Un viaggio come occasione per visitare il capoluogo emiliano e per godere della rappresentazione di “Così fan tutte” di W. A. Mozart, il 12 marzo pv. L’opera, diretta da Carla Delfrate con scene del premio Oscar Dante Ferretti, sarà in scena al Teatro Comunale. È la terza e ultima delle tre opere italiane buffe scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo da Ponte (da “Le metamorfosi di Ovidio” e da “La grotta di Trofonio” di Giovanni Battista Casti). Fu commissionata dall’imperatore Giuseppe II d’Asburgo-Lorena in seguito al successo delle repliche viennesi di “Le nozze di Figaro” e “Don Giovanni”. La prima rappresentazione ebbe luogo al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790, con Adriana Ferraresi Del Bene e Francesco Benucci diretta dal compositore.
La rappresentazione teatrale sarà l’occasione per visitare la città soprannominata la Primogenita perché nel 1848 è stata la prima città italiana a votare con un plebiscito l’annessione al Regno di Sardegna, futuro Regno d’Italia.
Per chi voglia un “tutto organizzato”, c’è la proposta del Il Sipario Musicale
Sabato 11 marzo 2017
La visita di Piacenza la farà scoprire come colonia romana, ricco scalo di traffici fluviali nel Medioevo e centro mercantile di livello europeo nei secoli XIII e XIV. Sotto la signoria di Farnese dal 1545, ebbe da allora comune destino con Parma, capitale del ducato. In età spagnola la sua fiera divenne la più grande piazza europea per il movimento finanziario.
Nel corso della visita alla città da vedere il Duomo, del XII secolo, è opera dei Maestri Comacini, con sculture di Nicolò e Wigilelmo. L’interno, a tre navate, conserva opere di Procaccini, Guercino e Morazzone. La Basilica di S. Antonino, fondata nel V secolo, ha un grande atrio detto “il Paradiso” per la bellezza delle sue architetture; la chiesa dei Cappuccini, del XV secolo, ha opere del Guercino, di Molosso e del Fiammenghino.
Gli abitanti di Piacenza lo chiamano “il Gotico”: è l’antico palazzo del Comune del XIII secolo, con portico ad archi acuti, ed è considerato fra i più importanti esempi d’architettura civile emiliana. Piacenza ha anche dieci musei: da segnalare la Galleria d’arte Alberoni, con opere di Antonello da Messina, Luca Giordano, Guido Reni, e la Galleria d’arte moderna Ricci Oddi, con importanti raccolte di Ottocento e Novecento. Splendidi sono, inoltre, i giardini pubblici e privati del centro storico, racchiusi fra i palazzi ai quali donano ulteriore bellezza, quasi nascosti alla vista dei passanti a volte sono visibili solo attraverso raffinate cancellate in ferro battuto.
I colli che sorgono alle spalle della città sono punteggiati da decine e decine di castelli, rocche, torri merlate. Per molti secoli queste sentinelle di pietra furono testimoni e protagoniste di invasioni, battaglie, assedi: tra i tanti nomi uno va sottolineato. E’ quello della famiglia dei conti Anguissola, che dal XI secolo in poi eressero nelle valli del Nure e della Trebbia oltre cinquanta siti fortificati. Di questa antica potenza si possono oggi ancora ammirare i castelli di Podenzano, San Giorgio Piacentino, Gropparello. Ma il Piacentino non fu solo lo scenario di guerre; accanto alle turrite fortezze che si stagliano nel cielo, i monaci costruirono sui colli e nelle valli splendide chiese, come San Giorgio a Vigoleno, e grandi abbazie, come la cistercense Chiaravalle della Colomba. In questi rifugi di pace, la sapienza degli antichi trovò ospitalità e, soprattutto, quelle mani pazienti che l’hanno tramandata sino a noi.
Domenica 12 marzo 2017
Al Teatro Comunale alle ore 15.30 ci sarà la rappresentazione di “Così fan tutte” di W. A. Mozart: Orchestra Giovanile Luigi Cherubini – Direttore Carla Delfrate – Regia: Giorgio Ferrara – Scene: Dante Ferretti – Costumi: Francesca Lo Schiavo – Interpreti: Lucia Cirillo, Thomas Tatzl, Lavinia Bini, Omar Montanari.
Il teatro è un piccolo gioiello inaugurato nel 1804 dopo la distruzione, a causa di un incendio, del Teatro della Cittadella. Progettato dall’architetto Lotario Tomba, ha una facciata ispirata a quella del Teatro alla Scala di Milano. Alessandro Sanquirico, scenografo presso il teatro milanese, fu scelto come decoratore degli interni. I lavori di ristrutturazione degli ultimi decenni hanno, fra l’altro, trasformato l’ex Sala degli Scenografi (posizionata al di sopra della Sala Grande) in un piccolo teatro di 320 posti
Lunedì 13 marzo 2017
Prima colazione in hotel e check-out. Partenza individuale.
Per tutti dettagli contattare Il Sipario Musicale