Una nuova rubrica del nostro collaboratore Pierfranco Bianchetti* per comprendere il ruolo femminile nella filmografia. Si parte con “La donna dolce, tenera e ribelle del cinema degli anni ’70”.
Vi invitiamo a commentare, proporre, discutere
*Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia presso l’Università di Trento. E’ stato responsabile per sedici anni dell’Ufficio Cinema del Settore Spettacolo del Comune di Milano e ha diretto nello stesso periodo l’attività del Cinema De Amicis, locale d’essai a conduzione civica fino alla sua chiusura nel dicembre 2001.
Ha anche organizzato varie retrospettive sul cinema italiano in alcune città europee gemellate con Milano ( San Pietroburgo, Bucarest). Collaboratore di varie manifestazioni filmiche (Panoramica – I Film di Venezia a Milano; Locarno a Milano; Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ecc.) è stato “cronista cinematografico” per molti anni delle pagine degli spettacoli milanesi- lombarde de l’Unità e de Il Giorno.
Dopo il pensionamento dal Comune di Milano nel 2003 ha curato per oltre sei anni rassegne e cicli sul tema Cinema e Storia al Civico Museo di Storia Contemporanea di Via Sant’Andrea e per più di dieci anni la rassegna Cinema Letteratura presso la Biblioteca Comunale di Via Oglio.
Pubblicato il 11/08/2023
Ha lo sguardo assassino, è misteriosa, ammaliatrice e crudele. Questo è lo stereotipo presente nella letteratura dell’Ottocento e nel cinema fin dai tempi del muto, di cui Hollywood si fa rapidamente interprete
Pubblicato il 6/12/2018
Nel '48 i soldati americani si imbarcano a Napoli per tornare a casa. Molte ragazze piangono e si disperano. Inizia cosi "Campane a martello", tra i primi film a raccontare la triste realtà delle italiane dedite alla prostituzione
Pubblicato il 12/11/2018
Dai primordi del muto artiste indipendenti e coraggiose riuscirono ad affermarsi nell’universo cinematografico maschile ostile e chiuso alla sensibilità femminile
Pubblicato il 8/10/2018
Nobildonne blasonate capaci di fare sognare il pubblico per il loro fascino e la loro regalità. L’interpretazione più nota e applaudita resta probabilmente quella dell’attrice australiana Cate Blanchett in "Elizabeth"
Pubblicato il 4/09/2018
Nel 1939 Hattie McDaniels viene premiata con l’Oscar come miglior attrice non protagonista: è l’indimenticabile mammy in Via col vento. Da quel giorno le attrici di colore, seppur con fatica, conquistano Hollywood.
Pubblicato il 17/07/2018
È il settembre 1929 quando negli studi della Ufa di Berlino si sta preparando una pellicola destinata a diventare leggendaria. È L’ angelo azzurro per la regia di Joseph von Sternberg, interpretato da Marlene Dietrich
Pubblicato il 10/06/2018
Misteriose, affascinanti, sexy, come la Mata-Hari di Greta Garbo o di Jeanne Moreau. Poi ci sono state Suzy Kendall, Diane Rigg e Anne Parillaud. Fino alle più recenti Angelina Jolie e Charlize Theron
Pubblicato il 14/05/2018
Nasce in Inghilterra a partire da metà degli anni Cinquanta il movimento di rivolta chiamato Free Cinema: uno sguardo innovativo sulla solitudine dell’individuo e sull’alienazione dell’esistenza modernaPubblicato il 16/04/2018
Il 2 giugno 1946 si sceglie tra monarchia o repubblica. Per la prima volta le donne italiane possono finalmente votare. Il cinema italiano, che all’epoca è un mezzo di svago popolarissimo, sa cogliere l'attimoPubblicato il 20/02/2018
Figura presente numerose volte sul grande schermo, la suora ha attraversato l’immaginario cinematografico in ogni modo possibile: angelica, altruista, coraggiosa ma anche come figura che ispira desideri non proprio casti
