e verranno mostrati alcuni dei film più belli in cui ha lavorato, da “L’attimo fuggente” a “First Reformed”. Sempre a proposito di premi, il Pardo d’onore alla carriera andrà all’autore francese Bruno Dumont che, oltre a essere protagonista di una piccola retrospettiva, presenterà in Piazza Grande la sua nuova serie televisiva “Coincoin et les z’inhumain”, una sorta di sequel della precedente “P’tit Quinquin”. La retrospettiva principale sarà dedicata al grande regista Leo McCarey, del quale a Locarno si potrà vedere “Liberty” del 1929, un breve film con Stan Laurel e Oliver Hardy.
All’interno del Concorso Internazionale, si segnala l’italiano Alberto Fasulo, già vincitore della Festa del Cinema di Roma grazie a “Tir”, con la sua nuova opera, “Menocchio”. Curiosità anche per il sudcoreano “Gangbyun Hotel” di Hong Sang-soo, l’americano “Diane” di Kent Jones e l’argentino “La flor” di Mariano Llinás, film diviso a episodi della durata complessiva di 14 ore. Nella sezione Signs of Life, invece, da menzionare la presenza del regista brasiliano di culto Julian Bressane con “Sedução da carne”. Infine, da sottolineare due omaggi a grandi autori da poco scomparsi: per ricordare Vittorio Taviani verrà proiettato “Good Morning Babilonia” (film del 1987 diretto, come sempre, insieme al fratello Paolo), mentre come omaggio al grande documentarista Claude Lanzmann verrà riproposta la sua monumentale opera “Shoah” del 1985.
Locarno Festival 2018, 1-11 agosto
Locarno (CH)
Informazioni e biglietti: Tel +41 91 756 21 21- info@locarnofestival.ch