CD e altre musiche di giugno, di Ferruccio Nuzzo

Pubblicato il 31 Maggio 2020 in , da Ferruccio Nuzzo

Ho sovente citato, in questa pagina, Luca Marconato, mai, tuttavia, le sue registrazioni come liutista o virtuoso della chitarra barocca. Poiché Luca è anche un regista dai molteplici talenti, e sono i suoi video che me lo hanno fatto scoprire, dei clips che alla raffinata e fantasiosa estetica dell’immagine associano una grande musicalità.

Il primo che me lo rivelò era dedicato à Marchand!, il bellissimo cd di Luca Oberti (questo video fu nel 2016 tra i finalisti per il «David di Donatello»); poi quello per le Sonate per mandolino di  Domenico Scarlatti (Anna Schivazappa, Pizzicar Galante) e tanti altri, musicali e non, come quello recentissimo dedicato al Covid-19 ed alle sfide affrontate in Italia dalla filiera agroalimentare per garantire il continuo approvvigionamento di cibo sano e sicuro sulle nostre tavole, un video per il quale Luca ha anche scritto la musica (e sua figlia Veronica partecipa …).

È arrivato ora il momento di parlare di Luca solista, che, alla sua seducente chitarra barocca, ha associato un altro straordinario musicista, Andrea Piccioni, in un programma quanto meno originale di musiche di grandi virtuosi spagnoli (sopratutto) ed italiani, musica popolare sublimata dalle inedite sonorità delle percussioni e da una sorprendente ricchezza ritmica.

Andrea  è un mago che anima ogni sorta di strumento – sopratutto tamburi a cornice, tamburelli, tamburi baschi (quelli con i sonagli attorno) – ma anche le magiche kartal, o crotali, anche dette sgnacchere, una sorta di nacchere – originarie del Rajastan (ma se ne trovano sino in Uzbekistan). Giusto un paio di tavolette di legno per mano che emettono un suono secco e scoppiettante in un gioco continuo d’equilibrio – quasi un moto perpetuo che trattiene le tavolette anche se il solista slancia per aria le sue mani in vertiginosi mulinelli per ottenere ogni sorta di ritmi e degli effetti spettacolari di rapidità. Potrete vederle nel video della Jacaras di Gaspar Sanz, l’autore più presente nel programma del cd (lo spagnolo Sanz fu prete, teologo, filosofo e organista-compositore; a Napoli studiò la chitarra lasciando un metodo per questo strumento, ricco di 90 arrangiamenti di danze del suo paese e di melodie napoletane).

Questo singolare ed entusiasmante cd si può, per ora, trovare in digitale su tutte le piattaforme (Amazon, Spotify, iTunes …); una copia fisica può, tuttavia, essere richiesta sul sito www.duobarocco.com o www.lucamarconato.com.

Cuerdas y golpe   

Duo Barocco – Luca Marconato: chitarra barocca, Andrea Piccioni: percussioni –  (51’)


Gaspar Sanz, Jacaras   https://youtu.be/Ig4o2a8591U


Evocación  

Quatuor Eclisses Ad Vitam Records (57’43)

Come, appunto in un’evocazione, il cd inizia delicatamente, quasi in sordina, come se la musica sorgesse da lontano, dalle brume di un sogno (e spesso riviene, nel disco, questo effetto di «sfumato», come se dalla molteplicità del quartetto si evocasse il fantasma della chitarra solista). 

Non è la prima volta che vi parlo del Quatuor Eclisses, del suo elegante, sobrio, virtuosismo, delle sue scelte raffinate e originali, e delle sapienti trascrizioni – tutte opera del Quartetto, senza ulteriori indicazioni – che mai abusano dell’amplificazione della massa sonora come banale moltiplicazione della presenza della chitarra, sopratutto per i brani scritti, all’origine, per uno strumento solista. Ascoltate, ad esempio El Corpus Christi en Sevilla dal primo libro di Iberia di Isaac Albéniz. È la fantasiosa messinscena della processione del Corpus Domini, che suggerita dalla composizione originale (per pianoforte), qui trova una sorprendente – anche se mai esagerata – ricchezza di rappresentazione nello sviluppo delle 4 voci del quartetto.

Da un concerto tenuto dal Quatuor Eclisses al teatro dell’Alliance Française vi propongo il video di un estratto – Grave assai & Fandango – dal Quintetto per chitarra e archi n° 4 in re maggiore G. 448 di Luigi Boccherini (uno dei brani più esaltanti presenti nel cd).

http://www.quatuoreclisses.com/video/boccherini-grave-assai-fandango/


alla breve 

Vicente Asencio    

Complete guitar music – Alberto Mesirca: chitarra – Brilliant Classic (56’22)

Vicente Asencio, chi era costui ? Ignoto persino ai dizionari musicali – fatta eccezione di quelli spagnoli – questo dimenticato professore di pianoforte e composizione al Conservatorio di Valencia meritava veramente di ritornare alla luce grazie al prezioso cd dedicato alla sua musica per chitarra solista (spesso dedicata al grande Narciso Yepes, che fu suo allievo) splendidamente interpretata dal virtuoso veneto Alberto Mesirca.

Musica che evoca lo stile dei compositori spagnoli dell’inizio del XX secolo. L’ispirazione popolare è evidente, sublimata, tuttavia, da una poetica che privilegia i colori intimi e delicati.

Registrazione luminosa e sensibile ad ogni sfumatura, ad ogni accento.


Talisman

Karol Beffa Klarthe (64’)

Ho spesso manifestato in queste pagine tutta la mia simpatia ed ammirazione per Karol Beffa, compositore e pianista franco-svizzero di origine polacca, un autore che oggi rappresenta una musica – ed un’arte – che per vivere non ha bisogno di aggrapparsi ad alcuna pseudo ideologia o moda.

Per chi non lo conoscesse ancora, Talisman – realizzato con la collaborazione di Radio France e di notevoli interpreti, come lo stesso Beffa ed il violoncellista Victor Julien-Laferrière – è una compilazione – due composizioni sinfoniche e tre cameristiche -, se non esaustiva, certamente ben rappresentativa dell’arte e della libertà d’ispirazione di questo geniale compositore. 


Écrire le temps    

Nicolas de Grigny: livre d’orgue, Nicolas Labègue: Motets

Nicolas Bucher: organo, Ensemble Gilles Binchois, Dominique Vellard – Hortus (79’43+79’30)

Un’edizione eccezionale, e non soltanto per gli appassionati della musica per organo e vocale del ‘600 francese. Due cd ben pieni riuniscono l’unico, magistrale, Livre d’orgue che raccoglie le composizioni scritte da quell’organista di genio che fu Nicolas de Grigny nella sua brevissima vita (egli morì a 31 anni nel 1703) alternandole ai Mottetti di Nicolas Labègue che a Parigi fu il maestro di de Grigny prima che egli assumesse la carica di organista alla Cattedrale di Reims. 

Nicolas Bucher è interprete appassionato di questa musica lirica e gloriosa, che si eleva in una spiritualità trionfante, e l’organo (moderno) dell’Abbazia della Chaise Dieu ne è il complice ideale con la rude, fremente austerità dei suoi registri. Le bellissime, sapienti voci dell’Ensemble Gilles Binchois intervengono per gli Inni, anch’essi di de Grigny, e per i Mottetti.