“Invecchiare nel ventunesimo secolo: un traguardo e una sfida” è il titolo di uno studio realizzato dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA).
In dieci anni gli anziani raddoppieranno e saranno uno su cinque entro il 2050; tra i 15 Paesi che hanno oltre 10 milioni di anziani, sette sono Paesi in via di sviluppo; solo il Giappone ha una popolazione anziana superiore al 30% del totale, ma entro il 2050, 64 Paesi raggiungeranno questa percentuale. Per 100 donne sessantenni nel mondo, attualmente ci sono solo 84 uomini. Per quanto riguarda gli ottantenni invece, si contano 61 uomini ogni 100 donne.
Questo cambiamento demografico avrà conseguenze sociali ed economiche profonde, che coinvolgeranno la società e la comunità globale. Il rapporto propone nuovi modi per massimizzare le opportunità di una popolazione anziana in aumento. Sono infatti evidenziati dieci punti per ampliare le opportunità di una società che invecchia. Gli anziani non sono un gruppo omogeneo al quale applicare politiche taglia unica, è importante non standardizzare in un’unica categoria, ma riconoscere le differenze e le specificità come per qualsiasi altra fascia d’età. Ogni gruppo di anziani ha necessità e interessi particolari, che devono essere presi in considerazione in modo specifico, attraverso l’adozione di modelli di intervento e programmi su misura.
Dieci priorità per massimizzare le opportunità delle popolazioni anziane
1. Riconoscere l’inevitabilità dell’invecchiamento della popolazione e la necessità di preparare adeguatamente tutte le parti in causa (governi, società civile, settore privato, comunità e famiglie) all’aumento del numero di persone anziane. Per far questo, è necessario migliorare la comprensione del problema, rafforzare le capacità nazionali e locali, e attuare le riforme politiche, economiche e sociali necessarie per adattare le società a un mondo che invecchia.
2. Garantire che tutte le persone anziane vivano in condizioni di dignità e sicurezza, che abbiano accesso ai servizi sociali e alle cure mediche di base e che abbiano un reddito minimo grazie all’attuazione di piattaforme nazionali di protezione sociale e altri investimenti di natura sociale volti ad aumentare l’autonomia e l’indipendenza delle persone anziane, prevenire l’impoverimento nella terza età e contribuire a un invecchiamento in migliori condizioni di salute. Tali azioni dovrebbero essere basate su una visione a lungo termine, sostenute da un impegno politico forte e da fondi sicuri che possano prevenire impatti negativi in tempo di crisi o cambi di governo.
3. Sostenere le comunità e le famiglie per sviluppare un sistema di sostegno allo scopo di garantire alle persone anziane piu fragili le cure a loro necessarie sul lungo periodo e promuovere a livello locale un invecchiamento attivo e in buone condizioni di salute per favorire l’invecchiare nella propria comunità.
4. Investire nelle giovani generazioni, attraverso la promozione di comportamenti sani e garantendo istruzione e opportunità lavorative, accesso ai servizi sanitari e copertura previdenziale per tutti i lavoratori come migliore investimento per migliorare la vita di generazioni future di anziani. E’ necessario promuovere il lavoro flessibile, l’apprendimento lungo tutta la vita e l’aggiornamento professionale per facilitare l’integrazione nel mercato del lavoro degli anziani di oggi.
5. Sostenere gli sforzi nazionali e internazionali per sviluppare ricerche comparative sull’invecchiamento, e fare in modo che i dati e i risultati di questa ricerca, sensibili alle questioni culturali e di genere, siano disponibili per la definizione delle politiche.
6. Integrare l’invecchiamento in tutte le politiche di genere e le questioni di genere nelle politiche di invecchiamento, prendendo in considerazione le diverse esigenze di uomini e donne anziani.
7. Garantire l’inclusione dell’invecchiamento e delle esigenze degli anziani in tutte le politiche e i programmi di sviluppo nazionali.
8. Garantire l’inclusione dell’invecchiamento e delle esigenze degli anziani negli interventi umanitari nazionali, nei piani di attenuazione e adeguamento ai cambiamenti climatici e nei programmi di gestione e preparazione alle catastrofi.
9. Assicurarsi che i problemi legati all’invecchiamento siano adeguatamente presi in considerazione nei programmi di sviluppo post 2015, anche attraverso lo sviluppo di obiettivi e indicatori specifici.
10. Sviluppare una nuova cultura dell’invecchiamento basata sui diritti e un cambiamento di mentalità e atteggiamenti sociali nei riguardi delle persone anziane, perche da beneficiari dello stato sociale possano trasformarsi in cittadini attivi e partecipi. A questo scopo, è necessario lavorare per sviluppare strumenti internazionali per i diritti umani e per il loro recepimento nelle legislazioni nazionali insieme a misure affermative per combattere la discriminazione basata sull’eta e favorire il riconoscimento delle persone anziane come soggetti autonomi.