La barbara uccisione dell’archeologo Khaled al Assad, da 50 anni direttore degli scavi di Palmira, decapitato dopo un mese di torture dai fanatici integralisti del Califfato islamico è una tragedia innanzi tutto per il suo paese, la Siria, ma è un atto terroristico compiuto contro la cultura del mondo con l’intento di cancellare la storia di Palmira, città ellenistica e romana, grande capitale dell’impero romano, patrimonio dell’umanità dichiarato dall’Unesco. Abbiamo ancora negli occhi l’immagine dei lugubri miliziani dell’Is, vestiti a lutto con le loro bandiere nere che si fanno fotografare sul palcoscenico in marmo del bellissimo teatro romano. Ora Palmira, la città dei palmeti e delle colonne a nord est di Damasco è stata profanata, dopo tre millenni di storia.
L’Auser, attraverso la rete dei circoli culturali e dei volontari impegnati nel sistema museale nazionale, aderisce all’appello lanciato dal presidente dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, Piero Fassino: Bandiere a mezz’asta in tutti i musei e i luoghi di cultura dello Stato per onorare Khaled al Assad.
In tutti i circoli culturali dell’Auser va affisso questo comunicato e le bandiere saranno listate a lutto, i nostri volontari che svolgono attività nei musei indosseranno, nelle giornate decise a livello regionale, la fascia del lutto al braccio.
Per l’Auser, da sempre impegnata a diffondere e difendere la cultura, si tratta di una doverosa iniziativa per onorare la figura di Khaled al Assad e condannare i crimini e la barbarie, i totalitarismi e il terrorismo, un iniziativa che vuole invitare tutti a lasciare la strada della violenza per ascoltare e vivere le relazioni profonde tra popoli diversi fondate sulla conoscenza e sul rispetto della storia di tutti.