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Grey Screen

Nel 1969, quando ero al liceo, il film “La Via Lattea” di Luis Buñuel mi ha fatto capire cosa può essere il cinema nelle mani di un poeta. Da allora mi occupo della “decima musa”. Ho avuto la fortuna di frequentare maestri della critica come Adelio Ferrero e Guido Aristarco che non mi hanno insegnato solo a capire un film, ma molto altro. Ho scritto alcuni libri e non so quanti articoli su registi, autori, generi e film. E continuo a farlo perché, nonostante tutto, il cinema non è, come disse Louis Lumiére, “un’invenzione senza futuro”. Tra i miei interesse, come potrete leggere, ci sono anche i viaggi. Lo scrittore premio Nobel portoghese José Saramago ha scritto: “La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna ricominciare a viaggiare. Sempre”. Ovviamente sono d’accordo con lui e posso solo aggiungere che viaggiare non può mai essere fine a se stesso. Si viaggia per conoscere posti nuovi, incontrare altra gente, confrontarsi con altri modi di pensare, di affrontare la vita. Perciò il viaggio è, in primo luogo, un moto dell’anima e per questo è sempre fonte di ispirazione. Viaggiate con me, allora! Auro Bernardi

Denzel-Washington e Viola Davis

“BARRIERE-Fences”, di Denzel Washington

Vite marginali, di un proletariato senza altre ambizioni che non siano il portare a casa la paga ogni venerdì e migliorare la propria condizione economica. Tanto più che di proletariato di colore si tratta, in un'America fortemente razzista. Il film andrebbe visto in lingua originale per la sua marcata impronta...

Julieta, di Pedro Almodovar

Finalmente Almodóvar si è liberato in un colpo solo di tutti gli orpelli macchiettistici tipici del suo cinema e ha puntato tutto sul bagaglio della classicità mediterranea tratteggiando il ritratto di una donna postmoderna in balia del Fato (con la maiuscola).

Fuocoammare

Il documentario di Rosi sul primo avamposto europeo nel Mediterraneo è un film frammentario e soporifero. Manca un filo conduttore (che non sia la generica propensione all'accoglienza del lampedusani) e non c'è fusione sostanziale tra le storie. Il documentario di denuncia sociale merita esiti migliori

Revenant – Redivivo

Redivivo è un film destinato a scalare le vette del box office e fare incetta di premi. Ma è un film destinato ai ruminanti che entrano in sala con quintali di popcorn e non a chi cerca nutrimenti per l'anima.

La corrispondenza

Tra i grey panthers uomini di 60 o più anni alzi la mano chi, una volta nella vita, non ha almeno sognato di avere una partner sentimentale di due terzi più giovane. In questo suo ultimo film il magnifico sessantenne (a maggio) Tornatore Giuseppe imbastisce sul tema una struggente storia...

Regression

Alejandro Amenábar (classe 1972) è certamente uno dei registi più interessanti delle nuove leve e questo suo ultimo film non smentisce le aspettative collocandosi al livello dei titoli più recenti e noti dell'autore ispanocileno: The Others (2001), Mare dentro (2004) e Agorà (2009).

Mr. Holmes-Il mistero del caso irrisolto

La storia di Holmes si dipana qui soprattutto nel delineare il rapporto tra “nonno” e “nipote” che nel vecchio caso irrisolto e nell'ancor più preoccupante caso a sua volta irresolubile di moria negli alveari trovano un terreno di intesa che supera il gap generazionale. Il tutto sotto lo sguardo accigliato...

Sangue del mio sangue

SANGUE DEL MIO SANGUE regia Marco Bellocchio sceneggiatura Marco Bellocchio cast Pier Giorgio Bellocchio (Federico Mai) Roberto Herlitzka (il Conte) Lidiya Liberman (Benedetta) Fausto Russo Alesi (Cacciapuoti) Alba Rorhwacher (Maria Perletti) Federica Fracassi (Marta Perletti) Alberto Bellocchio (Federico Mai anziano) Toni Bertorelli (dr. Cavanna) durata 108‘ Non è usuale che...

Dove eravamo rimasti

Film di garbata ironia, compiacente e frizzante, pesa quasi per intero sulle spalle di Meryl Streep. Questo non è un musical, anche se la colonna sonora assume un'importanza primaria proprio come contrappunto di situazioni topiche e snodi drammaturgici del narrato.