Ci sono Liz Taylor, Marylin Monroe e Mao Tse Tung. Ci sono i jeans della copertina di Sticky Fingers dei Rolling Stones e quella con la banana di The Velvet Underground & Nico. E poi gli Italian Portraits di Valentino e Giorgio Armani e i celeberrimi barattoli della zuppa Campbell’s.
Oltre 170 opere, cinque sale espositive, dal mondo delle icone fino al legame con la moda, passando per la musica e il disegno. A 90 anni dalla sua nascita, arriva a Roma, al Complesso del Vittoriano, una mostra interamente dedicata al mito di Andy Warhol fino al 3 febbraio 2019.
Una lettura globale del suo essere artista e delle sue opere, ma con elementi che facevano parte della sua vita, sia come artista che come persona. Oltre a una sezione dedicata alle icone, che hanno consacrato il suo divenire, una sezione è dedicata ai rapporti con la musica, e con i rappresentanti del mondo della moda. Ultimo dei 4 figli di una coppia di emigranti slovacchi, Andy Warhol fu per anni il centro catalizzatore della cultura newyorchese. Frequentava i locali più ambiti, si faceva fotografare con le star del cinema e della musica. I ritratti di alcuni di loro spiccano sulle pareti del Vittoriano, così come le polaroid, punto di partenza per la realizzazione dei ritratti serigrafici e dei celeberrimi self portrait.
Un artista che diceva di non volersi occupare di politica ma che condizionava le masse, che sosteneva di non ricercare alcun messaggio impegnato nelle sue opere ma che, di fatto, ha denunciato consumismo e facile popolarità. Un influencer ante litteram, capace di cambiare i paradigmi della pubblicità, della moda, della musica e del cinema della seconda metà del Novecento.
“Andy Warhol” – fino al 3 febbraio 2019
Roma, Complesso del Vittoriano
Orari: Dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30 – Venerdì e sabato 9.30 – 22.00 – Domenica 9.30 – 20.30
Prezzi: Intero 13 € – Ridotto (over65) 11 €
Informazioni: Tel. 06/8715111