Il sogno di un figlio (a ogni costo) li ha portati a diventare mamma a 58 anni e papà a 72. È successo al Buzzi di Milano, tra gli ospedali più attrezzati della Lombardia per seguire gravidanze difficili. Sono nati due gemelli, un maschio e una femmina. Mentre l’Italia s’interroga sul caso della bimba di Mirabello Monferrato sottratta ai genitori di 58 e 70 anni dopo un mese e tre giorni («per ripetuti casi di abbandono»), un’altra coppia praticamente della stessa età a Milano brinda al giorno più felice della vita. Le cartelle mediche raccontano di 27 anni di tentativi, la prima fecondazione assistita provata a metà degli anni Ottanta, cure di ormoni ed ecografie accompagnate da speranze e delusioni. E, infine, il desiderio realizzato grazie all’ultimo fortunato impianto di embrioni in un Paese dell’Est.
È una storia senza Vip: non c’è la rockstar Gianna Nannini madre a 54 anni e neppure la donna in carriera che ha ritardato la maternità senza fare i conti con l’orologio biologico. Qui ci sono un’impiegata e un meccanico in pensione che non si sono mai arresi davanti alle difficoltà di diventare genitori. I due hanno sfidato la legge, si sono spinti fuori dall’Italia, dove sono vietate tecniche di fecondazione assistita di questo tipo: la donazione di ovuli da parte di un’estranea è stata l’unica chance per avere figli.
Le maternità in menopausa, fino a ieri impensabili, oggi sono ricercate con ostinazione. È una sfida (egoistica) al destino oppure una dimostrazione di coraggio nell’inseguire il proprio sogno di felicità? In Italia partorire oltre i 30 anni è diventato ormai la normalità: l’età media al primo figlio delle madri italiane è di 31 anni (il 65% delle mamme ha tra i 30 e i 39 anni). Alcune attrici hanno poi contribuito a sdoganare i figli messi al mondo superati i 40. E, con la Nannini e Heather Parisi, hanno fatto discutere le maternità over 50. Ora la cronaca racconta di gravidanze che infrangono le barriere biologiche, con madri-nonne 60enni.
One thought on “Genitori a 60 anni: sfida egoistica al destino o dimostrazione di coraggio?”
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Non penso sia una scelta più egoistica di chi ce l’ha a 25 ani, che magari spera di essere mantenuto e curato in età avanzata!!!!!
Da piccola, mi raccontavano della mamma di Giovanni Battista (se non sbaglio) che figliò in età avanzata, diciamo che ormai pensava fosse impossibile che avesse un figlio. eppure nacque, che sia come il caso della mamma che ebbe un figlio vergine o no, fatto sta che di maternità ad età avanzata si è parlato, forse poco, ma esiste. Non penso ai figli che hanno genitori anziani o cose di questo tipo, ci sono tanti genitori giovani etc etc. Ho amici con figli a 45 anni, dicono sia faticoso. molto dipende dallo stato fisiico dei genitori.