Con l’estate ormai alle porte, iniziano progressivamente a diminuire le uscite dei nuovi film, che risentono spesso anche di un abbassamento degli standard qualitativi. Diciamocelo: anche i bei film d’estate vanno in vacanza, come dimostra il fatto che di quelli in concorso al Festival di Cannes, solo “Pirati dei Caraibi – Ai confini del mare” è in uscita in questo periodo. Per Woody Allen, Lars Von Trier, Almodovar dovremo attendere il prossimo autunno.
Dedichiamo allora questo quarto appuntamento della nostra rubrica alla segnalazione di due film da scoprire e a qualche dvd da acquistare e da mettere in valigia, per non perdere la buona abitudine di dedicarsi alla cultura cinematografica anche in vacanza.
DA SCOPRIRE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE
Il Grinta (Titolo originale: True Grit; Regia: Ethan Coen, Joel Coen; Cast: Jeff Bridges, Hailee Steinfeld, Matt Damon, Josh Brolin; Nazione: U.S.A.; Anno: 2010; Genere: Western; Durata: 110′).
Una avventurosa storia western ambientata nell’Arkansas, intorno al 1870, che racconta l’ingresso nel mondo adulto di una tredicenne, decisa a vendicare la morte del padre ucciso a sangue freddo dal bandito Tom Chaney. Un’ottima sceneggiatura e dialoghi di qualità sono i fiori all’occhiello di questa nuova fatica cinematografica dei fratelli Coen, dove il senso di giustizia è strettamente connesso al desiderio di vendetta in un contesto duro, violento e spietato. Impiccagioni, sparatorie, duelli: tutto è affrontato con la consueta ironia che controbilancia la tensione. Meravigliosa l’accoppiata Marie Ross (Hailee Steinfeld) la tredicenne che cerca la sua vendetta, e Rooster Cogburn (Jeff Bridges), lo sceriffo ubriacone, cinico e sarcastico, dal grilletto facile.
Noi Credevamo (Regia: Mario Martone; Cast: Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Andrea Bosca, Edoardo Natoli, Luigi Pisani, Andrea Renzi, Renato Carpentieri, Guido Caprino, Ivan Franek, Stefano Cassetti; Nazione: Italia; Anno: 2010; Genere: Drammatico, Storico; Durata: 204′). La pellicola, recentemente premiata con il David di Donatello per miglior film, ci introduce nell’Italia dei moti rivoluzionari del 1828, quando Domenico, Angelo e Salvatore decidono di affiliarsi alla Giovine Italia di Giuseppe Mazzini. Quattro episodi che, parallelamente alle vicende dei protagonisti, riscoprono alcuni episodi della travagliata nascita del nostro Paese, diviso tra il popolo e l’aristocrazia illuminata e dominato da povertà e miseria. Un’opera di ampio respiro, lontana da falsi idealismi e schieramenti, che nonostante la durata (oltre tre ore) non annoia.
DA ACQUISTARE
Vallanzaska – Gli angeli del male Regia: Michele Placido; Cast: Paz Vega, Kim Rossi Stuart, Filippo Timi, Moritz Bleibtreu, Valeria Solarino, Francesco Scianna; Nazione: Italia; Anno: 2010; Genere: Drammatico; Durata: 125′). Il film ripercorre la parabola del “boss della Comasina” Renato Vallanzasca, dalle prime marachelle da bambino (come liberare una tigre di un circo) fino all’isolamento nel carcere di Ariano Irpino. La pellicola non va tuttavia approcciata come un documentario, come una testimonianza fedele dei fatti. È la ricostruzione del regista Placido, che risulta molto clemente nei confronti del bandito milanese, delineato più come una rockstar che come un malvivente. Bella regia e ottimo cast, a partire da Kim Rossi Stuart, senza dimenticare che si tratta di una storia vera: Vallanzasca è stato un bandito e un assassino, quindi una spettacolarizzazione (permeata di buonismo) di questo tipo era forse evitabile.
Uomini di Dio (Titolo originale: Des hommes et des dieux; Regia: Xavier Beauvois; Cast: Jean-Marie Frin, Jacques Herlin, Philippe Laudenbach, Michael Lonsdale, Olivier Rabourdin; Nazione: Francia; Anno: 2010; Genere: Drammatico; Durata: 120′). Un’intensa e limpida testimonianza in immagini di devozione a Dio, che è valsa alla pellicola il Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes 2010. Oltre l’esperienza documentaristica, il film lega il racconto degli otto monaci cistercensi francesi (che vivono sulle montagne dell’Algeria in armonia con la comunità musulmana), al fatto tragico della loro uccisione, realmente avvenuta nel marzo del 1996 da parte di un gruppo armato della jihad islamica. E’ il racconto di una vicenda umana prima ancora che religiosa: sotto la guida del priore Christian, i confratelli rifiutano la presenza dell’esercito a difesa del loro convento e decidono di restare fino alla fine, non senza paura e preoccupazione. Una vicenda ben raccontata, con il giusto equilibrio tra i due estremi dell’amore, potente fino a trasformarsi in dono di sé, e della violenza.
Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni (Titolo originale: You Will Meet a Tall Dark Stranger; Regia: Woody Allen; Cast: Naomi Watts, Josh Brolin, Anthony Hopkins, Antonio Banderas, Anna Friel, Freida Pinto; Nazione: U.S.A., Spagna; Anno: 2010; Genere: Romantico; Durata: 98′). Sulla scia di “Basta che Funzioni”, Allen racconta di coppie che esplodono e nuovi amori che nascono: passioni e ambizioni, insofferenze e ansie in un crescendo di guai e follie. Una coppia di quarantenni in crisi (entrambi amano un’altra persona) con tanto di genitori di lei appena divorziati e già con un nuovo amore. Queste le premesse del film, raccontato con il solito “stile Woody Allen”: un approccio alla vita leggero e distante, senza mai rinunciare a una inconfondibile nota di cinismo, per dire che l’amore passa, non è eterno e non è una colpa rendersene conto. L’importante è ricercare sempre la felicità anche se si basa su premesse illusorie.