Le aperture
Il Corriere della Sera: “Puglia, arrestato il pd Frisullo. Svolta nelle indagini su sanità ed escort”. E poi: “La Consulta: via libera al decreto salvaliste. Berlusconi sulle intercettazioni attacca Pm e Santoro”.
Identico il titolo di apertura de La Repubblica, che oltre alla notizia dell’arresto dell’ex vicepresidente della Giunta pugliese scrive che era “stipendiato da Tarantini”, e ricorda che “l’ex vicepresidente della giunta era indagato da tempo. Bersani: fiducia nei giudici. A Napoli comizio flop del premier”. E nel sottotitolo: “Berlusconi attacca i pm: attenti ai brogli”.
A centro pagina, la foto del boss dei Casalesi Schiavone in manette sotto il titolo “Carcere duro, ma i due boss si incontrano nell’ora d’aria”. Ci si riferisce al colloquio che lo stesso Schiavone avrebbe avuto con Giuseppe Graviano, capomafia siciliano.
La Stampa: “Pd, manette in Puglia. Arrestato Frisullo. Le intercettazioni: escort e 12 mila euro al mese. L’ex vice di Vendola tirato in ballo da Tarantini: è accusato di corruzione e turbativa d’asta”. A centro pagina una grande foto mostra una manifestazione delle “damas in blanco”, le mogli e madri dei disidenti cubani che per il quarto giorno consecutivo hanno manifestato nelle strade de l’Avana. Le donne sono state aggredite da un altro corteo filo-regime. In prima pagina il quotidiano torinese dà anche conto del percorso della riforma sanitaria Usa: “Sanità a rischio, Obama non vola. Rinviato il viaggio in Asia. Non vuole perdere la riforma più attesa”.
Libero: “Soldi e escort della sinistra. Arrestato Frisullo. Prostitute, regali, assegno da 12 mila euro al mese più premi di produttività. Così Tarantini per ottenere appalti trattava i vice di Vendola, uomo dorte di D’Alema a Bari”. A centro pagina i problemi del centrodestra: “Il braccio di ferro tra Pdl e Lega. Alleati litigarelli per battere l’astensionismo”.
Il Giornale: “C’è chi telefona e chi ruba. L’inchiesta di Trani, fiorita sulle intercettazioni delle conversazioni di Berlusconi, si sgonfia: persino il Csm fa dietrofront. Intanto a Bari finisce in carcere l’ex vice governatore Frisullo, del Pdl: è accusato di corruzione e associazione per delinquere”. In evidenza anche una foto di Michele Santoro e la notizia della “furbata” del conduttore, perché AnnoZero andrà in onda il 25 marzo dagli schermi Sky. Di spalla “il programma di Tremonti”, un articolo del Ministro dell’Economia (“L’economia che è e quella che sarà”) dedicato i provvedimenti presi dal governo e a quelli che l’Esecutivo si propone di prendere nei prossimi mesi.
Il Sole 24 Ore: “Fondo Pmi da 1 miliardo”. Ci si riferisce alla nascita del fondo di investimento per le piccole e medie imprese voluto dal Tesoro. Tra i soci fondatori: Confindustria, Cassa depositi e prestiti, Abi, IntesaSanpaolo, Unicredit, Mps. Intanto oggi arriva al Consiglio dei Ministri il decreto con gli incentivi (cucine, motorini elettrici, maniente per la banda larga).
Nel taglio basso si parla dell’ingresso dei big nel Cda di Rcs quotidiani: Piergaetano Marchetti rimane presidente, ma entrano nel Cda Bazoli, Cordero di Montezemolo, Della Valle, Geronzi, Tronchetti Provera, Pesenti.
Il Foglio titola sul “governo in esilio” della organizzazione Keep American Safe, guidata dalla figlia dell’ex vicepresidente Cheney e dal direttore del Weekly Standard Kristol contro il dipartimento di giustizia: questo governo in esilio tormenta Obama sui bichi nella giustizia promuovendo una campagna di logoramento contro gli avvocati di Stato che difendono i terroristi di Guantanamo Bay, gli “Al Qaeda seven”. Sulla politica interna il titolo in prima pagina riguarda la “Lega che vince” e che “comanda, ma non rompe. Anzi, funge da stabilizzatrice”. Per Il Foglio dalla vittoria al nord discenderanno nuovi equilibri romani che Bossi farà pesare per imporre il federalismo. Sulla prima pagina anche un colloquio con il direttore dell’Osservatore Romano Vian, critico nei confronti del teologo Hans Kung: lo accusa di cadere sempre nelle stesse banalità e di fare “errori madornali” su celibato e pedofilia.
