Saremo sempre più longevi e vivremo in una società più multietnica. A dirlo sono le previsioni demografiche dell’Istat tracciate nel rapporto Il futuro demografico del Paese. Una proiezione che ci porta fino al 2065.
Quanti saremo? Nel breve e nel medio termine la popolazione italiana crescerà per poi via via decrescere. Nel 2042 raggiungeremo un massimo di 63,9 milioni di abitanti, ma nel lungo termine, al 2065, potremmo scendere a 61,3 milioni. L’età media sembra destinata ad aumentare. Oggi si attesta a 43,5 anni, ma nel 2065 sarà prossima ai 50 anni (49,8). Dopo tale anno, il processo di invecchiamento dovrebbe stabilizzarsi intorno ai 49,7 anni.
L’Istat sottolinea il notevole aumento degli anziani nei prossimi 30 anni: gli ultra 65enni, oggi pari al 20,3% del totale, nel 2043 supereranno il 32% . Dopo tale anno, tuttavia, la quota di ultra 65enni si consoliderà intorno al valore del 32-33%, con un massimo del 33,2% nel 2056.
All’aumento degli over 65 farà da contraltare la diminuzione della popolazione con fascia d’età fino a 14 anni: oggi pari al 14% scenderà al 12,4% nel 2037 per raggiungere un massimo di 12,7% nel 2065.
La popolazione in età lavorativa (15-64 anni) evidenzia, nel medio termine, una lieve riduzione, passando dall’attuale 65,7% al 62,8% nel 2026. Nel lungo termine, invece, ci si aspetta una riduzione più accentuata, fino a un minimo del 54,3% nel 2056, anno dopo il quale l’indicatore si stabilizza, con un valore del 54,7% nel 2065, per un intervallo di stima compreso tra il 53,8% ed il 55,8%. Dati comunque da riconsiderare alla luce dell’attuale riforma previdenziale che allunga l’età del pensionamento.
Saremo una società sempre più multietnica. Considerate le ipotesi relative ai movimenti migratori con l’estero e sulla base di un comportamento riproduttivo superiore a quello della popolazione di cittadinanza italiana, si prevede che la popolazione residente straniera possa aumentare considerevolmente nell’arco di previsione: da 4,6 milioni nel 2011 a14,1 milioni nel 2065, con una forbice compresa tra i 12,6 ed i 15,5 milioni.
Contestualmente, nel periodo 2011-2065 l’incidenza della popolazione straniera sul totale passerà dall’attuale 7,5% a valori compresi tra il 22% e il 24% nel 2065.
(Da: Rapporto Istat 2011)