Cyber criminali e Sextortion

Pubblicato il 6 Maggio 2019 in , , , da Daniela Sanna

Una particolare forma di adescamento: il Sextortion

Il Sextortion è un fenomeno in costante ascesa nel nostro Paese. Si tratta di una pratica spesso usata da cyber criminali per estorcere denaro alle povere vittime. Sono gli uomini le principali vittime di questa truffa, anche se non mancano i casi di utenti donne raggirate in questo modo. Gli esperti fanno sapere che le vittime vengono scelte in base alla loro situazione familiare e alla carica che ricoprono. Per esempio uomini sposati con figli o medici piuttosto che avvocati sono tra le vittime preferite dei cyber criminali che praticano truffe di Sextortion. Questo persone hanno una maggiore probabilità che per nascondere le foto e i video paghino il riscatto senza denunciare l’accaduto.

Cosa è il Sextortion (sex+extortion) overo ricatto sessuale tramite chat

Sextortion è una parola ancora poco conosciuta che sta per “ricatto sessuale”, si tratta di uno dei pericoli più nuovi ed inquietanti del web.

Modalità con le quali una persona viene adescata 

Ecco come avviene una Sextortion o estorsione sessuale tramite chat online :

  • Si inizia con la richiesta di amicizia da parte di una donna intrigante o di un uomo di bell’aspetto, ad esempio su Facebook
  • Una volta accettata l’amicizia si viene attirati in una chat privata esterna al sito di primo contatto, ad esempio su Skype. Un complice nel frattempo copia tutta la lista dei vostri amici sul social network.
  • Entrati in chat l’utente misterioso inizia con domande dirette : “sei solo in casa?”, “hai per caso una webcam?”
  • La vittima viene ammaliata da una donna o un uomo che dall’altra parte hanno atteggiamenti sessuali provocanti
  • La vittima sempre più “intrigata” su richiesta dell’interlocutore inizia a spogliarsi a sua volta …
  • Dall’altra parte filmano e registrano il tutto
  • L’utente misterioso mentre viene registrato il filmato incanto cancella il suo profilo dall’account social del contatto iniziale
  • Inizia l’estorsione vera e propria con la richiesta di denaro per non pubblicare il materiale scottante sui social o inviarlo ai vicini di casa della vittima ( in molti casi vengono indicati i nomi reali dei vicini della vittima, grazie ad una ricerca su Internet, per rendere la richiesta più veritiera )
  • Per fare pressione psicologica vengono mostrati gli screenshot catturati, uno alla volta e mandati in successione per suscitare sempre più angoscia …

Cosa NON fare se si è stati vittima di una Sextortion o ricatto sessuale sul web  

  • accettare il ricatto per il senso di vergogna, invece di denunciare
  • essere consapevoli del fatto che anche se pagate nessuno vi rassicura che l’estorsione/ricatto non continui. Anzi possiamo dire per esperienza che la richiesta di pagamento continua all’infinito.

Cosa fare se ci si sta accorgendo di essere vittima di una Sextortion o estorsione sessuale sul web 

  • se l’estorsione è avvenuta su un social network,  avvisare subito il centro assistenza segnalando il profilo dell’estorsore  e bloccandolo ( per Facebook  https://www.facebook.com/help/167722253287296 – per Skype https://support.skype.com/it/faq/FA34447/cosa-devo-fare-in-caso-di-comportamento-offensivo-su-skype )
  • cercare di ottenere più elementi possibili sull’identità del vostro estorsore prima di bloccare il contatto su tutti i social e servizi chat. Questo punto è fondamentale. Se non si hanno elementi identificativi e si blocca il truffatore subito, la vostra denuncia sarà meno efficace e l’estorsore si potrà rifare vivo anche dopo 1 mese per richiedervi nuovamente dei soldi;
  • controllare in modo approfondito la presenza di eventuali pubblicazioni con i mezzi e le competenze di cui si dispone. Purtroppo negli ultimi periodi gli estorsori per dimostrare la veridicità dei loro intenti effettuano subito, prima ancora di richiedere dei soldi, delle vere pubblicazioni su blog e canali video, che se non rimosse vengono indicizzate da google;
  • salvare le conversazioni avvenute come prove per una denuncia;
  • “stare al gioco” e richiedere all’estorsore di poter effettuare un bonifico piuttosto che un versamento su sistemi di pagamento non rintracciabili;
  • richiedere di inviare una email al vostro indirizzo (creandone uno nuovo che poi non userete più ) con i dati per effettuare il pagamento, trovando una scusa, per poi analizzare gli header del messaggio e individuare l’Ip del mittente e la sua posizione geografica. Elementi utili per la denuncia. Se riuscite a portare l’estorsore dalla chat alla email avete ottenuto un successo. In aggiunta potete poi cambiare tutte le email con le quali siete venuti in contatto, rendere al massimo privato il vostro profilo di Facebook, soprattutto la lista degli amici rendendola visibile solo a voi. Cambiare immagine del profilo. Potete in via cautelativa disattivare FB per qualche giorno.  Bloccate questa persona da msn, skype, facebook, hangout … e segnalatela. Se i truffatori hanno il vostro cellulare non rispondere mai.Non rispondere più per almeno 30 giorni a qualsiasi messaggio o richiesta di amicizia, se non vi trovano, loro si stancheranno di ricattarvi. La truffa non funziona se non riescono a raggiungervi per ricattarvi, rendetevi introvabili eliminando ogni contatto con i truffatori.

Naturalmente bisogna denunciare subito alla Polizia Postale l’accaduto(https://www.commissariatodips.it/): il comprensibile pudore nel riferire particolari intimi o nell’ammettere di essersi comportati ingenuamente non deve prevalere sul legittimo diritto ad essere tutelati ed a veder perseguito l’autore di comportamenti illegali. Il personale della Polizia di Stato è tenuto per legge al massimo riserbo ed è anche preparato all’ascolto di vicende “intime” ed in grado di prestare assistenza adeguata. Tra l’altro la Polizia ha attivato un servizio di denuncia via web dei reati informatici che prevede l’espletamento della prima parte della denuncia direttamente da casa, scegliendo la stazione di Polizia e godendo di una corsia preferenziale.Ricordate però che l’atto che inserirete è “solo” lo schema sul quale sarà possibile effettuare, nell’ufficio di polizia prescelto, eventuali integrazioni ed assumerà valore legale di denuncia solo con la sottoscrizione davanti all’Ufficiale di Polizia.