«Help Us Name the Moons of Pluto!» (aiutateci a dare un nome alle lune di Plutone): così esordisce il sito dove si può votare il nome che più si ritiene idoneo alle due lune del corpo celeste identificate negli ultimi due anni. Mancano pochi giorni alla votazione finale e in una parte del sito c’è anche una dettagliata spiegazione del significato mitologico degli appellativi tra i quali si può scegliere. «Abbiamo attinto i nominativi proposti dalla mitologia greca perché i greci sono stati straordinari narratori e nelle loro creazioni possiamo trovare una vasta gamma di personaggi, ma se hai un’idea migliore faccela sapere», spiegano gli ideatori del battesimo online.
PIACE STIGE – I voti vengono aggiornati ora per ora e, fino a lunedì, era in testa Stige, detto anche Fiume del lamento, uno dei cinque fiumi dell’Inferno insieme a Cocito, Acheronte, Flegetonte e Lete. Ma la scelta è varia e tutto può ancora accadere. Gli astronomi hanno deciso infatti che è giunto il momento di assegnare ai due corpi celesti un vero e proprio nome e chiedono aiuto al popolo di Internet. Visitando il sito dedicato è possibile scegliere tra una dozzina di nomi possibili: si va da Ercole a Cerbero fino a Orfeo ed Euridice.
GRAZIE A HUBBLE – Plutone infatti, oltre ad avere una quarta luna ne ha addirittura una quinta. Per il momento sono rispettivamente P4 e P5, ma la loro esistenza ha turbato i planetologi che si trovano davanti a un sistema di corpi ben più complesso del previsto. È stato il telescopio spaziale Hubble a fare la scoperta, dopo aver fatto del remoto corpo celeste uno dei suoi obiettivi privilegiati nel sistema solare. Ma ora urge un battesimo di tutto rispetto e si scatena il toto-nomi. Il team di astronomi, capeggiato da Mark Showalter, si raccomanda di non votare più di una volta al giorno affinché tutti possano partecipare a questo gioioso battesimo collettivo secondo regole democratiche.
LA STORIA CHE SI RIPETE – Anche al momento della scoperta di Plutone, avvenuta nel 1930 a opera di Clyde Tombaugh dell’Osservatorio Lowell in Arizona, la scelta del nome avvenne dal basso. Alla notizia della scoperta molte persone scrissero all’osservatorio per suggerire un nome, come Crono, Persefone, Atlante o Prometeo. A proporre il nome Plutone fu una bambina di 11 anni, Venetia Burney, che lo scelse per le sue caratteristiche: il corpo celeste era infatti così scuro e lontano da essere paragonabile al dio degli inferi. Il nuovo nome divenne ufficiale il primo maggio 1930 e Venetia ricevette cinque sterline come ricompensa e la fama per tutta la vita.
PLUTONE – Plutone ha una storia complicata alle spalle. Fin da subito lasciò perplessi gli astronomi per le sue dimensioni (sei volte più piccolo della nostra Luna) e a partire dagli anni Settanta si iniziò a mettere in discussione il suo status di pianeta, che gli fu bruscamente tolto nel 2006, quando venne ufficialmente declassificato a pianeta nano. In realtà Plutone è considerato di grande interesse: ha una rotazione retrograda, temperature estremamente basse ed è l’unico pianeta nano ad avere un’atmosfera. Giova infine ricordare, per una scelta del nome più armonica, come si chiamano le altre tre lune, perché come in ogni scelta di nome che si rispetti, P4 e P5 dovrebbero anche intonarsi agli altri tre nomi: Caronte, Notte e Idra.