Teatro Quirino, Roma
“L’anima buona di Sezuan” – dal 29 ottobre al 10 novembre
Monica Guerritore – di Bertolt Brecht – traduzione di Roberto Menin – regia Monica Guerritore – ispirata all’edizione di Giorgio Strehler (Milano 1981)
Nella capitale della provincia cinese del Sezuan giungono tre dèi alla ricerca di qualche anima buona e ne trovano solo una nella prostituta Shen Te, che accorda loro ricovero per la notte. Il compenso per tale atto di bontà è una somma considerevole, mille dollari d’argento, ossia, per Shen Te, la possibilità di vivere bene. Ma il compenso è accompagnato dal comandamento di continuare a praticare la bontà. La povera Shen Te apre una tabaccheria e si trova subito addosso uno sciame di parassiti, falsi e veri parenti bisognosi, esigenti fino alla ferocia, da cui Shen Te è costretta a difendersi. Per farlo, una notte, si traveste da cugino cattivo e spietato con tutti. A complicare la situazione però interviene l’amore…
Scritta da Bertolt Brecht negli anni Trenta, è una parabola antica e attuale, una favola che l’autore, con lo sguardo acuito dalle persecuzioni, profetico e lucido, trasforma in sorprendente drammaturgia attraverso frammenti di storia, questioni della politica, interrogativi dell’etica, in un costate equilibrio tra lo sguardo freddo e analitico e la vena poetica. Una favola divertente e amara, irta di domande intorno al sentimento del bene e del male, in cui Brecht trasforma in epica e poesia i grandi movimenti della storia, della politica, dell’etica.
Ne “L’anima buona di Sezuan” c’è un piccolo popolo di abitanti che è tutti i luoghi del mondo: essi appaiono come buffi, straniti e imperiosi personaggi più veri e precisi che nel mondo reale. Nel mio spettacolo sarà forte l’influenza del mio Maestro. C’è tutta la tenerezza e l’amore per gli esseri umani costretti dalla povertà e dalla sofferenza a divorarsi gli uni con gli altri, ma sempre raccontati con lo sguardo tenero di chi comprende. In questi anni durissimi solo il teatro può raccontarci dal di dentro, rendendoci consapevoli delle maschere ringhianti che stiamo diventando. Mettere in scena la meravigliosa parabola di Brecht risponde alla missione civile e politica del mio mestiere. Teatro civile, politico, di poesia.
Orari: da martedì a sabato ore 21 – domenica ore 17 – giovedì 31 ottobre giovedì 7 novembre ore 17 – mercoledì 6 novembre ore 19 – sabato 9 novembre ore 17 e ore 21
Prezzi: platea € 30,00 – ridotto € 27,00
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Informazioni: – botteghino 06.6794585 -mail biglietteria@teatroquirino.it