Musica nel tennis
di Villa Necchi Campiglio
Ore 17.30 – Via Mozart, 14 – Milano
Nel 2016 il Quartetto ha lanciato una serie di concerti ospitati da Musei e Case Museo, con l’intento di avvicinare vicendevolmente i pubblici della musica e dell’arte. Nel 2017, grazie a un accordo di collaborazione stretto col FAI, l’iniziativa prosegue nella splendida Villa Necchi Campiglio, e più specificamente nel suo campo da tennis (da qui Musica nel tennis), trasformato in un bellissimo padiglione vetrato polifunzionale.
Sono sei concerti di sabato pomeriggio, affidati per lo più a giovani interpreti tutti italiani, con programmi centrati sulla grande stagione romantica.
Scrive Paolo Arcà:
“Un vortice, e si spalanca l’abisso. È quanto accade, all’inizio dell’Ottocento, con l’affermarsi della nuova sensibilità romantica nelle arti, che pretende per l’artista una finora ignota libertà espressiva e proclama la necessità di un’intimità del sentire e di un carattere istintivo e fantastico della creazione artistica.
Nella musica è una vera rivoluzione, introdotta insensibilmente da Beethoven e Schubert, proseguita con piena consapevolezza da Chopin, Mendelssohn e Schumann, e accompagnata, alla fine del secolo, dal ripiegamento crepuscolare di Brahms, Dvorak, Ciakovskij, e, in Italia, di Martucci in particolare.
Il percorso delle composizioni eseguite in questi sei concerti ci porta dentro questo mondo, accompagnati dagli organici prediletti dei compositori romantici: il pianoforte, prima di tutto, e poi il quartetto d’archi, il trio con pianoforte, il duo violino e pianoforte.
La proposta interpretativa è interamente italiana, con artisti per la maggior parte giovani e giovanissimi, rappresentanti di una nuova leva di musicisti di valore che iniziano ad affrontare l’ardua via del concertismo.
L’ultimo dei concerti di questa rassegna si apre con un omaggio che la Società del Quartetto, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, rende a Fiorenzo Carpi, in occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa (1997) e del prossimo centenario della nascita (1918). Il milanese Fiorenzo Carpi ha scritto memorabili musiche di scena per gli spettacoli del Piccolo, legato in particolare a un profondo sodalizio artistico con Giorgio Strehler. Raffinato compositore, Carpi ha lasciato molti rilevanti lavori strumentali, tra i quali una pagina quartettistica che presenteremo al termine di questo nostro viaggio musicale”.
L’iniziativa Musica nel tennis mira a rafforzare i rapporti fra due importanti enti culturali e ad avvicinare i rispettivi pubblici e comprende la visita, prima dei concerti, della Villa Necchi Campiglio con le sue collezioni.
Sabato 28 gennaio 2017, ore 17.30
Quartetto Noûs
Tiziano Baviera e Alberto Franchin violini- Sara Dambruoso viola- Tommaso Tesini violoncello- Dvořák – Quartetto n. 10 in mi bemolle maggiore op. 51- Mendelssohn – Quartetto n. 6 in fa minore op. 80
Il Quartetto Noûs – un antico termine greco che significa mente e dunque fa riferimento a razionalità, ma anche ispirazione e creatività – è formato da quattro giovani musicisti italiani. Nasce nel 2011 all’interno del Conservatorio di Lugano. Frequenta l’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona nella classe del Quartetto di Cremona e la Musik Akademie di Basilea nella classe del Quartetto Hagen Quartett. Si sta attualmente perfezionando con il Quartetto Artemis e con Günter Pichler del Quartetto Berg.
Vincitore di premi in Concorsi Internazionali (“Luigi Nono” di Venaria Reale, “Anemos” di Roma, “Una Vita nella Musica” di Venezia), nel 2015 si aggiudica il Premio “Piero Farulli”, assegnato alla migliore formazione cameristica emergente nell’ambito del Premio Abbiati della critica italiana. È vincitore di una borsa di studio per l’anno 2015 grazie all’Associazione “Le Dimore del Quartetto” e all’Associazione Dimore Storiche Italiane e nello stesso anno gli viene inoltre riconosciuta un’importante borsa di studio offerta dalla Fundatión Albeniz di Madrid. E’ stato già ospite in altre occasioni della Società del Quartetto di Milano: nel maggio 2014 ha partecipato alla master class tenuta da Hatto Beyerle e dal Quartetto di Cremona in occasione dei 150 anni della nostra Società con concerto finale, ha suonato in Conservatorio nella stagione 2015 e nel 2016 e 2017 nell’ambito delle Dimore del Quartetto. Si esibisce regolarmente per altre istituzioni musicali nazionali e all’estero viene invitato in Germania, Svizzera, Inghilterra, Francia, Spagna, Cina, Corea. Selezionato tra 74 gruppi provenienti da tutto il mondo, ha partecipato all’edizione 2013 del “Monteleón Chamber Music Festival” di Leòn in Spagna.
