“La confessione di Schroder” di Amity Gaige: la verità nascosta nella menzogna

Pubblicato il 18 Aprile 2025 in , da Emma Faustini
Schroder

La menzogna è cominciata prestissimo nella vita di Erik Schroder, o Eric Kennedy. La verità potrebbe spiegare perché ha fatto quel che ha fatto. La verità lo potrebbe scagionare, o almeno potrebbe lenire la condanna che il suo comportamento ha meritato. La verità lo potrebbe redimere. Forse

Si parla spesso del fatto che gli scrittori uomini creino dei personaggi femminili credibili, che riescono a comprendere la psicologia dell’altro sesso appieno e fin nelle più intime sfumature. La stessa cosa si può dire delle scrittrici donne, di cui Amity Gaige è senz’altro uno splendido esempio. Se si leggesse questo romanzo senza sapere nulla della sua autrice, si potrebbe benissimo pensare che l’ha scritto un uomo. L’ennesima dimostrazione che gli scrittori, indipendentemente dal sesso o genere a cui appartengono, sanno trovare la voce per parlare in prima persona, ma in una prima persona che non sono loro.

Erik Schroder, o Eric Kennedy, scrive una lunga lettera alla ex moglie per raccontarle finalmente la verità. La verità potrebbe spiegare perché ha fatto quel che ha fatto. La verità lo potrebbe scagionare, o almeno potrebbe lenire la condanna che il suo comportamento ha meritato. La verità lo potrebbe redimere. Forse. Ma la verità, intanto è dannatamente complicata. Quando la menzogna è cominciata prestissimo nella tua vita, e quando ti sei sentito te stesso e realizzato e libero e funzionante solo fingendo di essere un altro, come si fa ad accettare la verità? Ad accoglierla e sostituirla alla menzogna?

Quando lo incontriamo nel romanzo, Erik Schoder si chiama Eric Kennedy. Erik Schroder è arrivato scappando dalla Germania dell’est con il padre, è cresciuto in uno squallido condominio alla periferia di Boston. Eric Kennedy è nato per caso, per entusiasmo, quando Eric Schroder per aumentare le sue possibilità di partecipare a un camp estivo si è dato quel nome. E ci si è trovato bene. Lo metteva al riparo dalle domande imbarazzanti. Gli è bastato aggiungere un paesino inesistente ma vicino a Hyannis Port, incidenti e sfortune che lo hanno lasciato senza famiglia. E sì, la parentela con i Kennedy che c’è ma preferisce non parlarne. Dopo di che è stata tutta una passeggiata. Il college, l’amore con Laura, il lavoro, la figlia.

Bugie sopra bugie. Bugie magiche. Perché tutto fila liscio e meraviglioso. Poi un giorno l’amore finisce: non un giorno esatto, ma tanti giorni in cui scema a poco a poco fino al momento in cui non c’è più. Finisce anche il lavoro. Allora le bugie magiche diventano delle costrizioni, delle briglie che soffocano. In un’ultima scorribanda con la figlia, a cui decide di confessare la verità, Eric Kennedy Schroder gioca tutte le sue carte, le gioca male, perde tutto. Eppure si è dalla sua parte, i lettori, per tutto il tempo. Lo si vede mettersi nei guai, ogni passo in un guaio peggiore, e si vorrebbe dirgli qualcosa, anche se poi non si saprebbe cosa. Come in un thriller in cui lo spettatore vede il pericolo prima del protagonista, si sa che Schroder finirà malissimo. E lo si perdona. Lo si capisce. In fondo si è solo stati più fortunati, chi è riuscito a fermarsi prima del precipizio.

Quello che dice Gaige, alla fine, è quanto la narrazione che si fa di sé stessi possa guidare o anche trasformare la vita. Si è fatti di storie, e tutto quello che succede ha bisogno di essere ricondotto a una narrazione. Se quello che succede è insopportabile, o incomprensibile, lo scarto tra la narrazione e la realtà può essere insostenibile. Eppure resta della verità anche dentro la menzogna, se non altro la verità del desiderio. Quello profondo di essere amati e riconosciuti. È di sicuro in questo desiderio che ci si riconosce e ci si affeziona all’adorabile impostore Eric Kennedy. Buona lettura!

 

Schroder“La confessione di Schroder” di Amity Gaige

“Amity Gaige convince il lettore a credere in una storia che è incredibile, e ad amare un personaggio impossibile da amare”.  Jonathan Franzen

Dalla prigione, Erik Schroder scrive una lettera alla moglie, dove le confessa che tutta la sua vita è stata una menzogna. Fuggito da piccolo con il padre dalla Germania dell’Est, Erik vive in una cupa cittadina del Massachusetts, fin quando trova l’opuscolo di un campo estivo che gli rivela il suo sogno più grande: diventare un ragazzo americano felice e ben integrato. D’impulso, Erik cancella il suo passato, si inventa una famiglia benestante e un accento impeccabile, e cambia il suo nome in Eric Kennedy. Questa bugia plasma la sua vita per anni, e neppure il matrimonio con Laura e la nascita dell’amatissima Meadow lo convincono a svelarla. Ma la falsa identità non lo protegge da incomprensioni e silenzi della vita di coppia. E quando Laura chiede il divorzio, Eric non immagina altra scelta che prendere la piccola Meadow e partire per un viaggio on the road verso la fine del suo inganno. Tragico e appassionato, La confessione di Schroder è la storia di un uomo in fuga da se stesso, un impostore romantico che si spinge ai limiti per il bisogno di essere visto, e amato. Con grazia e ironia, Amity Gaige ci consegna il ritratto di un desiderio oscuro e antico, quello di poter lasciare il passato alle spalle e diventare altri da noi stessi. Questo libro è per chi si è arrampicato su un albero per liberare un aquilone, per chi ha letto L’avversario sperando in un finale diverso, per chi si è tuffato almeno una volta in acque pericolose, e per chi modella la realtà con le parole, trasformandola fino a farle prendere il ritmo dei sogni.

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