Oltre 35 diversi appuntamenti per la dodicesima edizione de La Milanesiana 2011 (dal 26 giugno al 12 luglio), dedicata al tema Bugie e Verità, sviluppati in diversi luoghi della città: la Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera, il Teatro Dal Verme, lo Spazio Oberdan, il Teatro di Verdura, le Cartiere Vannucci. Inoltre, per la prima volta, la rosa della Milanesiana sboccerà fuori città, a Torino, grazie al Circolo dei Lettori con una serata speciale il 27 giugno e due mostre.
Quasi 140 ospiti internazionali in scena, tra cui 5 Premi Nobel, che daranno vita a 5 giornate “Orariocontinuato” (dal 26 al 30 giugno) in Sala Buzzati e in Sala Montanelli, articolate su 12 appuntamenti (tutti visibili anche in streaming su Corriere.it); serate e incontri tra il Teatro dal Verme e l’Oberdan; Aperitivi con gli autori; appuntamenti di Filosofia; concerti e mostre. La prima delle due esposizioni d’arte milanesi si svolge nel foyer della Sala Buzzati: “Nascita di una nazione. Dietro le quinte di Noi credevamo” a cura di Mario Martone e Ippolita di Majo, con la collaborazione di Oliviero Toscani, per continuare a riflettere, a partire dal film omonimo, sui 150 anni dell’Unità d’Italia; la seconda, presso la galleria Cartiere Vannucci, si intitola “Clandestini” di Giovanni Iudice, da un’idea di Vittorio Sgarbi. Accanto a queste due mostre viene promossa una quasi-mostra diffusa: un itinerario guidato a Milano e dintorni, “150 luoghi per 150 anni d’Italia”, selezionando, descrivendo e illustrando, attraverso una cartina e un libro che verranno distribuiti al pubblico, 150 luoghi di Milano che hanno contribuito alla storia del nostro Paese. Ciascuno dei luoghi scelti sarà simbolicamente associato a un pioppo cipressino in modo tale che, in autunno, si possa mettere a dimora un “boschetto italico dei 150 anni”, che è un regalo “verde” della Milanesiana alla storia della nostra città e del nostro Paese.
Torino invece proporrà due mostre presso la sede del Circolo dei Lettori dal 29 giugno al 10 luglio, entrambe di scrittori che da tempo sperimentano anche una parallela attività figurativa: il premio Nobel per la Letteratura Gao Xingjian che propone “Opere recenti” e il premio Goncourt Tahar Ben Jelloun con “Africa Dream”.
Nata da un progetto di Elisabetta Sgarbi per far incrociare i protagonisti internazionali delle diverse discipline artistiche e della cultura, La Milanesiana scompone la sua struttura e si sviluppa in cinque direzioni d’arte e cultura differenti e convergenti allo stesso tempo, offrendo al pubblico una rete fittissima di incontri e occasioni uniche di confrontarsi con gli esponenti di maggior spicco della cultura mondiale.
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