Sabato 4 febbraio 2017, ore 17.30
Leonardo Colafelice pianoforte Beethoven – Sonata n. 5 in do minore op. 10 n. 1- Schubert – Moment musicaux in do diesis minore op. 94 n. 4 D 780 -Beethoven – Sonata n. 26 in mi bemolle maggiore op. 81a “Les Adieux”- Mendelssohn – Variations Sérieuses in re minore op. 54 – Čajkovskij-Pletnev – Lo Schiaccianoci, Suite
Nato nel 1995 ad Altamura (BA), Leonardo Colafelice si è diplomato al Conservatorio di Musica di Bari e ha partecipato a master class e corsi di perfezionamento con Aldo Ciccolini e Marisa Somma.
Dopo sei primi premi assoluti nei più importanti concorsi del mondo riservati ai giovanissimi, a soli diciotto anni Leonardo è stato finalista alla XIV edizione della Arthur Rubinstein International Piano Master Competition di Tel Aviv, dove ha meritato 3 premi speciali (miglior interprete del concerto classico, miglior interprete di una composizione di Chopin, miglior pianista sotto i 22 anni), nel 2015 è stato finalista alla LX edizione del Concorso Busoni di Bolzano e nel 2016 ha vinto il 2° premio della Cleveland International Piano Competition, oltre a 3 premi speciali (del pubblico, del pubblico dei giovani e per la miglior esecuzione di musica russa). Ha tenuto recital nelle principali città italiane per istituzioni di primo piano. Si è inoltre esibito a Parigi (Salle Cortot), Berna, Budapest, Tbilisi, Istanbul, Tel Aviv e Aarhus.
In qualità di solista ha suonato con direttori e orchestre italiane e straniere di rilievo. È per la prima volta ospite della nostra Società.
Sabato 11 febbraio 2017, ore 17.30
Marco Gialluca violino- Annalisa Orlando, pianoforte- Brahms – Scherzo in do minore dalla Sonata F.A.E.- Schubert – Sonatina in re maggiore op. 137 n. 1 D 384 -Schubert – Rondò Brillante in si minore op. 70 D 895- Brahms – Sonata n. 3 in re minore op. 108
Nato a Pescara nel 1996, Marco Gialluca si avvicina alla musica sin da giovanissimo. Si diploma a 17 anni come privatista con il massimo dei voti, lode e menzione speciale, prosegue gli studi musicali all’Aquila e segue corsi di perfezionamento e master class con Marco Rogliano, Ruggero Allifranchini, Oleksandr Semchuk, Boris Belkin, Pierre Amoyal, Nicola Benedetti, Sonig Tchakerian, Sylvie Gazeau, Krzysztof Wegrzyn. Attualmente si sta perfezionando con Marco Rizzi presso la Staatliche Hochschule für Musik und darstellende Kunst di Mannheim e frequenta i corsi dell’Accademia “Incontri col maestro” di Imola..
Si è aggiudicato numerosi premi, e nel 2014 ha vinto la prestigiosa Rassegna Migliori Diplomati dei Conservatori e degli Istituti Musicali d’Italia. Nel 2015 risulta l’unico italiano finalista al Concorso “Young Talents & Orchestra 2015”. Si esibisce anche come solista; ha suonato per importanti istituzioni concertistiche e collaborato con direttori e strumentisti di primo piano. È per la prima volta ospite della Società.
Sabato 18 febbraio 2017, ore 17.30
Trio Metamorphosi
Martucci – Trio n. 1 in do maggiore op. 59- Schumann – Trio n. 1 in re minore op. 63
Si forma nel 2005 con il nome originario di Trio Modigliani, è composto da Mauro Loguercio e dai due fratelli Angelo e Francesco Pepicelli. Nel 2015, dopo dieci anni di vita, il Trio Modigliani cambia pelle, trasformandosi nel Trio Metamorphosi. Un nome che vuol essere un inno al continuo processo di cambiamento, così necessario in ambito artistico. E che intende sottolineare il processo di crescita di un complesso cameristico, sempre pronto a mettersi in gioco con la volontà di creare prospettive di unicità in ogni performance.
