Hai presente quelle persone pesanti che ogni minima cosa che fanno pare siano sempre in procinto di salvare il mondo? Non dar retta a questa gente, che si sente in dovere di riempirsi la vita di attività frenetiche persino nei momenti di relax. “Il tempo libero di alcuni è pieno di impegni: in campagna o nel loro letto, persino in solitudine, lontani da tutti, non se ne stanno mai in pace.”
E gli svagati che vogliono farti credere che il loro irritante modo di fare sia segno di virtù? Non mantengono la loro parola, disattendono le promesse e pretendono anche che questo atteggiamento sia creativo. Oltretutto trattano te che cerchi di comportarti in modo serio e affidabile come se fossi un povero stupido. “Molte cose le dimenticano, ma molte fanno finta di dimenticarle. Di alcuni difetti si compiacciono, come se fossero una prova della loro felicità. Un uomo che sa quel che fa lo considerano un poveraccio di poco conto.”
Che dire poi di coloro che ti ammorbano con i loro problemi, che ti chiamano tenendoti in ostaggio per ore con la lista delle loro pensate (senza chiederti nemmeno come stai, perché tanto a loro interessa solo che tu respiri e che dica ogni tanto un sì) e poi, dopo averti fatto attraversare deserti di noia e averti estorto consigli, sconfessano te, se stessi e il mondo intero e tornano a fare gli errori di cui prima di lamentavano? “Inutile è ricordare tutti quelli che fanno sincera autocritica, denunciando gli errori della propria esistenza. Ma non mutano gli altri né se stessi, perché, finite le chiacchiere, ritornano alle vecchie abitudini.”
Queste persone abusano del tuo tempo, te ne rendi conto? Quando ti cercano dovresti rispondere loro che ti aspetta la tua astronave per Marte e abbandonarli al loro destino. “Mi meraviglio sempre quando vedo che alcuni chiedono il loro tempo a persone che sono più che disposte a concederlo. Si scherza con la cosa più preziosa di tutte senza accorgersene, perché è immateriale.”
Il fatto è che costoro ti portano via pezzi della tua vita e tu glielo lasci fare. Così, alla leggera.
Invece tu sei vivo adesso e adesso devi vivere. Non fare come quelli che programmano il futuro, che fanno tutto in modo meticoloso, che rimandano le cose belle a un momento più opportuno. Quelli per cui è sempre troppo tardi o troppo presto o troppo caro o troppo impegnativo o troppo qualcosa. “Che può esserci al mondo di più sciocco dei ragionamenti di coloro che si dicono previdenti? Si preparano alla vita futura sacrificando quella presente, ma il modo migliore di sprecare la vita è proprio quello di rinviarne il godimento. Tutto ciò che deve ancora venire è incerto: vivi il tuo presente.”
Certo, non è una cosa che si impara in un attimo. A vivere, intendo. “Per imparare a vivere ci vuole tutta la vita e, cosa meravigliosa ancor di più, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.”
Intanto che sei vivo studia e impara. Ma soprattutto non stancarti per nessun motivo di pensare: questo è il segreto per diventare ogni giorno un po’ più saggi ed esperti. “Soli fra tutti raggiungono la vita serena coloro che si dedicano alla sapienza: sono i soli che sanno vivere, perché non si limitano ad amministrare la loro vita, ma aggiungono alla propria anche le vite precedenti.”
La vita precedente che aggiunge qualcosa alla tua in questo caso è quella di Lucio Anneo Seneca. Tutte le frasi tra virgolette sono sue(ecco spiegati i pensierini a sorpresa) e sono tratte dall’opera intitolata La brevità della vita.
Duemila anni e non sentirli.