Il Riformista: “Astenersi da Silvio”. Per il quotidiano si tratta del “grande incubo” del Pdl, che domani sarà in piazza per scongiurarlo. Secondo alcuni sondaggisti il non voto potrebbe sfiorare il 40 per cento, colpendo il governo. A Napoli “sala semivuota al comizio del premier”, mentre “la Lega punta al travaso”. Tuttavia il direttore, in prima pagina, firma l’editoriale che compare sotto il titolo: “Quando le inchieste fanno bene a chi le subisce (ci si riferisce tanto all’inchiesta di Trani che a quella di Bari che ha coinvolto l’ex vicepresidente della Regione Frisullo, che difficilmente danneggeranno l’uno o l’altro schieramento). In prima pagina anche le vicende economico-editoriali: “Sistemata Rcs, ora il risiko si sposta a Trieste”, cioè a Generali.
Astensionismo
Secondo Sergio Romano, che firma l’editoriale del Corriere della Sera, spiega perché “l’astensione tutto sommato non è una buona idea”: per esempio l’elettore lancia un segnale ambiguo e contribuisce comunque a un risultato che potrebbe essere molto lontano da quello delle sue preferenze abituali. Federico Geremicca su La Stampa scrive che per la prima volta si ha la sensazione che quella che il centrodestra considera una aggressione giudiziaria non stia affatto portando vantaggi a Silvio Berlusconi, poiché si stanno allontanando dalle urne molti potenziali suoi elettori. Si teme una sorta di replica dell’ultimo voto francese, che ha visto percentuali di astensione elevatissime e la sconfitta del partito di Sarkozy. Non a caso ieri è stato un continuo lanciare l’allarme attorno a questo pericolo (Berlusconi a Napoli: l’astensione favorisce sempre la sinistra, così come Vittorio Feltri ieri su Il Giornale). Anche Il Riformista scrive che secondo esperti e sondaggisti il premier ha ragione a temere una penalizzazione legata alla bassa affluenza alle urne, come è accaduto in Francia. E i guai elettorali del Pdl sono aggravati dalla strategia della Lega, che intende capitalizzare lo scontento nell’elettorato Berlusconiano, facendo il pieno di voti non solo in Piemonte e Veneto ma anche in Lombadia, causando l’ira di Berlusconi. Il quotidiano intervista il sociologo Luca Ricolfi, che si dice convinto che l’allarme astensionismo lanciato dal premier sia più che fondato, poiché è probabile che il governo sarà punito. Per Ricolfi la Lega potrebbe sottrarre al Pdl almeno mezzo milione di voti, perché ha un tasso di corruzione relativamente basso, ma soprattutto perché ha una organizzazione politica seria, perché è l’ultimo partito rimasto sulla piazza. Ricolfi esclude però che questi voti possano essere intercettati dal Partito Democratico.
Il quotidiano interpella poi vari sondaggisti (Manneheimer, non voto al 30 per cento; Amadori, per cui è il popolo di centrodestra che sente meno la motivazione al voto; Pagnoncelli, che ricorda come l’astensione si dichiari ancora poco).
Esteri
Barack Obama ha rinviato il viaggio in Asia per seguire da vicino il destino della sua riforma sulla sanità. Lo ricorda in prima pagina La Stampa: “Alla Camera, dove domenica ci sarà il voto decisivo, la maggioranza democratica è in bilico. Nel suo partito, su 255 deputati, soltanto 211 sono disposti ad approvare il testo, 5 in meno della maggioranza richiesta.
Il Corriere della Sera: “Si schierano le suore. Sì alla riforma Obama”. “Le religiose scrivono al Congresso e sfidano la gerarchia”. In caso di vittoria il grazie più grande Obama dovrà dirlo alle 60 mila suore cattoliche degli Stati Uniti. Ne parla anche Il Sole 24 Ore: “Le suore americane si schierano per la nuova legge”, contro la Conferenza espiscopale. Secondo le rappresentanti di 61 ordini religiosi cattolici, con la riforma viene ampliata l’assistenza senza finanziare l’aborto, come invece temono i vescovi. Nella lettera ai membri del Congresso hanno ricordato che la riforma permetterà nuovi investimenti per 250 milioni di dollari a sostegno delle donne incinta.
