Jonas Jonasson, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, Bompiani, euro 15,75
“Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve” è il caso letterario dell’anno, opera prima dello svedese Jonas Jonasson. Sono oltre trenta i Paesi in cui è stata o sta per essere pubblicata la storia di questo brillante vecchietto, Allan Karlsson, che il giorno del centesimo compleanno scappa in pantofole dalla finestra della casa di riposo, dando inizio ad una serie di incredibili avventure. Si dirige nell’unico luogo dove la megera direttrice dell’istituto non può riacciuffarlo, alla stazione degli autobus, per allontanarsi anche se non sa bene verso dove. Anzi, senza avere alcuna destinazione in mente. Nell’attesa del primo pullman in partenza, Allan si imbatte in un ceffo strano, giovane, con una ingombrante e misteriosa valigia. Se ne appropria e sale sul primo autobus in partenza, senza nemmeno sapere la destinazione. E, soprattutto, senza sapere che quel giovane è un feroce criminale pronto a tutto per riprendersi la sua valigia e fare fuori l’arzillo vecchietto. Da qui prende il via una esilarante avventura condotta attraverso una girandola di equivoci. Parallelamente, Jonasson racconta anche della storia della vita di Allan, fatta di avvenimenti e di incontri ancora più incredibili, di guai, di situazioni spiacevoli, dalle quali riesce sempre ad uscire grazie alla sua fenomenale capacità di arrangiarsi. Un ometto classe 1905 con la forza di volontà di chi ama troppo la vita per lasciarla senza lottare, e la ama perché sa apprezzarne le piccole e semplici cose che le danno valore: compagnie piacevoli, tavole imbandite e un immancabile bicchierino di acquavite.