In un momento in cui in Europa si raggiungono livelli record di disoccupazione e le prospettive economiche per i prossimi mesi peggiorano la Commissione europea ha presentato nei giorni scorsi un insieme di misure concrete per dare impulso all’occupazione.
La proposta è imperniata sul lato della domanda e definisce modalità all’indirizzo degli Stati membri per incoraggiare le assunzioni riducendo gli oneri fiscali che gravano sul lavoro o dando un maggiore sostegno agli avvii di nuove imprese. La proposta identifica anche gli ambiti che presentano le migliori prospettive occupazionali per il futuro: l’economia verde, i servizi sanitari e le TIC. Il pacchetto Occupazione sollecita gli Stati membri a rafforzare le loro politiche nazionali per l’occupazione.
In particolare esso contiene proposte rivolte agli Stati membri affinché essi:
– pongano in atto le condizioni adeguate per stimolare la creazione di posti di lavoro e la domanda di manodopera come ad esempio sussidi alle assunzioni nel caso di creazione di nuovi posti di lavoro, uno spostamento del carico fiscale (che sia neutro sotto il profilo del bilancio) dalla tassazione che grava sul lavoro alle tasse ambientali, ovvero il sostegno ai lavoratori autonomi;
– valorizzino gli ambiti che presentano potenzialmente grandi prospettive occupazionali per il futuro come ad esempio l’economia verde nel cui contesto si potrebbero creare 20 milioni di posti di lavoro tra adesso e il 2020;
– migliorino la pianificazione e la previsione delle necessità di manodopera nella sanità per meglio equilibrare la domanda e l’offerta di operatori sanitari;
– si adoperino per accrescere una manodopera altamente qualificata nelle TIC e promuovano le competenze digitali tra tutta la forza lavoro.
La comunicazione definisce inoltre ambiti chiave di riforma per far sì che i mercati del lavoro divengano più dinamici e inclusivi e meglio reattivi al cambiamento economico. Queste proposte comprendono:
– trarre insegnamento da quanto si è appreso nel corso della crisi, stimolando ad esempio la flessibilità interna per ridurre l’insicurezza del lavoro e i costi fiscali;
– definire salari decenti e sostenibili ed evitare le trappole dei bassi salari;
– assicurare soluzioni contrattuali adeguate per prevenire il ricorso eccessivo ai contratti non standard. La Commissione ribadisce inoltre la necessità di offrire effettive opportunità per i giovani nonché di sviluppare l’apprendimento permanente che è un elemento chiave per la sicurezza dell’occupazione e per la produttività;
– con 4 milioni di posti di lavoro ancora vacanti nell’UE, il “pacchetto Occupazione” sollecita maggiori investimenti nelle abilità in modo da affrontare gli squilibri in tema di domanda e offerta di abilità che si riscontrano sui mercati del lavoro europei e di meglio prevedere il fabbisogno di abilità. Esso prospetta strumenti specifici per migliorare il riconoscimento delle abilità e delle qualifiche e ravvicinare il mondo dell’istruzione e quello del lavoro.
Per migliorare la perequazione della domanda e dell’offerta di lavoro il pacchetto propone di trasformare il portale EURES destinato alle persone in cerca di lavoro in un vero e proprio strumento europeo di collocamento e di reclutamento e prevede, a partire dal 2013, applicazioni innovative online basate sul principio del self-service che forniranno sull’instante agli utilizzatori una chiara mappatura geografica delle offerte di lavoro in Europa.
Il pacchetto ribadisce inoltre l’importante correlazione tra gli aspetti politici e gli strumenti finanziari dell’UE (come ad esempio il Fondo sociale europeo) al fine di sostenere le priorità occupazionali e le riforme dei vari paesi.
di Fabrizio Spada
Direttore della Rappresentanza a Milano