I tre musicisti affiancano da sempre l’attività in Trio ad altre esperienze cameristiche e solistiche di primissimo piano e collaborazioni con artisti del calibro di Magaloff, Pires e Meneses. Si sono esibiti in numerose fra le sale più prestigiose del mondo, dalla Philharmonie di Berlino al Teatro alla Scala di Milano, dalla Salle Gaveau di Parigi alla Suntory Hall di Tokyo, dalla Carnegie Hall di New York al Coliseum di Buenos Aires.
Nel “periodo Modigliani” la registrazione integrale dei trii di Giuseppe Martucci (CD Amadeus, 2010) diventa edizione di riferimento. La “metamorfosizzazione” dà subito vita ad una serie di interessanti progetti, fra cui la pubblicazione per Decca dell’integrale per trio di Schumann (il primo CD uscito nel 2015, il secondo un anno dopo). Nel 2017 è previsto un ulteriore CD Decca con una selezione di Arie e Lieder scozzesi di Haydn e Beethoven, in collaborazione con il mezzosoprano Monica Bacelli. È per la prima volta ospite della Società.
Sabato 11 marzo 2017, ore 17.30
Alessandro Taverna pianoforte- Chopin – Scherzo n. 1 in si minore op. 20- – Scherzo n. 2 in si bemolle minore op. 31 – – Scherzo n. 3 in do diesis minore op. 39 — Scherzo n. 4 in mi maggiore op. 54 — Sonata n. 3 in si minore op. 58
Poco più che trentenne, Taverna sta confermandosi come uno dei musicisti più interessanti della scena musicale, inanellando una serie di prestigiosi concerti per le migliori istituzioni, a cominciare dalla Scala dove in febbraio, ospite dell’Orchestra Filarmonica, ha eseguito il Concerto n.2 di Liszt, sul podio Fabio Luisi.
Veneziano di nascita, si diploma alla Fondazione Musicale S. Cecilia di Portogruaro col massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore. Completa la sua formazione artistica all’Accademia Pianistica di Imola con Franco Scala e Piero Rattalino. Consegue il diploma cum laude all’Accademia Nazionale S. Cecilia di Roma con Sergio Perticaroli, alla Lake Como Piano Academy e alla Hochschule für Musik, Theater und Medien di Hannover con Arie Vardi.
Sono numerose le sue affermazioni in concorsi pianistici internazionali tra i quali il Piano-e-Competition (Stati Uniti), i concorsi di Londra, di Hamamatsu (Giappone), Concorso Busoni di Bolzano, Premio Venezia, Premio Skrjabin, Premio “Arturo Benedetti Michelangeli”.
Il Concorso Pianistico di Leeds nel 2009 lo proietta in campo internazionale, nelle più importanti sale e stagioni musicali: Teatro alla Scala di Milano, Musikverein di Vienna, Royal Festival Hall e Wigmore Hall di Londra, Gasteig di Monaco, Konzerthaus di Berlino, Philharmonic Hall di Liverpool, Sala Verdi e Auditorium di Milano, Bridgewater Hall di Manchester, Auditorium Parco della Musica di Roma.
In qualità di solista collabora con prestigiose orchestre quali Filarmonica della Scala, Münchner Philharmoniker, Royal Philharmonic, Minnesota, Royal Liverpool Philharmonic, Bucharest Philharmonic, Scottish Chamber, Bournemouth Symphony, Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, Orchestra del Festival di Brescia e Bergamo, diretto da direttori quali Fabio Luisi, Lorin Maazel, Daniel Harding, Michele Mariotti, Thierry Fischer, Pier Carlo Orizio, Reinhard Goebel. È stato scelto dalla fondazione internazionale “Keyboard Trust” di Londra, per esibirsi in una serie di recital in Europa e negli Stati Uniti. Giorgio Napolitano gli ha conferito il “Premio Presidente della Repubblica 2012” per meriti artistici e per la sua carriera internazionale. È per la prima volta ospite della Società.