Ieri incontro a Mosca tra il segretario di Stato Usa Clinton e il suo omologo russo Lavrov. Come racconta Il Sole 24 Ore, si sono fatti piccoli passi avanti sul trattato Start (riduzione armi strategiche). Parole di Lavrov: “I nostri Paesi non più avversari, ma non sono neppure amici”.
La Repubblica evidenzia però che, mentre la Clinton discuteva di disarmo, il primo ministro Putin annunciava l’imminente attivazione della centrale iraniana di Bushehr, alla quale la Russia ha da tempo completato la fornitura di combustibile. Il primo reattore sarà funzionante a luglio.
Sulla prima pagina de La Stampa un intervento di Avrham B. Yehoshua (“Israele ascolti la voce dell’America”) che considera l’attuale crisi nelle relazioni tra Usa e Israele sulla costruzione di un nuovo quartiere ebraico a Gerusalemme est “una prova di vera amicizia da parte degli Stati Uniti nei confronti del suo piccolo protégé mediorientale.
Ieri il Presidente della Repubblica Napolitano ha incontrato il presidente siriano Assad. Il Corriere della Sera riassume così le sue dichiarazioni: “Israele restituisca il Golan”. E: “Le colonie a Gerusalemme est minacciano la pace”. La Repubblica: “Napolitano incontra Assad: ‘Per sostenere la pace il Golan torni alla Siria’. ‘Stop alle colonie a Gerusalemme est’”.
Su La Repubblica si legge il lancio di due razzi da Gaza su Israele ieri, durante la visita del commissario per la politica estera Ue Ashton, come una “sfida dei salafiti ad Hamas”. Il gruppo Ansar al Sunna, che ieri ha rivendicato il missile Qassam lanciato contro Israele che ha ucciso un immigrato thailandese, fa parte del sottobosco salafita cresciuto alla periferia di Gaza, fatto da uomini vestiti come jihadisti afghani, con grandi turbanti e barba.
E poi
Sul Corriere della Sera un intervento del giuslavorista Pietro Ichino, senatore Pd, dedicato all’anniversario dell’assassinio di Marco Biagi. Stasera a Bologna, alle 8 e 5, molte persone di idee diversissime tra loro, arriveranno in bicicletta davanti al portico della stazione ferroviaria. E’ il percorso che Marco Biagi fece per l’ultima volta il 19 maggio 2002.
Ichino ricorda come il centrodestra abbia fin qui dimenticato tutta la parte del progetto Biagi riguardante gli ammortizzatori sociali. Ed ha clamorosamente archiviato l’intero suo discorso sulla necessità di superare il dualismo del nostro mercato del lavoro, allineando la nostra disciplina sui licenziamenti per i nuovi rapporti di lavoro ai migliori modelli europei. Nulla a che vedere con la convinzione di Marco Biagi dell’utilità di ricorrere all’arbitrato con il “pasticcio” dovuto ad “imperizia tecnica” combinato dal governo.
Su Il Foglio si parla dell’ascesa di Simone Weil alla Académie Française. Ma molto polemicamente, poiché difese con vigore la legge sull’aborto (“C’è chi la chiama la musa della morte”).
Su Il Foglio anche un ritratto di Sayeeda Warsi, “la donna che vuole salvare Cameron”, una giovane e smaliziata baronessa musulmana è diventata l’ultima carta dei tories. E’ ministro ombra della coesione sociale, suo padre arrivò dal Pakistan con in tasca due sterline e mezzo, ma riuscì a creare un piccolo impero nello smercio dei materazzi.
Il Corriere recenisce l’ultimo libro di Ariel Toaff (in passato contestato come autore di “Pasque di sangue”). Intende dimostrare che la figura dell’ebreo confinato nel ghetto è uno stereotipo, “perché accanto agli ebrei dei ghetti, artigiani, mercanti, venditori ambulanti, fioriva una nutrita, colta e ricca minoranza ricercata dalle corti di mezza Europa”. Si chiama “Il prestigiatore di Dio” (“Avventure e miracoli di un alchimista ebreo nelle corti del rinascimento”).
Esce un libro di Giampaolo Pansa. Ne parla con anticipazioni Il Riformista. L’anno in esame è il 1987, elezioni politiche.
(fonte: RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo, Paolo Martini)