Napoli è spesso protagonista al Castello di Grumello, questa volta ancora con il mandolino, liuto a manico corto nato nel XVII secolo proprio a Napoli e da lì diffuso nel mondo con innumerevoli versioni (catanese, irlandese, portoghese, brasiliano, cileno, americano, genovese barocco, milanese con sei corde). Mandolino napoletano vuol dire Raffaela Calace: nipote e figlio d’arte (nonno Nicola fondò la liuteria Calace nel 1825 a Procida dove si trovava confinato per motivi politici, il padre Antonio costruì pregiatissimi mandolini che si possono ammirare in collezioni private) Raffaele fu liutaio, musicista, compositore di 180 opere per strumenti a plettro, universalmente definito “il Paganini del mandolino” per la forza e l’espressività delle sue opere.
Al Castello avrete la possibilità di un’esposizione multisensoriale con una visita alle Cantine inebriate in questo periodo dai profumi della vendemmia, con un pranzo a base di specialità napoletane, con la visione dell’esposizione di alcuni strumenti antichi della collezione privata Calace e infine con il concerto di musiche per pianoforte e mandolino, mandolyra, liuto cantabile con
Dove, come, quando
- appuntamento alle ore 11.00 per chi desidera visitare il Castello
- alle 12.00 concerto, a seguire – circa 13.30 – pranzo con specialità napoletane
- alle 15.00, prima del tradizionale bis, il liutaio Calace parlerà degli strumenti esposti, della storica famiglia di liutai e della loro magica professione
- ingresso, visita al Castello, concerto e pranzo 50 € a persona
- indispensabile prenotare entro il 5 novembre (tel. 348.3036243)
Per info: email: info@castellodigrumello.it