Georges Simenon: “La fuga del signor Monde”– Ed. Adelphi . Euro 17.00
Nel giorno del suo quarantottesimo compleanno, un ricco industriale parigino, Norbert Monde, decide di abbandonare il solito tran tran della sua vita. Lasciarelamoglie, i figli, il lavoro e andarsene alla ventura, gli sembra un progetto irrevocabile, la realizzazione di un sogno che, forse inconsciamente, era dentro di lui da sempre.
Va in banca, ritira una cospicua somma di denaro, si fa tagliare i baffi, scambia i suoi vestiti eleganti con abiti usati, poi va alla Gare de Lyon dove prende un biglietto per Marsiglia, ha voglia di vedere il mare. “Non aveva paura”, “non sapeva dove stava andando, né cosa avrebbe fatto. Era partito”.
Si sente libero, il signor Monde, come quei barboni che dormono sotto i ponti di Parigi e che lui aveva spesso invidiato proprio perché fuori da convenzioni, obblighi, doveri. Davanti a sé ha l’avventura, il riscatto da una vita senza sorprese prestabilita da altri.
A Marsiglia conosce Julie, una ragazza che vive alla giornata. Con lei va a Nizza, dove sarà derubato di tutto il suo denaro. Troverà un impiego in un locale notturno, lo stesso in cui Julie fa l’entreineuse. Piace al signor Monde questa vita modesta, non ha nostalgie. Ma un giorno, un incontro imprevedibile con il passato rimette tutto in discussione. E Norbert Monde deciderà di tornare a Parigi. Ma la sua vita non sarà più la stessa.
Il tema della fuga non è nuovo nella produzione letteraria di Simenon. In tutti i suoi libri lo scrittore belga ha esplorato il cuore oscuro dell’animo umano, indagando nell’inquietudine che, a volte, porta al rovesciamento totale della propria condizione esistenziale, al rifiuto delle responsabilità, all’istinto che spinge ad abbandonare il noto per l’ignoto. Un impulso quasi sempre represso in nome della ragione, ma non questa volta, non per il signor Monde e neppure per Simenon, scrittore la cui vita non fu certamente all’insegna dell’ovvietà.
Questo libro è suggerito da Donatella Cantani. Giornalista di qualità, ha lavorato nelle redazioni di diverse testate femminili per circa trent’anni, passando da collaboratrice a redattrice e terminando la carriera come caporedattore. Ha un figlio e una adoratissima nipote, e occupa il suo tempo libero dividendosi tra affetti, assidue letture e volontariato sociale.