PICCOLE CURIOSITA’
I BABILONESI, IDEATORI DEL PRIMO CANNOCCHIALE
Pensi al cannocchiale e … pensi all’insigne Galileo Galilei: la preziosa “macchina” per l’osservazione degli astri, da sempre associata allo scienziato toscano per averla perfezionata, affonda in realtà le sue antiche e singolari origini in tempi e terre lontani.
Il ritrovamento di una lente biconvessa nel 1850 a Babilonia, nell’attuale Iraq, rivela infatti che il primitivo modello di cannocchiale fu messo a punto ben 2.300 anni fa presso la civiltà babilonese.
Persuasi che la fortuna dei reali fosse legata a stelle e pianeti, i babilonesi realizzarono nel 700 a.C. lenti in cristallo di rocca che, inserite in un tubo dorato, riuscivano ad ingrandire di quattro volte gli oggetti osservati, consentendo un attento e accurato studio dei corpi celesti e favorendo l’attività degli astrologi di corte.
FIN DALL’ANTICHITA’ … SUGLI SCI
….una pratica che, più tardi, sarebbe divenuta un’attività sportiva. Impiegati oggi per scivolare sulle innevate piste al fine di divertirsi e regalarsi piacevoli emozioni, in un tempo lontano primitivi sci furono impiegati come mezzo di locomozione per percorrere e attraversare monti e pianure.
Tracce del loro impiego si provano in diverse zone del mondo, anche se ancora incerta rimane la terra d’origine; gli sci più antichi si sono individuati a Hoting, in Svezia, e si datano a circa 4.500 anni fa, mentre secondo altri esisterebbero reperti risalenti addirittura a 6.000 anni fa provenienti dalla Russia. Una rappresentazione incisa di 2.000 anni fa, individuata all’interno di una grotta dell’Isola di Rodoy, in Norvegia, ci riporta l’immagine di un uomo con due sci, lunghi circa quattro metri e mezzo, e con una racchetta assai lunga, restituendoci memoria del loro primo impiego.
I PRIMI SPAGHETTI … CINESI
Pizza, spaghetti e mandolino: il Bel Paese. Rinomata per essere patria di uno dei cibi più amati del mondo, l’Italia perde il suo primato come artefice della pastasciutta a seguito di una sorprendente scoperta avvenuta in territorio cinese.
La cittadina di Laja, vicino al fiume giallo nel nord ovest della Cina, ha restituito infatti quello che si crede sia il più antico piatto di spaghetti della storia. Di colore giallo paglierino e lunghi quasi cinquanta centimetri, ora calcificati e mescolati a terra, gli spaghetti sono il risultato di un impasto di acqua e farina di miglio; datati a 4.000 anni fa, conservano tracce di una pregressa cottura e si trovavano all’interno di una scodella di ceramica.
Gli archeologi cinesi impegnati nello scavo del villaggio neolitico ipotizzano che l’interruzione del pasto sia avvenuta a causa di un terremoto o di un cataclisma che rase al suolo Laja.
L’IMPERO PIU’ VASTO DELLA STORIA
…quanto si estendevano, e quanto erano popolati, gli imperi che scrissero la storia? Forse qualcuno se lo sarà domandato. Il docente americano e fisico Rein Taangepera ha trovato la risposta.
Secondo i suoi studi, tra gli imperi più vasti dell’antichità -fino alla caduta dell’Impero romano-, vi sarebbe per primo quello achemenide, fondato da Ciro il Grande, con un’estensione massima di 8 mila kilometri quadrati e una popolazione di 49,4 milioni di persone.
Seguono, a pari merito, l’impero romano e quello cinese, con una grandezza nel momento di più grande sviluppo di 6,5 milioni di kilometri quadrati, e una popolazione di 80 milioni di persone il primo e 59 il secondo. Al terzo posto si colloca l’Impero macedone di Alessandro Magno.