Nel giugno 1890 appare il primo e più antico slogan pubblicitario italiano. La mostra a Mamiano di Traversetolo presso Parma illustra la nascita di una delle prime forme di comunicazione diretta, fino al 10 dicembre. Da non perdere
È la pubblicità la protagonista della mostra aperta fino al 10 dicembre 2017 nei saloni della Fondazione Magnani-Rocca – la ‘Villa dei Capolavori’ a Mamiano di Traversetolo presso Parma che fu la sontuosa dimora di Luigi Magnani.
“Volete la salute?? Bevete il Ferro China Bisleri”. È il 22 giugno 1890 e sulla “Tribuna Illustrata” appare il primo e più antico slogan italiano a cui ne seguirono tanti negli anni successivi come: “Bianchezza dei denti Igiene della Bocca …. La vera Eau de Botot è il solo dentifricio approvato dall’Accademia di Medicina di Parigi” fino al celebre “A dir le mie virtù basta un sorriso” per il dentifricio Kaliklor (1919) esito felice di un concorso aperto a tutti e divenuto una pietra miliare della storia della comunicazione pubblicitaria.
Da questi primi passi della storia della pubblicità prende avvio la mostra, a cura di Dario Cimorelli e Stefano Roffi, che, attraverso duecento opere dalla fine dell’Ottocento all’era di Carosello, si pone l’obiettivo di raccontare la nascita in Italia della pubblicità dalle sue prime forme di comunicazione semplici e dirette, all’introduzione dell’illustrazione come strumento persuasivo e spiazzante per novità e per fantasia, al rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario attraverso i diversi media, dal più conosciuto manifesto, alla locandina, alla targa di latta e poi al packaging della confezione, fino all’arrivo della radio come strumento di comunicazione di massa.
La prima sezione racconta come i primi illustratori furono in primo luogo artisti e i loro bozzetti e manifesti fossero realizzati seguendo l’idea dell’illustrazione come elemento di comunicazione, in primo luogo bello e quindi indipendente dal contenuto promosso, dove la rappresentazione spesso stupisce, altre volte cattura l’attenzione per la sua costruzione e composizione cromatica, altre volte impaurisce, altre ancora attrae con ironia.
La seconda sezione è dedicata al rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario, dove uno rafforza l’altro, dove il prodotto è rappresentato, o comunque evocato nella rappresentazione, e quindi descritto con il suo nome e la sua marca alcune volte associato a uno slogan che ne rafforza le caratteristiche e la sua distintività. In questa sezione divisa in capitoli, attraverso marchi celeberrimi quali Barilla, Campari, Cinzano, Motta, Pirelli e molti altri, si indaga il mondo del manifesto in un incrocio virtuoso tra temi (la donna, gli animali, l’uomo), i settori merceologici (bevande, moda, trasporti, turismo), le scuole (le grafiche Ricordi, Richter, Chappius), le prime agenzie pubblicitarie (Maga, Acme Dalmonte) e i grandi maestri (fra i quali, Cappiello, Dudovich, Mauzan, Codognato, Carboni, Nizzoli, Testa).
La terza sezione riguarda tutti gli strumenti di promozione pubblicitaria che si sono sviluppati accanto al più conosciuto manifesto, come locandine, depliant, targhe in latta fino all’illustrazione della confezione. La quarta e ultima sezione è dedicata ai nuovi strumenti di comunicazione che si affacciano dal 1920 in poi, la radio prima e poi la televisione fino al giorno in cui nacque Carosello.
“Pubblicità! La nascita della comunicazione moderna” – fino al 10 dicembre 2017
Fondazione Magnani-Rocca
via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma)
Orari: dal martedì al venerdì continuato 10-18 – sabato, domenica e festivi continuato 10-19. Lunedì chiuso.
Ingresso: € 10,00 – € 5,00 over 60
Per informazioni e prenotazioni: 0521 848327