Sabato 25 marzo 2017, ore 17.30
Quartetto Guadagnini
Fabrizio Zoffoli e Giacomo Coletti violini- Matteo Rocchi viola- Alessandra Cefaliello violoncello
Carpi – Due movimenti per quartetto d’archi- Dvořák – Quartetto n. 12 in fa maggiore op. 96 “Americano”- Brahms – Quartetto n. 1 in do minore op. 51 n. 1
il Quartetto Guadagnini nasce nel 2012 dall’unione di quattro giovani musicisti provenienti da Ravenna, Pescara, Bari e Roma. Attualmente si sta perfezionando con il Quartetto di Cremona presso l’Accademia Stauffer di Cremona, con Hatto Beyerle presso l’ECMA (European Chamber Music Academy) e con Pavel Vernikov. Nonostante la recente formazione, il Quartetto Guadagnini si è già aggiudicato la XVI edizione del Concorso Internazionale Pietro Argento di Gioia del Colle (BA), il Concorso Musicale Marco Dall’Aquila e più recentemente il Concorso Internazionale Massimiliano Antonelli di Latina presieduto da Bruno Giuranna. Nel 2014 vince il premio Piero Farulli nell’ambito del Premio Abbiati della critica musicale italiana.
Vanta un ampio repertorio che dal classico e romantico arriva al Novecento e alla musica del nostro tempo. Si è già esibito in diverse importanti realtà del panorama musicale nazionale: Accademia Filarmonica Romana, a Cremona per l’inaugurazione dell’Auditorium Arvedi del Museo del Violino di Cremona, Unione Musicale di Torino, Società Umanitaria, Bologna Festival, Amici della Musica di Padova, Teatro Alighieri di Ravenna, Associazione A. Mariani, Teatro Ponchielli, Teatro Massimo di Pescara, Teatro Savoia di Campobasso e Camerata musicale barese. Nel 2015 si è esibito con la pianista Beatrice Rana all’Istituto italiano di cultura di Parigi dove ben presto è stato nominato ensemble in residence con concerti dedicati in particolare al repertorio del Novecento e contemporaneo italiano (Malipiero, Colasanti) e dell’est europeo (Janáček, Bartók). Recentemente si è esibito al Festival dei due mondi di Spoleto nell’opera Tre Risvegli di Silvia Colasanti. Su RAI 5 è stato protagonista di Inventare il tempo, una trasmissione ideata e condotta da Sandro Cappelletto, in una puntata dedicata al Quartetto K 465 “Le dissonanze” di Mozart, su RAI 3 accanto a Corrado Augias e Giovanni Bietti ha partecipato alla trasmissione “Visionari”. È inoltre ospite regolare di trasmissioni ed emittenti radiofoniche dedicate alla grande musica. Collabora con i compositori Paolo Cavallone, di cui ha eseguito e registrato il brano Mercutio (2009) e Raffaele Bellafronte, di cui ha inciso per Tactus il brano For Five… in quintetto con il chitarrista David di Ienno. Il Quartetto Guadagnini gode della possibilità di suonare quattro strumenti d’eccezione, di scuola piemontese, ricevuti in prestito da Gianni Accornero: Fabrizio Zoffoli suona un violino di Giovanni Francesco Pressenda del 1838, Giacomo Coletti un Francesco Guadagnini del 1885, mentre Matteo Rocchi e Alessandra Cefaliello, rispettivamente, una viola e un violoncello di Annibale Fagnola del 1910. È stato ospite della stagione concertistica nel 2014. Quello stesso anno ha partecipato anche alla master class per giovani quartetti d’archi tenuta da Hatto Beyerle e dal Quartetto di Cremona organizzata dalla nostra Società in occasione dei 150 anni, con concerto finale all’Auditorium San Fedele.
Biglietti
– € 10
– € 5 per i Soci della Società del Quartetto o del FAI, su prenotazione sino a esaurimento dei posti
– Ingresso gratuito per i Soci di entrambe le istituzioni (sia del FAI che della Società del Quartetto), su prenotazione sino a esaurimento dei posti
Il biglietto comprende la possibilità di visitare la Villa il giorno del concerto o in altra data entro il 31 marzo 2017 con prenotazione obbligatoria al n. 02 76340121 (da mercoledì a venerdì)
Gli omaggi e i biglietti ridotti a 5 € possono essere ritirati o acquistati in via Durini a partire da lunedì 2 gennaio 2017 presentando le tessere associative (da lunedì a venerdì ore 13.30 – 17.30).
Il biglietto intero a 10 € è in vendita anche online (www.quartettomilano.it e www.vivaticket.it).
È inoltre possibile ritirare le prenotazioni e acquistare gli eventuali biglietti ancora disponibili presso la biglietteria di Villa Necchi Campiglio a partire da un’ora prima del concerto.
Per informazioni e prenotazioni:
Società del Quartetto
Via Durini 24 – 20122 Milano
tel. 02 795393
info@quartettomilano.it
www.quartettomilano.it