“Liste di attesa in Sanità – La soluzione dell’Open Access” di Carlo Rinaldo Tomassini
Il Pensiero Scientifico Editore
Pagine 180 – euro 15,70
Uno dei problemi più sentiti nella nostra Sanità riguarda le liste d’attesa. Una questione apparentemente insormontabile, che invece a Pisa è stata del tutto superata a partire dal 2015. Il metodo chiamato Open Access garantisce la prestazione entro i tre giorni successivi a quello della richiesta da parte del medico di medicina generale. L’autore, che per dieci anni ha diretto l’AOU di Pisa, ne descrive analiticamente la costruzione e il funzionamento.
Nel corso degli ultimi 150 anni la medicina e la sanità hanno vissuto almeno tre rivoluzioni. Fino al Diciannovesimo secolo non vi erano strumentazioni diagnostiche, i farmaci erano limitatissimi, la chirurgia rudimentale e i medici avevano una formazione eterogenea e, spesso, improvvisata. Il Ventesimo secolo è quello della svolta e della grande accelerazione. Nel secolo attuale le scoperte si fanno ancora più incalzanti con nuove fantastiche tecnologie sia diagnostiche che terapeutiche e riabilitative.
Tutto questo determina un enorme aumento della complessità gestionale. Mentre un tempo vi era il medico, solo con la sua conoscenza e saggezza, oggi vi sono altre professioni sanitarie, le tecnologie sono diventate sofisticatissime, la logistica decisiva, le infrastrutture essenziali. E tutto questo oltre che essere difficilissimo da gestire assorbe anche tantissime risorse finanziarie. La sanità è oggi uno dei settori più complessi, costosi e difficili da gestire, ma non sempre tale complessità è affrontata in modo adeguato e questo determina situazioni paradossali come quella di avere contemporaneamente medici insoddisfatti e cittadini più sani ma scontenti.
La qualità dell’assistenza è, infatti, il risultato finale di un complesso intreccio di fattori, quali la capacità di gestione, la razionalità dell’uso delle risorse disponibili, la capacità di governo dell’innovazione e di indirizzo dei comportamenti professionali degli operatori e, non ultima, della gestione del rischio; è il risultato di specifiche scelte di politica sanitaria che intervengono sugli assetti organizzativi e sui meccanismi di trasferimento delle conoscenze scientifiche nella pratica e sulla capacità del sistema di documentare i risultati ottenuti.
La crisi ha posto notevoli sfide per i sistemi sanitari di tutti i Paesi più avanzati, in particolare per quelli Europei, in cui i sistemi di welfare sono molto generosi. In un contesto in cui da un lato disoccupazione e povertà faranno aumentare la domanda di servizi sanitari e dall’altro i bilanci pubblici continueranno ad essere limitati in termini di risorse disponibili, gli effetti della crisi sulla salute rischiano di diventare sempre più evidenti col passare del tempo. La sfida più importante che oggi si possa raccogliere è riuscire a vedere questa crisi economica e finanziaria come un’opportunità per introdurre riforme del sistema sanitario e, più in generale, del sistema di sicurezza socia- le, ma anche di valorizzare scelte manageriali quali quelle descritte in questo testo, efficaci, efficienti, eque e umane.
Le qualità che vogliamo garantire al nostro Servizio Sanitario Nazionale.
L’autore: Carlo Rinaldo Tomassini
Già Direttore Sanitario della USL10 di Firenze poi Direttore Generale dell’AOU di Siena e quindi, per dieci anni, fino al gennaio 2019, Direttore Generale della AOU Pisana. Attualmente dirige la struttura “Benessere Organizzativo” della Azienda Sanitaria Toscana Centro