L’Italia ha inaugurato l’anno dell’invecchiamento attivo

Pubblicato il 20 Aprile 2012 in , da redazione grey-panthers

L’Italia ha inaugurato l’anno europeo per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra generazioni per favorire il contributo degli anziani nella società. Alla presenza del ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi, il 18 aprile a Roma è stata lanciata la campagna sociale proclamata dall’Unione Europea, durante il convegno “Sfide demografiche e solidarietà tra le generazioni” del Dipartimento per le politiche della famiglia, per ”non percepire più la terza età come un peso sociale e a mettere in luce le risorse e le opportunità, invece che i limiti e gli ostacoli”.

L’anno europeo 2012 promuove l’invecchiamento attivo in 3 settori: occupazione, partecipazione alla vita sociale e autonomia. Tre dimensioni che mirano ad incoraggiare i lavoratori anziani a rimanere nel mondo del lavoro, migliorare le opportunità e le condizioni in modo da consentire agli anziani di contribuire alla società facendo opera di volontariato o occupandosi della famiglia e di svolgere un ruolo attivo nella società evitando così l’isolamento sociale e molti dei problemi e rischi che l’accompagnano e infine sviluppare l’autonomia in termini di assistenza a lungo termine.
Analogamente ad altri paesi europei, l’Italia è soggetta al problema di un significativo invecchiamento della popolazione. Secondo dati recenti pubblicati dall’European Statistical Office (Ufficio Europeo Statistiche), nel 2010 oltre il 32,5% della popolazione italiana aveva cinquant’anni e oltre, rispetto al 26,5% del 1990. Una recente indagine di Eurobarometro sull’invecchiamento attivo, condotta a gennaio 2012, ha scoperto che il 64% della popolazione italiana considera il proprio paese ”a misura di anziani”.